Harry's POV
Sono un subbuglio di emozioni quando arrivo a casa dal lavoro. Sono incazzato, sconvolto, furioso, triste. Jillian ha decisamente chiuso con me ed è tutta colpa mia. Avrei potuto impedirlo dicendoglielo e basta. Ci sono così tante cose che avrei dovuto dirle.
Mi siedo sul divano, il cellulare in una mano e un bicchiere di whisky nell'altra. Il mio pollice è fermo sul nome di Jillian nella lista dei contatti da dieci minuti, ma non riesco a far partire la chiamata. Non mi ha voluto ascoltare in ufficio, risponderebbe mai alla mia chiamata?
Butto giù l'alcol rimasto prima di chiamarla, pregando che almeno risponda. Peggio, ha ignorato la chiamata mandandomi dritto alla segreteria telefonica. Allontano il telefono dall'orecchio e sbuffo mentre la segreteria echeggia da ricevitore. Butto il telefono da parte, torno in cucina e verso decisamente troppo whisky nel bicchiere, ma non m'importa. Miranda aha rovinato tutto e tutto quello che voglio ora è un drink.
Ma più ci penso, più so che sono io quello da incolpare. Jillian si fidava di me con tutta sé stessa e non sono nemmeno riuscito a dirle che la mia pazza ex moglie era tornata a perseguitarmi e che io -- non importa. Non importa ora. Jillian è incazzata e io sono solo, di nuovo.
Meno di un'ora dopo, il mio whisky è finito e sono sdraiato sul divano, a lamentarmi in modo melodrammatico. Ho provato a chiamare Jillian ancora un paio di volte, ma per fortuna non ha mai risposto; si incazzerebbe ancora di più se scoprisse in che stato mi trovo.
Qualcuno che bussa alla porta mi riporta alla normalità. Rotolo giù dal divano e vado verso la porta per aprirla, mi ritrovo Niall davanti.
"Hey, amico," sorride, poi mi guarda confuso. "Woo, sei ubriaco?"
Alzo le spalle. "No. Non ho bevuto così tanto." Mi allontano da lui, sbatto il fianco contro il tavolo accanto al muro. Impreco sottovoce mentre Niall mi segue.
"Ti stai davvero riducendo così un'altra volta?" Chiede. Poggio il bicchiere sul bancone della cucina. Gli rivolgo uno sguardo torvo.
"Di che stai parlando?"
"Amico, sei ubriaco di lunedì sera. Hai tanto lavoro di cui occuparti prima del weekend --"
"E allora?" Alzo le spalle, prendendo un'altra bottiglia di alcol dall'armadietto. "Non sei mia madre."
Alza gli occhi al cielo e mi si avvicina, strappandomi la bottiglia dalle mani. "Che cazzo, Niall?" dico, cercando di riprenderla, ma lui la tiene troppo lontana.
"Harry, sul serio, che succede?"
"Niente, davvero --,"
"Se non fosse niente, staresti lavorando su quella merda per il servizio di Vogue invece di ubriacarti. Sputa il rospo."
Sbuffo, passandomi una mano tra i capelli.
"Miranda la Stronza." mormoro, scuotendo la testa."Miranda? Pensavo foste separati?"
"Lo siamo... ma è ricomparsa qualche settimana fa e non vuole lasciarmi in pace. Così... ha allontanato Jillian."
"Woo, quindi l'ha scoperto?"
"Cioè, no, le ho detto che Jillian è una modella ma non se l'è bevuta, credo. Non lo so. Jillian pensa che l'abbia tradita."
"Non le avevi detto che Miranda era tornata?"
Premo le labbra e prende il mio silenzio in risposta.
"Amico," dice, posando la bottiglia sul bancone, percepisco la delusione nel suo tono. "Perché non gliel'hai detto?"
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Give Me Some Sugar, Daddy [Italian Translation]
Hayran Kurgu"Di' il mio nome" dice Harry, afferrando il mio sedere e spingendomi contro il muro. "Dillo." "H-Harry." Gemo, e lui preme brutalmente il suo bacino contro di me, mentre rimango contro il muro e portando la sua testa di nuovo a guardarmi. "Questo no...