I'd Burn This City Down To Show You The Light - Italian Translation

Capitolo Undici

Harry è di nuovo da Louis venerdì pomeriggio quando sta facendo da babysitter alle sue sorelle, e mentre stanno guardando Dragon Trainer, viene lievemente distratto dalle braccia di Louis messe in bella mostra dalla canotta che indossa.

È in quel momento che l'idea lo colpisce.

"Voglio un tatuaggio," dice.

Phoebe e Daisy lo zittiscono, e Fizzy gli rivolge un'occhiata che suggerisce pensi sia pazzo. Louis però lo sta guardando.

"Tu cosa?" chiede.

"Non so," risponde Harry, con un tono più basso per non disturbare la visione del film. "Ci penso da secoli, come ad una vaga cosa che avrei voluto un giorno, e poi ti ho conosciuto, e- non so. Adesso ne voglio davvero uno."

"Beh," dice Louis, e i suoi occhi sono illuminati come se questa fosse una cosa che desidera anche lui. "Te l'ho detto, no, che sarei venuto con te?"

"Sì," concorda Harry. Si sente senza fiato solo all'idea. "Pensi che il tuo amico Tom lo farebbe?"

Ha incontrato Tom giusto la notte prima, e gli è sembrato un bravo ragazzo, in più ha fatto un buon lavoro con quelli di Louis. Inoltre non è che Harry possa andare in uno studio, e non è certo di come si senta al pensiero di farsi tatuare da Zayn. Perlomeno Tom ha una licenza.

"Probabilmente," dice Louis. "Aspetta, gli scrivo."

Venti minuti dopo, è tutto organizzato. Zayn verrà a sostituirli come babysitter, e Harry e Louis andranno da Tom per fare a Harry il suo primo tatuaggio.

*

Louis è un po' preoccupato quando Harry mostra a Tom ciò che vuole.

"Haz," inizia Louis. "È il tuo primo tatuaggio, non vuoi qualcosa di più piccolo? Meno dettagliato? In un posto meno delicato?"

Ma Harry ha già pensato a tutte quelle cose, e no. È questo che vuole. E comunque, se il dolore non lo ucciderà, sicuramente lo farà sua mamma.

"Voglio questo," dice a Tom, che inizia a preparare lo stencil.

Louis non sembra convinto.

"Hey," dice Harry. "Andrà bene, anche se dovrò fermarlo e farglielo finire un'altra volta. Ma non mi dispiace un po' di dolore."

Louis sembra strozzarsi con la sua stessa saliva a quello, il che è molto gratificante. Harry gli sorride raggiante, e poi Louis chiede, "Ne sei sicuro?"

"Molto," risponde Harry. "I passeri sono compagni per la vita, ricordi?"

Louis lo sta ancora guardando, letteralmente senza parole, quando Tom torna.

E a Harry piace davvero il dolore. Ha soltanto un passero terminato sulla clavicola prima di considerare che sì, probabilmente ha sopravvalutato le sue abilità nel gestire il tutto, ma non proprio nel modo che preoccupava Louis. Perché, tipo, ce l'ha un po' duro nei pantaloni.

È davvero felice di aver scelto dei jeans larghi oggi, ma alla fine Louis se ne accorge. È con ogni probabilità comunque ovvio che sia eccitato, per dire, sente quanto arrossato sia il suo volto. Ma quando Louis lascia andare una risata trattenuta e poi non riesce a distogliere lo sguardo dal viso di Harry, dal cavallo dei suoi pantaloni o il secondo uccello che Tom sta delineando- sì. Lo sa. Rende l'intera situazione più dura, per così dire.

"Come sta andando?" chiede Tom con un sorrisetto, e oh, fantastico, se n'è accorto anche lui.

"Bene," riesce a dire Harry. "Puoi finirli oggi, posso sopportare."

Dopo quasi un'ora di Tom con il suo sorrisetto stampato sul volto, lo sguardo fisso di Louis, una pressione insistente sul petto e del bagnato nelle mutande, Tom pulisce dell'inchiostro in eccesso e gli porge uno specchietto. "Come ti sembra?"