Sesto Capito

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ARIEL
Ero stanca di dare sempre senza ricevere niente. Stanca anche di incontrare persone che riescono solo a giudicare senza conoscere. Sono stanca di Riccardo,riesce sempre a farmi arrabbiare,è insopportabile. Camminavo per le strade di Roma ,dovevo urgentemente comprare un maglia per dare questa a Riccardo; entrai in un negozio:
-Scusi vorrei una magliettina carina che non costi molto però. Dissi io voltandomi verso la commessa sorridendo dolcemente.
Lei mi guardò come se già mi avesse visto:
-Ma tu sei quella che Riccardo tagga e che prende in giro? Dice lei guardandomi incuriosita.
Oddio, a quelle parole il mio viso incominciò a diventare rosse e in più non riuscivo più a parlare. Ecco cosa odio di lui, odio il suo essere famoso, il suo prendermi in giro sapendo che miliardi di fan leggono ciò che scrivono. Guardai la commessa:
-Si sono io. Dissi tranquillamente.
-Ma quella che hai addosso è una maglia di Riccardo?
E ora che dovevo dire?? Cercai di negare, ma un ragazza si avvicinò a me annusandomi:
-Ha lo stesso odore di Riccardo; è sua ne sono sicura. Disse la ragazza tirando appena la maglia che avevo addosso.
Tutte le ragazze che erano in quel negozio si avvicinarono a me, mi fecero un sacco di domande:
-Sei la nuova fiamma di Riccardo? Ci sei andata già a letto? Com’è bravo a baciare? Come vi siete conosciuti?
Le lacrime scendevano da sole, avevo paura di tutto quello che stava succedendo quando un ragazzo con un berretto e incappucciato mi prese per il braccio e mi portò con lui:
-Non devi più uscire da sola capito? Disse l’uomo preoccupandosi per me.
-Ma chi sei? Scusa io esco con chi voglio quando voglio e se voglio. Dissi spaventata guardandolo per capire chi fosse.
-Certo e poi piangi come una disperata perché un coglione senza pensarci ti ha twittato e quindi molte delle sue fan ti avranno messo in imbarazzo.
-Ma che te ne frega a te scusami.
Mi tirò verso un vicolo cieco. C’eravamo solo io e lui. Si tolse il cappello.
Perché me lo trovo sempre nei momenti meno opportuni questo ragazzo? Cioè per colpa sua non posso uscire neanche di casa e per giunta mi viene a salvare.?
-Ecco, grazie per avermi fatto diventare famosa anche se non volevo ,preferivo essere una ragazza normale e non quella che ci prova con Riccardi o per giunta la sua ragazza. Ma sei serio? Io la tua ragazza.. Aaahuahahaua.
Incominciai a ridere senza smettere ,era una risata isterica ormai piena di paura,perché tutto questo mi metteva davvero paura:
-La smetti ,sai non mi sei di aiuto. Volevo aiutarti, ma tu riesci sempre ad escludermi e a dirmi cose poco carine. Lo sai che ti dico? Vai a piedi da sola, quello che ti succede non dovrebbe neanche interessarmi. Ciao Ariel e buona fortuna.
Si girò incazzato, si rimise il cappello e scomparve.
Forse aveva ragione, lo trattavo sempre una merda, ma era il mio carattere, era colpa della delusione che avevo avuto da lui, dal mio ex migliore amico. Presi il telefonino e chiamai Sirya:
‘Syria abbiamo da fare stasera? ‘
‘Sinceramente volevo andare dai ragazzi anche perché sai mi piace Andreas e volevo stare un po’ da sola con lui, ti va’ di venire???’
‘Certo, devo chiedere umilmente perdono a qualcuno che oggi mi ha salvato la vita’
‘Chi Riccardo? Sai quel ragazzo è cotto di te e tu lo tratti sempre male, dovresti sbloccarti, dovresti credere più a lui che al tuo muro di cemento che ti sei messa davanti agli occhi suoi. Sai tu non sei per niente quella persona acida che fai vedere, sei il contrario. Dai vieni che fra poco andiamo da loro’
‘Arrivo’
Posai il telefono quando all’improvviso sentì qualcuno che mi colpì in faccia, cercai di girarmi per vedere chi fosse, ma non ci riuscì perché ne arrivarono anche molti altri.
-Ti meriti questo ed altro, sei una troia. Non cercare di metterti con Riccardo, perché avrai contro tutte le ragazze che lo amano.
Non capì bene cosa diamine stesse succedendo, so solo che mi sveglia dopo non molto a terra che sanguinavo. Tornai in albergo aprii la porta e non c’era nessuno solo un biglietto con scritto:
‘Ti stiamo aspettando baci.’
Guardai la maglia piena si sangue di Riccardo e ora come diamine gliela portavo? Decisi di non uscire e non andare da loro, quando però in un batter d’occhio sentì la porta aprirsi e i ragazzi con Syria entrare:
-Cosa è successo? Disse lei preoccupata avvicinandosi e guardandomi attentamente.- Chi è stato?
Abbassai lo sguardo, non volevo piangere davanti a loro e corsi subito via. Uscii dalla stanza e mi sedetti sul gradino.
-Chi è stato a conciarti così? Conoscevo la voce angelica di quel dannato ragazzo che spuntava dal nulla.
-Nessuno, davvero tutto ok. Mi dispiace solo che ho rovinato la tua maglia preferita, volevo tornartela, ma non pensavo di avere un imprevisto così. Dai io vado. Mi alzai, ma lui mi trascinò a sé.
-Dimmi chi è stato. I suoi occhi divennero cupi e grigi, si stava arrabbiando ,ma io non volevo dirgli che erano state le sue fan quindi decisi di rimanere zitta.
-Così non ci concludi un gran che non te lo dico lo stesso, e lo sai. Disse lui accarezzandomi le mani e guardandomi fissa negli occhi.
-Ok, ho capito chi è stato o aspetta chi sono state.
-Dai non preoccuparti non dargli una colpa. Loro ti amano e vogliono il meglio per te. Io sono solo una ragazza di intralcio che riesce sempre a rovinare tutto. Scusami per essermi comportata malissimo con te.
Mi alzai velocemente ,non volevo che mi riafferrasse il braccio, ma ciò fu inutile. Mi guardò negli occhi e mi abbracciò.
-Qualunque cosa ti è accaduta e solo colpa mia e sono io quello che deve chiederti scusa. Disse sorridendo dolcemente per poi accarezzarmi il viso e abbracciarmi dolcemente.
Dopo l’abbraccio mi accompagnò in stanza e si allontanò verso  la sua camera con gli altri compresa la mia migliore amica. Aveva capito che volevo rimanere sola in stanza.
Presi il cuscino e prima di chiudere gli occhi entrai su Twitter. Vidi un post dove Riccardi mi ha taggato.
‘Non permettetevi più a picchiare una ragazza che non conoscete, non è la mia ragazza ancora ,ma non voglio che picchiate tutte quelle ragazze che ci provano con me. Per vostro dispiacere non è lei che ci prova con me ma IO. Si forse mi sono innamorato o forse no? Questo lo posso dire solo quando io e lei riusciremo a baciarci anche se già l’abbraccio che c’è stato prima è stato bellissimo, pieno di emozioni e belle sensazioni. Grazie Riki.’
Perché aveva scritto davvero ciò? Perché proprio io fra miliardi di ragazze che gli vanno dietro?
Avevo troppo mal di testa, spensi il telefonino e mi addormentai.

Spero che vi piaccia. È dolcissimo Riki o no??

This is MEWhere stories live. Discover now