Sospirai appena e ripiegai il fogliettino, infilandolo nella tasca posteriore dei jeans scuri proprio mentre Louis e Niall stavano uscendo dalla classe,discutendo ancora riguardo il compito.
Si fermarono davanti a me, curiosi, chiedendomi come fosse andata.
"Spero bene,non lo so, in realtà ho buttato quasi tutto ad indovinare"scrollai appena le spalle mentre camminavo per il corridoio affollato insieme a loro, stringendo al petto i libri per le ore successive,osservando le persone intorno a noi facendo finta di nulla.
Una volta nel cortile, tirai un sospiro di sollievo, chiudendo gli occhi al sentire l'aria fresca sul viso. A passo svelto raggiunsi un muretto, e mi sedetti su di esso, lasciando lo spazio per Niall e Louis accanto a me. Il primo mi raggiunse e si sistemò vicino a me, lasciando i libri nello spazio tra noi due subito dopo.
"Oggi vieni alla partita, dopo le lezioni? Magari mi fanno giocare, ho finito la riabilitazione"
Annuì leggermente, lasciando dondolare le gambe avanti e indietro, con le caviglie incrociate.
Girai il viso verso il ragazzo moro in piedi davanti a me, che aveva portato e acceso una sigaretta tra le labbra.
"Tu vieni,Louis?"
Schiuse le labbra e lasciò uscire una piccola nuvola di fumo da esse con leggerezza, con il viso alzato,il naso rivolto al cielo, prima di riabbassarlo e puntare le iridi su di noi, passando lo sguardo da me a Niall più volte con calma, con le labbra sottili tese in un sorriso.
"Non sono mai stato ad una partita di lacrosse, sarà divertente".
Passavo lo sguardo da un giocatore all'altro mentre entravano nel campo verde, con i caschi e le racchette tra le mani, tendendo le labbra in un leggero sorriso alla vista della testa bionda appena sbucata da dietro il muro, sorridente.
Socchiusi le labbra in un espressione leggermente confusa alla vista di un ragazzo moro a pochi metri da lui, che teneva tra le mani un paio di racchette.
Alzò il viso e lo riconobbi immediatamente, era il ragazzo del corridoio.
Girai il viso di scatto verso la mia destra al sentire il tocco di una mano calda sulla coscia coperta dalle calze color carne, tornando a sorridere alla vista di un viso malandrino e felice.
"Pronto per vedere la tua prima partita?"
L'arbitro fischiò l'inizio della partita e, quasi automaticamente, Niall iniziò a lamentarsi, riprendendo ogni giocatore in campo, cercando di convincere l'allenatore che la cosa migliore da fare era lasciarlo entrare.
L'allenatore era esasperato ma la scena era più che esilarante, vista dagli spalti.
In meno di mezz'ora avevo terminato le caramelle e, subito dopo, mi ero bevuta una bottiglietta d'acqua e mezza.
I ragazzi in campo si alternarono più volte con quelli in panchina, e quando arrivò il turno di Niall mi alzai in piedi e urlai il suo nome, facendogli poi vedere i pollici in su sorridendo, mentre infilava il casco.Velocemente mi misi nuovamente seduta, visto che ero l'unica demente che stava facendo certe figure, e tentai di contenermi fino alla fine della partita.
A due a due scesi gli scalini che portavano dagli spalti ai corridoi per accedere agli spogliatoi dei giocatori, fermandomi poi sulla destra della porta prima di poggiare le spalle al muro, in attesa.
Poggiai la borsa a terra e sbuffai sonoramente non appena il telefono iniziò a suonare,con il solito tempismo. Lo sfilai dalla tasca del giacchetto di jeans e accettai la chiamata senza controllare il numero.
"Pronto?"
"Perché non sei venuta?" sussurrò una voce fredda, dall'altro lato del telefono.
Impiegai un paio di secondi per riconoscerla, stringendo poi lentamente tra le caviglie la borsa di stoffa, intrappolando il labbro inferiore tra i denti.
"C'era la partita, lo sapevi, non fare così" sbuffai mentre osservavo i ragazzi uscire uno ad uno dalla porta, alla ricerca di Niall.
Dall'altra parte del telefono si percepiva solo il rumore della televisione accesa di sottofondo, prima che la chiamata terminasse. Spostai il telefono per guardarlo con espressione esterrefatta, come se fosse effettivamente Liam e non un aggeggio tecnologico, per poi chiudere le labbra e metterlo in borsa, sbuffando sonoramente. Ora il programma era salutare Niall, avvertire Louis e poi scappare per andare a farsi perdonare da Liam.
Mi alzai con il busto e poggiai le spalle nuovamente al muro, sospirando pesantemente prima di aprire gli occhi, trovando un paio di lenti davanti due occhi verde smeraldo."Andato bene il test?"

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Bus
FanfictionUn incontro. Un incontro che può cambiare tutto o non cambiare niente. Potrebbe far cambiare la vita di Louis e Paige? Magari si, magari no. Sta a loro scoprirlo.