Capitolo 11

866 44 2
                                    


Cosa ci faceva Lisa a casa di Eva a quell'ora? D'accordo, c'era qualcosa che non andava. Lisa ed Eva si conoscevano ma non c'era mai stato nulla tra di loro oltre al timido saluto a scuola e adesso Lisa era persino andata a casa sua? Non ero assolutamente il tipo di ragazza che andava a conclusioni affrettate, anzi cercava sempre un milione di spiegazioni possibili a ciò che succedeva ma senza ombra di dubbio c'era qualcosa di strano.

Iniziai a bussare alla porta di Eva più e più volte. Alla quinta volta mi aprí, col pigiama rosa e i capelli arruffati.

"Finalmente sei arrivata, stavo iniziando a pensare a cosa avrei dovuto dire a tua madre" disse lei sorridendomi per poi invitarmi a casa.
"Fa come se fossi a casa tua, prendo qualcosa da bere e torno" disse lei per poi aggiungere "vuoi qualcosa?" girandosi verso di me.
"No, non ho sete. Grazie" dissi io poggiandomi sul divano in pelle al centro della stanza. Il salone era moderno, con quadri e diversa roba di valore. Avrà avuto un certo fascino ma emanava freddezza, non riuscivo a cogliere del tutto l'accoglienza che avrebbe dovuto trasmettere una vera casa.
"Hai sentito Lukas?" mi chiese dalla cucina.
"L'ho sentito ieri, mi ha detto che si sarebbe fatto vivo lui dato che era impegnato col lavoro" risposi io guardando lo schermo del cellulare per vedere l'ora. Mia madre era in ritardo, non era mai successo e mi stavo iniziando a preoccupare.
"Ho capito, nemmeno io l'ho sentito in questi giorni ad essere sincera. Non voglio beccarlo in momenti meno opportuni" disse ridendo entrando nella stanza con un bicchiere d'acqua.
"Hai le scarpe piene di sabbia, che hai fatto?" Disse lei poggiandosi sul divano davanti a me.
"Oh, uhm...nulla di che. Tu piuttosto, che hai fatto?" non sapevo cosa rispondere e mentire non sarebbe stato il caso, lei se ne accorgeva il più delle volte.
"Una serata pallosa a casa a mangiare gelato e vedere film strappalacrime in tv...non sai che divertimento" ironizzó lei.
"I tuoi dove sono?" Chiesi io.
"Sono partiti oggi, dovevamo concludere un affare in Spagna se non sbaglio"
"E quando torneranno?"
" tra cinque giorni più o meno, se le cose vanno per il verso giusto ovviamente"
"Quindi sei stata tutto il giorno da sola?" forza Eva, dimmi la verità.
"Già, sei la prima persona che vedo oggi" si mise a ridere.
"Oh, davvero?" Perché menti? Come immaginavo, c'è qualcosa che tutti voi mi state nascondendo.
"Esattamente tesoro" disse facendo la faccia triste. Improvvisamente suonarono alla porta e lei si alzò per andare ad aprire.

"Noora, é tua madre" gridó Eva dal corridoio. Presi le mie cose e andai verso la porta.
"Scusami Eva per aver tardato, ma ho bucato una ruota e non sapevo come fare e..."
"Nessun problema signora, Noora é sempre la benvenuta qui. Non si deve assolutamente scusare" disse Eva rassicurandola per poi rivolgermi un sorriso.
"Ti ringrazio, ora togliamo il disturbo. Buonanotte" disse mia madre baciandola sulla guancia.

Non riuscivo a non pensare ad altro se non a quel comportamento di Eva, quella bugia che mi aveva detto. Di solito qualcuno mente quando ha qualcosa da nascondere, quindi cosa mi stava nascondendo Eva?

Decisi di scrivere un messaggio a William
"C'è qualcosa che non va, William. Poco fa ho visto Lisa a casa di Eva"

Mi sarei aspettata un suo messaggio e invece mi telefonò in maniera tempestiva.

"Dimmi tutto" disse lui.
"Come ti stavo dicendo, ho visto Lisa a casa di Eva"
"Che ci faceva lì?"
"Non lo so, Eva mi ha detto che è stata sola tutto il giorno...in poche parole mi ha mentito"
"Ottimo, ora capisci con chi hai a che fare Noora?" disse lui simulando una risata.
"C'è qualcosa di strano in tutto questo. Quello che mi chiedo è 'perche'...'perché dovrebbero tenermi all'oscuro da tutto?'"
"Non lo hai ancora capito?"
"Dammi un buon motivo per cui dovrebbero farlo"
Non rispose subito ma quando lo fece disse "perché vogliono tenerti lontano da me, questo é il motivo"

Every day with youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora