Calum? Calum who?

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La pioggia la calmava, la faceva sentire tranquilla anche se nella sua testa c'era un tripudio di emozioni che la confondevano.
Amava, di quest'ultima, le gocce sulla pelle, lo scrosciare sui tetti, sui vetri e sulle strade, l'odore che rilasciava al suo passaggio.
In quel momento i tuoni e i lampi avevano attirato il suo sguardo e in quel preciso momento, chiusa nella biblioteca per studiare per un esame imminente, fissava quegli squarci di luce e ascoltava con attenzioni i boati che susseguivano i lampi, persa nei pensieri.
Alzò lo sguardo dal suo libro quando qualcuno passò difronte al tavolo al quale era seduta, alzò lo sguardo e morì dentro quando notò Calum.
"Bonjour!" La salutò il ragazzo, anche lui sorpreso di vederla, con le braccia incrociate al petto. "Ci si rivede!" Poi continuò osservando le lentiggini sul viso della moretta.
"Puoi parlare in inglese con me, se sei inglese" disse la ragazza, arrossendo quando Calum le sorrise, abbassò la testa e aspettò una risposta.
"Grazie a dio, faccio ancora difficoltà a parlare francese nonostante io mi sia trasferito da un anno e mezzo" spiegò facendosi prendere da una grande parlantina. Melissa rimase nuovamente incantata dal volto del ragazzo, e ancora non riusciva a spiegarsi come faceva a disegnarlo identico a com'era nella realtà.
"Non mi hai ancora detto chi era quel ragazzo con te" affermò Calum mangiucchiandosi un'unghia, stava cercando in tutti i modi di non far morire la conversazione, dato che Melissa ancora non aveva proferito parola.
Lo sguardo di Melissa incontrò quello di Calum, e i ragazzi si sorrisero a vicenda. Tra di loro c'era uno strano feeling, una connessione che nessuno dei due sapeva spiegarsi. Ma c'era ed entrambi la sentivano bene.
"Un amico, si chiama Michael" rispose, chiuse il libro riponendolo nello zaino rosso, guardò ancora per pochi secondi il ragazzo, poi lui capì che lei se ne stava andando. Si salutarono con un flebile "Au revoir" e le loro strade si divisero: Melissa si diresse verso l'uscita mentre Calum verso gli scaffali alla sua destra.

Suonò il campanello, aspettò sulla soglia che la sua amica le aprisse la porta. Ogni pomeriggio si facevano visita a vicenda, prima toccava ad una e poi all'altra, era diventata un'abitudine.
"Melissa, finalmente!" Urlò la bionda, l'abbracciò e entrarono insieme in casa.
Domitille le offrì un bicchiere d'acqua che accettò volentieri, passarono il pomeriggio a chiacchierare e a guardare post di alcuni ragazzi su Instagram. Alle sei la signora Beaumont fece ritorno a casa e preparò la cena, mentre le due amiche si rifugiarono nella camera della bionda mentre aspettavano l'ora di cena.
"Ho incontrato Calum, oggi in biblioteca" le raccontò Melissa, scattò una foto buffa col cellulare della sua amica.
"Calum? Calum, chi?" Chiese non capendo ci fosse questo Calum, poi Melissa si ricordò di non averle raccontato del suo secondo incontro con il bel ragazzo dei suoi ritratti, in realtà pensava di averlo fatto, ne era convinta, ma evidentemente non fu così.
"Il ragazzo dei miei disegni, l'ho incontrato martedì pomeriggio mentre ero in giro con Mickey" spiegò, sorridendo alla reazione dell'amica. Sapeva già che Domitille non ne sarebbe stata contenta, ma per entrambe erano un periodo abbastanza pieno di impegni, e per Melissa anche di pensieri.
"Mon Dieu! Perché me lo dici solo adesso? Siamo a giovedì!" Esclamò l'amica iniziando a cercare Calum su qualche social, anche lei era curiosa di sapere di più su quel ragazzo misterioso, e soprattutto di sapere da dove fosse uscito dato che non l'aveva mai visto in vita sua.
"Ci ho già provato io, troppe persone chiamate Calum!" Si lamentò la mora passandosi una mano fra i capelli, si sdraiò sul letto e sorrise al pensiero del sorriso di Calum. Passò un pomeriggio intero su Facebook e su Instagram a cercare quel Calum, che tanto la tormentava.

"Sei cotta di lui!" Urlò Domitille saltando continuamente sul letto e facendo rimbalzare il corpo dell'amica su quest'ultimo, aveva l'abitudine di saltare a conclusioni affrettate.
"Macché!" Rispose, arrossendo quando Domitille la guardò con un sguardo provocatorio, non era di sicuro cotta però le capitava spesso di pensare a quel ragazzo.
"Dobbiamo assolutamente trovare il suo cognome!" Domitille era talmente presa da saltare sul letto che non si accorse che la sua amica, Melissa, stava osservando il suo cellulare incredula, e il cuore le batteva forte mentre le sue guance si colorirono leggermente.
Forse, perché, le era arrivata una richiesta d'amicizia su Facebook da un certo Calum Hood.
Non c'era più la necessità di cercare il suo cognome, dato che lui la trovò prima.

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