Il sole entrò dritto nella mia stanza quel giorno. Non volevo alzarmi, avevo maledettamente sonno, quando all'improvviso mamma spuntò dalla porta:
-Amore c'è Sirya che ti sta aspettando sotto, ha detto che avete l'aereo fra meno di due ore.
Maledizione. Guardai l'orologio era tardissimo, non mi ero accorta che si era fatto così tardi. Presi il tutto e scesi per dirigermi verso l'uscita. Appena Sirya mi vide, mi abbracciò. Non stava più nella pelle, mentre io ero tranquilla. Ci avviammo verso l'aereo e ci sedemmo ai nostri posti:
-Oddio Ariel, non ci credo. Fra poche ore lo vedrò. Disse lei sorridendo.
-Amò sono felice per te, comunque io non entro ok? Rimango fuori a girovagare per Roma e quando finisci me lo dici che ti vengo a prendere e poi andiamo in Hotel ok?
-Va bene, anche se ti volevo anche in quel momento con me.
-Dai non ne ho proprio voglia e poi ci saranno tante di quelle bimbe che personalmente odio.
-Ok, ti capisco. Appena atterriamo posiamo le valigie in hotel e poi io vado lì ok?
-Va bene.
Passarono la bellezza di due ore e arrivammo stanche in albergo. Sirya posò le cose sul letto e scappò via.
-Ci sentiamo tramite messaggio ok?
-Va bene.
Se ne andò, mentre io decisi di fare una doccia per poi andare a fare un giro a Roma.
Quant'era bella Roma, l'avevo sognata da moltissimo, ero persa nel suo mondo quando improvvisamente un ragazzo si scontrò con me e fece cadere il suo gelato sul mio seno:
-Oddio davvero scusami, non lo volevo fare. Disse
-Ma stai più attento porca di quella miseria.
-Aspetta. Prese un fazzoletto e cercò di pulirmi dove era sporco:
-Che diamine fai, togli le mani da qui, stupido.
Diventò così rosso che non riusciva più a parlare:
-Davvero mi dispiace tanto, posso solo darti questa mia camicia, tanto sotto io ho una magliettina bianca.
-No dai non preoccuparti. Dissi io voltandomi e andando via. Non volevo stare un minuto di più con quel maledetto ragazzo che aveva sporcato quella bellissima magliettina.
-Comunque mi chiamo Riccardo.
Mi voltai lo salutai e non gli diedi neanche retta.
Passeggiavo oramai da più di tre ore quando mi arrivò un messaggio di Sirya:
'Vienimi a prendere sono qui'
Andai a prendere Sirya e vidi vicino a lei quei ragazzi che non conoscevo.
-Ragazzi lei è Ariel.
Mi salutarono tutti e Andreas mi disse:
-Cosa hai vicino al seno?
-Niente un coglione mi ha buttato addosso il gelato.
-Sarei io il coglione?
Mi voltai di scatto verso quella figura a me sconosciuta. Era lui quel ragazzo castano con gli occhi azzurri che avevo incontrato poco prima di andare lì era uno di quei ragazzi che era uscito da poco da Amici.
-Emh...si. Dai Sirya io vado in albergo, non ho voglia di stare con questi montati, ci vediamo lì ok?
-Montati? Sai che quella che si da' le arie sei proprio tu? Disse Riccardo rivolgendosi a me.
-Io arie? Pff neanche mi conosci e parli? Non dovresti sai?
-Perché tu conosci me o noi?
-Vi fate conoscere per quelli che si vedono in tv. Guarda non mi va' proprio di parlare con te. Ciao.
Mi voltai e mi diressi verso l'albergo.
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This is ME
Fanfiction'Chiudi alcune porte. Non per orgoglio,ma perché non sono più adatte alla tua vita' Questa è la mia storia. Ho voluto incominciare così perché credo che questa frase racchiude tutto quello che mi sta succedendo in questo periodo.