Aveva paura, terribilmente paura della sua reazione.
E se l'avesse presa per pazza? E se si fosse allontanato per sempre e non fosse più tornato indietro?
La testa le scoppiava a causa di tutti quei pensieri, che le giravano in testa.
Iniziò ad andare avanti ed indietro per la stanza, causando scocciatura nei confronti di Domitille, poi si fermò e parlò.
"Credo di voler far vedere i miei disegni a Calum, voglio dire lo conosco da un mese e ci esco da una settimana e..." Venne interrotta dalla sua migliore amica, che sorrise subito dopo aver parlato.
"E lo disegni da tre mesi".
Melissa si girò verso la bionda e annuendo disse:"Giusto."
"Ho terribilmente paura che mi respinga, o allontani, voglio fare un passo alla volta ed essere sincera con lui" continuò il discorso, riprendendo a fare avanti ed indietro per la stanza, poi sbuffò e afferrò il cellulare.
"Calum, sono Melissa, so che stai lavorando ma ti lascio questo messaggio sulla segreteria telefonica per chiederti di vederci di fronte a casa mia, appena hai finito. Grazie" disse tutto d'un fiato, causando la risata allegra e rumorosa di Domitille.Passarono il resto del pomeriggio a smaltarsi le unghie delle mani e dei piedi, a provarsi dei vestiti vecchi trovati in soffitta ed a provare, davanti allo specchio, l'imminente incontro tra Melissa e Calum.
Quando il campanello suonò le due amiche si sorrisero, si salutarono e Melissa scese al piano inferiore per andare ad aprire a Calum.
Prese un respiro prima di ritrovarsi il moro davanti.
"Allora dove vuoi andare?" Chiese Calum, sorridendo a Melissa che alzò le spalle e poi disse:"Aspettami qui."
Corse su per le scale, entrò in camera sua, e aprendo il cassetto della sua scrivania, prese il suo quaderno dei disegni.
Poi si girò verso la sua amica, che ghignò e disse:"Va da lui e conquistalo con quei dannati disegni."Andarono in un semplice parco vicino casa di Calum, e si sedettero sotto un salice piangente.
Erano rimasti lì in silenzio per quindici minuti, godendosi il silenzio e l'aria fresca che sfiorava i loro visi e scompigliava leggermente i loro capelli.
"Devo dirti una cosa importante" sospirò la mora girando la testa verso Calum, che le sorrise.
"Non so come fare, e..." si fermò appena avvistò la persona che stava evitando da forse due mesi.
Ashton Irwin, il suo ex ragazzo, passeggiava per il parco con entrambe le mani in tasca e con un'espressione accigliata sul volto.
"Dobbiamo andarcene, adesso" esclamò la mora alzandosi di scatto in piedi, prese per mano Calum e lo trascinò più lontano possibile.
"Era questo quello che dovevi dirmi?"chiese divertito dal suo comportamento, le strinse la mano facendola fermare e continuò a parlare:"perché non ci sediamo e mi dici con calma quello che mi dovevi dire?"Tornarono indietro per sedersi sotto il salice, ma il loro posto era stato occupato da Ashton.
Melissa iniziò ad agitarsi ed a rimpiangere la scelta di aver portato Calum in quel parco.
Appena si avvicinarono abbastanza da entrare nel raggio visivo del ragazzo, quest'ultimo alzò lo sguardo e rimase stupefatto alla vista della mora.
"Melissa?"
"Ashton."
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sketched,, cth
FanfictionMelissa ha sempre avuto un'incondizionata passione per l'arte, per questo ha scelto di seguire i suoi sogni e trasferirsi in Francia per studiare all'Accademia Delle Belle Arti. Nonostante sia in grado di rappresentare qualunque cosa i suoi occhi ve...