Capitolo 9

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JACKSON

Sto andando verso il parco che sta vicino a casa di Tom. Andiamo spesso lì perché in uno spiazzo ci sono degli attrezzi che ti permettono di allenarti in santa pace, per me è diventato una valvola di sfogo quel posto. Appena arrivo al parco noto subito Tom che è seduto sotto un albero a rilassarsi « Tom » urlo. Lui si volta e mi vede. Gli faccio cenno di avvicinarsi e con molta lentezza, come suo solito, mi raggiunge « Sei pronto a farti mettere al tappetto? » mi dice ridendo « Peccato che quello che perde sempre sei tu » dico prendendolo in giro. Dopodiché ci incamminiamo fino ad arrivare agli attrezzi. Iniziamo subito ad allenarci e oserei dire per fortuna, devo scaricare tutta la tensione accumulata in questo periodo. Appena finiamo mi sdraio sull'erba esausto e Tom fa lo stesso « Quindi cosa è successo con Lil? »  domanda curioso. La mia mente torna al momento in cui le mie labbra si poggiano sulle sue. La mia espressione sicuramente fa capire qualcosa al mio amico perché mi da un pugno sul braccio e scoppia a ridere « Qualcosa di interessante deduco »  dice « Si, i miei genitori sono andati dal nonno perché a quanto ho capito sta molto male e non mi hanno voluto portare con loro. La famiglia di Lil mi sta ospitando finché non tornano»  spiego brevemente. Ovviamente inizia a farmi mille domande così inizio a spiegargli tutto quello che so. Lo vedo incupirsi un po' e mi poggia la mano sulla spalla cercando di confortarmi « Mi dispiace per tuo nonno lo sai ma comunque vedi il lato positivo, è un'opportunità grandiosa per conquistare a dolce Lily » dice cercando di sorridere « Mi sono già trasferito da loro, la mia stanza è proprio accanto alla sua » dico « Continua J » mi sprona. Non si può nascondere nulla a Tom. In ogni caso J è il soprannome che mi ha dato mio padre quando ero piccolo. Ero un bambino parecchio ribelle e movimentanti e ogni volta lo facevo disperare, infatti mi inseguiva per tutta la casa per rimproverarmi. Dopo vari anni ha rinunciato e ha deciso di abbreviare il mio nome e mettere più insulti nella frase quando mi sgridava. Ancora oggi quando mia madre lo racconta a qualcuno mi viene da ridere per quanto ero vivace. Comunque « Come sono arrivato mi sono infiltrato nella sua stanza mentre dormiva. Mi sono coricato di fianco a lei e mi sono addormentato » dico. Tom continua a ridacchiare finché alla fine non scoppia a ridere talmente forte che un paio di persone intorno a noi si voltano a guardarlo cose se fosse pazzo « Amico hai perso un occasione d'oro » mi dice « In realtà senza farlo a posta dormendo l'ho bloccata. Si è svegliata incazzata nera e ho approfittato di questa occasione » dico vagamente « Quindi che è successo? » chiede ancora più curioso « Non posso raccontare i dettagli, non mi piace lo sai. Però una cosa l'ho capita, non gli sono indifferente » dico facendo l'occhiolino. Mi guarda con occhi da cucciolo pur di farsi raccontare tutto. Odio quando fa così perché sa bene che poi gli racconto tutto. Infatti dopo poco cedo e gli racconto tutto saltando qualche dettaglio che voglio tenere per me. Specifico bene la parte dove lei mi dice che mi odia, vorrei un suo parere « Che ne pensi? » gli domando « J non ti odia davvero però il fatto che sia attratta da te le da parecchio fastidio, ma solo perché cerca di resisterti quando invece vorrebbe lanciarsi andare. Non è un rifiuto » mi risponde. Mi spunta un sorriso ebete in volto al solo pensiero che lei mi resista da anni ma in realtà mi vorrebbe come la voglio io « Quindi cosa dovrei fare? »  gli chiedo. Tom ha conosciuto Lily quando eravamo alle medie insieme, quindi sa più o meno come è fatta. Andavamo anche molto d'accordo infatti ero super geloso di questo « Sfidala, mettila alla prova, cerca di abbattere tutte le sue convinzioni negative su di te. Devi conquistare la sua fiducia il problema sta tutto lì, penso che abbia perso proprio quella nei tuoi confronti » spiega pensieroso «Lascia perdere l'episodio di stamattina. Sicuramente le rimarrà in testa tutta la settimana, quindi tu aspetta fino a sabato prima di parlarle seriamente. Ce la vostra festa ed è li che dovrai avvicinarti nuovamente a lei » continua a dire convinto. I consigli di Tom mi sono sempre stati molto utili soprattutto con Lil. Quindi le sue parole mi fanno riflettere molto. Alla fine penso che sia una buona idea, non devo fare altro che lasciarla in pace per qualche giorno « Potrei provare a vedere se funziona » dico titubante « Bene » dice alzandosi in piedi. Mi alzo anche io e facciamo un ultima serie di esercizi finché non siamo più esausti di prima. Saluto Tom e mi incammino verso casa. Nel tragitto non faccio altro che pensare al piano che mi ha proposto. Penso sempre di più che sarà faticoso anche se potrebbe funzionare. Voglio che si fidi nuovamente di me.

Spazio personale:

Instagram: tiavreivolutodire9

A presto 😘😘

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