Quinto Capitolo

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Sirya

Non capivo Ariel, aveva Riccardo ai suoi piedi e lei neanche lo calcolava, povero ragazzo. Vedevo lei sempre più giù, forse avevo fatto male a farla venire con me ad incontrare i ragazzi, ma ne aveva bisogno. Dopo l'ultima delusione che aveva avuto rimaneva sempre isolata da tutti e tutto, aveva litigato pesantemente con il suo migliore amico. Il quale la faceva ridere sempre e la faceva uscire. Non usciva da moltissimi mesi e a me questa cosa faceva davvero male.

Mi sistemai e decisi di andare in camera dei ragazzi, avevo bisogno di parlare con loro.

Bussai alla porta, ma nessuno mi rispose, quando:

-Guarda Ariel non è qui. Disse Andreas affacciandosi dalla porta a petto nudo come era suo solito camminare

-Sinceramente avevo bisogno di parlare con qualcuno di Ariel. Dissi io abbassando lo sguardo rossa dalla vergogna.

-Sappi che sono solo eh?! Disse lui sorridendo e alludendo a qualcosa che neanche io avevo capito

-Che sei stupido, non mi spaventi per niente sappilo. Ridemmo entrambi e mi fece entrare.

Lui si appoggiò nel suo letto mentre io camminavo per la camera nervosa ,spiegando alcune cose di Ariel.

-Potresti metterti qui vicino a me? Mi stai facendo girare un po' la testa. Non ti mangio. Disse lui tirandomi per un braccio e facendomi sedere fra le sue gambe infastidito dai miei continui movimenti

-Quindi dicevamo? Disse lui guardando le mie labbra insistentemente, non capivo cosa volesse fare, ma quel suo sguardo sulle mie labbra mi dava un tantino fastidio.

-La smetti di osservarmi le labbra e mi ascolti? Dissi io cercando di attirare la sua attenzione dandogli una sberla sul collo.

-Scusami, le tue labbra mi ipnotizzano. Comunque parlavamo di Ariel.

-Ecco ti stavo dicendo che forse Riccardo dovrebbe smetterla di trattarla così, sai due mesi fa' ha avuto un piccola perdita per lei davvero importante, cioè non parla più con il suo migliore amico e hanno litigato pesantemente. Per lei è un periodo un po' così. Non si fida molto facilmente di nessuno e quindi diciamo che riesce a mettersi quella maschera da acida, quanto alla fine è di un dolcezza unica.

-Avevo intuito che c'era qualcosa che non andava e poi non mi va' di parlarne a Riccardo dovresti essere direttamente tu a parlare con lui. Alla fine sei la sua migliore amica e Riccardo ti ascolterà molto volentieri.

-Non preoccuparti ho sentito tutto. Dovrei cercare di fare il dolce forse. Sai mi piace tanto e penso che l'hai notato anche tu, ma mi sono comportato un po' sulle difensive senza capire i suoi atteggiamenti. Disse Riccardo aprendo la porta. Aveva origliato tutto, il cretino.

Io mi alzai subito dal letto cercando di non cadere alla fine ero sopra le gambe del suo migliore amico ed ero diventata rossissima:

-No, non devi fare così perché allora capisce che io ho spifferato tutto e non ho voglia di passare nel torto.

-Dai è vero ha ragione Sirya,cerchiamo di farla venire più spesso da noi, la invitiamo, usciamo insieme. E poi potremmo mettere uno scusa nel mezzo, che a me andrebbe abbastanza bene. Disse Andreas tirandomi di nuovo nel letto, facendomi mettere di nuovo sulle sue gambe.

-Ovvero? Dissi io perplessa.

-Possiamo dirgli che io sono interessato a te e che tu per il primo appuntamento non vuoi rimanere sola. Disse guardandomi negli occhi.

Arrossì velocemente guardandolo abbastanza perplesso :

-Stai scherzando vero? Tu che ti interessi a me? Aspetta ora ho capito le parole di Ariel.

-Perché non posso interessarmi a te? Che c'è di male mi piaci.

Stava avvicinando il suo viso al mio quando Riccardo interruppe il tutto:

-State andando un po' troppo veloci. Il bacio datevelo quando uscite e non quando siete qui in camera da soli. Dai io vado, ma prima deve uscire anche Sirya con me. Prima che voi due bruciate molto velocemente le tappe.

Aveva ragione Riccardo, ogni volta che parlava riusciva ad incantarmi e a non farmi capire più nulla.:

-Ok, papà. Dissi io sorridendo.

-Non mi chiamare così, sembro vecchio e non lo sono. Disse lui dandomi un pacca sul sedere.

-Ehi, però metti le mani apposto te ok? Disse Andreas guardando malissimo Riccardo.

Uscimmo io e Riccardo dalla stanza:

-Quindi ha avuto questo piccolissimo problema con il suo migliore amico giusto?

-Si.

-Ok. Dai io vado in giro, prenderò un po' di aria.

-Sai Ariel è in giro per Roma anche, forse la incontri chi lo sa'. Dissi io dirigendomi verso la mia stanza.

-Spero di no, la tratterei troppo bene, dopo che ho saputo queste cose. Dissi grattandomi la testa un po' intimidita da lui, alla fine era un bellissimo ragazzo Riccardo, cioè sarebbe da stupide non provarci o non vederlo proprio, per questo non capivo quella cogliona della mia migliore amica.

-Ah ok. Dai io entro che mi faccio una bellissima doccia.

-Ci vediamo stasera nella mia stanza, fai venire anche lei ok? Almeno cerca di convincerla, mentre io adesso cerco Alessio, Luca e Thomas e cerco di parlare per sommi capi di questa cosa. Ciao e grazie.

-Di cosa? Dissi io

-Di aiutarmi.

Entrai in stanza dopo aver salutato Riccardo e mi andai a fare una bella doccia. Ora dovevo solo pensare a come diamine far venire Ariel con me stasera. Ah si...Ho capito. Gli dirò che mi deve tenere compagnia che mi vergogno a rimanere sola con Andreas. Ben fatto, mi sento un genio.

Aprii l'acqua e tutte le preoccupazioni andarono a farsi fottere letteralmente


Spazio Autrice:

Un altro capitolo per voi, spero vi piaccia. Riuscirà Riccardo a conquistare l'impavida Ariel?

E Syria cosa farà con Andreas?

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