Riunione della banda

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Quella sera uscii di casa per andare da Gracie, una tipa tosta, la quale si rendeva spesso disponibile per gli incontri della nostra banda.
Casa sua si trovava e si trova ancora adesso in un vicolo piuttosto buio, ma risulta essere molto confortevole e spaziosa.
Quella volta eravamo quasi tutti: Jack il più scuro e coraggioso; Halsey la delicata e più emotiva, il cui ruolo era fondamentale anche se non può sembrare; Zef il duro e il maculato; Jay lo scontroso, ma il più affascinante.
<< In questi giorni il cibo inizia a scarseggiare; poi stanno iniziando ad andarsene via tutti da qui, Kat Town, non possiamo continuare così ancora a lungo >> iniziò la discussione Zef.
<< Io non so più dove alloggiare! Cambio padrone quasi ogni giorno ultimamente >> continuò Halsey disperata.
Sentimmo tutti un miagolio proveniente dall'esterno e riconoscendo subito Panda ( so che il soprannome desta curiosità, ma spiegarlo sarebbe troppo lungo, anche perché non vi è solo una ragione di questa scelta, di cui una più evidente delle altre), il pauroso dal manto corto bianco e nero, il più anziano della banda.
Entrando ci raccontò del motivo del suo ritardo. <<Amici, dobbiamo andarcene da qui! Uno di quegli umani mi ha buttato addosso del cibo avariato! Insomma, già gli umani non mi sono mai piaciuti, poi arriva questo che mi lancia quella schifezza addosso...E sapete chi era? Sí, quello scienziato mezzo matto; ha lo sguardo sempre più spietato quello lá! >>.
<< Troppi di noi se ne andarono per causa sua...Pensavo avesse smesso di torturare noi gatti! >> replicò Jay.
<< Non possiamo andare avanti così. Sono venuto a conoscenza che compie esperimenti anche sui cani trovati per strada, su ratti e topi, togliendoci parte del nostro cibo, e  anche su  pecore della fattoria dei Donals. Si dice che questi esperimenti li faccia su noi animali per poi metterli in pratica sugli umani! >> riferii.
A questo punto intervenne Gracie, che fino a quel momento era rimasta zitta ad ascoltare attentamente. <<Goccia di latte mi ha raccontato della sua povera sorellina. Era la più giovane del gregge, ma i Donals l'hanno donata senza alcuna tentazione a quel pazzo! >>.
Halsey iniziò a piangere piano e Gracie le si fece vicina continuando: <<Anche gli altri umani si stanno alleando con lui! >>.
<< Capo, cosa pensa di fare? >> chiese Panda.
<< Ci sono due alternative: o scappiamo da quest'isola infame, con la possibilità che aumenti la pericolosità del pazzo, o ci rivoltiamo contro di lui, utilizzando ogni tipo di mezzo. Per la seconda alternativa, dovremo unire tutte le nostre forze >> parlò Jack, finché non fu interrotto da Jay: <<Chiameremo anche i lontani parenti di Pens City: quelli sí che ci sanno fare >>.
Un brusio si creò fra noi, riguardo ai possibili aiutanti.
<< Non abbiamo alternative, non possiamo raggirare l'ostacolo >> iniziai io.
<< Lo attaccheremo in un momento di sprovvista e glielo metteremo nel... >> non riuscì a terminare la frase che Gracie disse: << Grazie Zef, il concetto è chiaro! >>.
<< Bene signori miei, la giornata di domani sarà dedicata alla ricerca di nuovi alleati, anche ratti e cani se sarà necessario. Intanto terremo d'occhio il Pazzo e aspetteremo il momento d'attacco. Dichiaro la riunione terminata e tenetevi pronti. Buona notte >> si congedó il Capo.
Tutti iniziarono a parlare tra di loro, ma io preferii osservare Jack: quella sera era diverso dal solito. Sembrava che avesse già un piano in testa, quando invece improvvisava tutto fino all'ultimo...Forse era una questione seriamente grave, più di quanto non potessi immaginare. Eppure...Qualcosa Non quadrava.
Così salutai tutti i presenti e lo seguii nel cammino verso casa.
Non fece la solita strada; sembrava stesse andando proprio...No, non poteva essere.
Continuai a pedinarlo fino a che non arrivammo proprio al nascondiglio dello spaventoso scienzato.
Saltò sul davanzale di una finestra aperta e, dopo essersi guardato bene attorno nel pieno di quella notte di luna piena, entrò nell'edificio piuttosto malmesso.
Furtivo, saltai subito sul davanzale, senza farmi notare.
Notai subito Jack rinchiuso in una gabbia, terrorizzato.
Il mio sguardo si posò sul 'Jack' che avevo inseguito.
Un lampo di luce bianca. Il falso Capo era scomparso e al suo posto si era materializzato il Pazzo.
Ora sapeva tutto, le nostre intenzioni, il nostro punto di ritrovo e i nostri alleati.


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