Sono in piedi qui, con timore e imbarazzo, presa dall'abbigliamento di Harry: la sua camicia a strisce azzurra e bianca abbottonata stretta attorno a torace e braccia, venerando ogni muscolo e dettaglio della sua figura. È abbottonata fino al collo, nascondendo i tatuaggi e le maniche sono arrotolate fino ai gomiti, un'altra collezione di tatuaggi sui suoi avambracci abbronzati. La giacca nera è appoggiata sullo schienale della sedia.
"Ciao, dolcezza" dice, la sua voce è come musica angelica alle mie orecchie. "Prego, siediti."
Sorrido e cammino verso una delle due sedie poste dall'altra parte della sua scrivania. I suoi occhi mi guardano mentre mi muovo, così cerco di ignorarlo. Il suo ufficio è simile all'atrio principale, con mobili bianchi, decorazioni nere e molti dipinti dall'aspetto costoso sulle pareti. Dietro la sua scrivania si trova un'alta finestra che guarda fuori, dentro la città; lo skyline è visibile dal mio posto. È incredibilmente bello e non posso credere che Harry sia un uomo così di successo; non so nemmeno di cosa si occupi la sua azienda.
"Come stai?" domanda, costringendomi a tornare alla realtà e guardarlo.
"Bene, uh, si, sto bene" balbetto. Wow, sembro così stupida. "E tu, come stai?
"Bene, il fatto che tu ti sia unita a me per pranzo è probabilmente il piatto forte della giornata finora" sogghigna. Arrossisco, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio e guardando verso le mie mani.
"Mi fa piacere tu mi abbia chiesto di venire" gli sorrido, notando approfondire le fossette sulle sue guance.
"Dove mangiamo?""Giusto qui" dice, gesticolando con le mani alla mia destra. Giro la testa per vedere un piccolo tavolo vicino alla finestra, una tovaglia bianca stesa sopra di esso e un piccolo vaso con una rosa rossa al suo interno.
Harry preme un tasto sul suo telefono di lavoro e nell'altoparlante dice, "Laura, prego manda dentro il mio ordine per pranzo." Si alza dalla sua sedia, facendomi cenno di fare lo stesso. Lascio la borsa sulla sedia, lo seguo fino al tavolo affacciata verso la bellissima vista. Sposta la sedia per me prima di sedersi sulla sua; un uomo in un completo nero entra nell'ufficio, portando due vassoi a coperchio rotondo.
Li poggia davanti a noi mentre spiego il tovagliolo sulle mie gambe, toglie i coperchi rivelando un bel pasto: salsa e gamberetti con broccoli bollenti e un burroso puré di patate. Harry allunga la mano, prendendo una bottiglia di champagne e porgendomi un bicchiere. Una volta che ha preso il suo bicchiere, lo solleva verso di me. "Cin cin" dice e tintinno il mio bicchiere con il suo, prendo un sorso e lui continua a guardarmi con i suoi bei occhi.
Non esito a buttarmi sul cibo, i gamberetti e la salsa sono deliziosi sulle mie papille gustative. Posso sentire ogni singolo condimento, ogni singolo dettaglio. È il paradiso, probabilmente uno dei pasti migliori che io abbia mai avuto.
"Non sapevo se ti piacessero i gamberetti" Harry dice. "È un tiro alla sorte con molte persone."
"Oh, non sono schizzinosa," dico. "Mi piacciono abbastanza tutti i cibi, provare nuove ricette è sempre divertente."
"Cucini?"
Alzo le spalle. "Cucinavo molto a casa. Era divertente cucinare con mia madre. Lei era più per la cottura e a me piaceva cucinare. Era un modo nostro di legare quando non era al lavoro."
L'angolo della sua bocca si solleva quando mi ascolta parlare di mia madre. Bevo un altro soeso di champagne e gli chiedo, "Ti piace cucinare?"
Sorride ampiamente. "È probabilmente una delle mie cose preferite da fare."
"Beh, dovrò provare la tua cucina qualche volta" dico, sorridendo mentre mangio un pezzo di broccolo.
Sogghigna, facendo scorrere la mano tra i capelli ricci.
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Give Me Some Sugar, Daddy [Italian Translation]
Fanfiction"Di' il mio nome" dice Harry, afferrando il mio sedere e spingendomi contro il muro. "Dillo." "H-Harry." Gemo, e lui preme brutalmente il suo bacino contro di me, mentre rimango contro il muro e portando la sua testa di nuovo a guardarmi. "Questo no...