"Harry," ridacchio, stringendo il suo braccio, mentre mi trascina fuori dalla sala da ballo e in un corridoio vacante. Quasi inciampo nei miei stessi piedi, ringraziando il cielo quando finlamente smette di camminare e mi appoggia contro la parete.
"Jillian," borbotta. "Quanto sei ubriaca?"
Alzo le spalle. I ricordi di tutti i drink che ho bevuto, vagamente riempiono la mia mente. "Non lo so. Non ho bevuto molto, credo."
"Ti ho vista bere due bicchieri di champagne." sentenzia, e sollevo un dito facendogli un sorrisetto.
"Oh, e tre shot di qualcosa che mi ha dato il barista. C'è anche un drink chiamato Lick qualcosa. . ." medito, toccandomi il mento mentre Harry scuote la testa. "Che c'è? Sto bene." mi difendo, gesticolando con la mano, ma non è d'accordo.
"Devo portarti a casa." dice, alzando le sopracciglia. Mi lamento, afferrando la sua giacca e portando il suo corpo più vicino.
"No, Harry. Voglio restare." lo prego, facendo scorrere la mano sulla spalla del cappotto. "Possiamo restare? Scommetto che suoneranno Gas Pedal, voglio twerkare."
Allarga gli occhi e immediatamente scuote la testa. "Non twerkerai di fronte a queste persone."
Afferro la sua cravatta, avvicinandolo così che non ci sia spazio tra i nostri corpi. "Ti prego, Papino?" dico sicura di me, sbattendo le ciglia.
Le sue narici si allargano e i suoi occhi si spostano dai miei fino al mio petto prima che prenda le sue labbra tra i denti. "Dobbiamo andarcene, ora."
*
Harry's POV
Alla fine, convinco il valletto a portarmi l'auto e in qualche modo cerco di far mettere Jillian al posto del passeggero. Guido verso casa, pregando che non vomiti nel mio veicolo costoso. Dopo alcuni momenti, si abbassa oltre la console verso di me, e quasi penso stia per vomitare. Invece, allunga la sua mano e la poggia sulla mia coscia. Sento il mio respiro restringersi mentre appoggia la fronte sulla mia spalla.
"Uh, che stai facendo, Jillian?" chiedo, cercando di mantenere la voce stabile.
"Voglio solo giocare." mormora, e allunga la mano verso la fibbia della cintura, slacciandola e sbottonandomi i pantaloni. Faccio un respiro profondo e prendo le labbra tra i denti, cercando disperatamente di mantenere la macchina alla corretta velocità. Stringo il volante più forte quando sento la sua mano intrufolarsi sotto l'elastico dei boxer, toccando gentilmente il mio pene irrigidito con la punta delle sue dita.
Non credevo di potercela fare fino al mio appartamento, ma ci riesco mentre provo a controllare Jillian.
Prima che avanzi di più sotto i boxer, arriviamo nel parcheggio e lascio la macchina nel mio spazio nominato. Salto giù dall'auto dopo aver allacciato la cintura e prendo Jillian con me, quasi trascinandola fino all'attico."Harry, rallenta." biascica. Scuoto la testa.
"Non sto camminando così veloce, dolcezza," dico. "Stai trascinando i piedi."
"Oh," ride. "Mi dispiace."
Una volta raggiunto l'appartamento, la poggio sul divano. "Vado a prenderti un po' d'acqua, okay?" spiego e lei annuisce, appoggiando la sua testa contro la mano. Vado in cucina e prendo una bottiglia d'acqua dal frigorifero; tornando nel salotto trovo Jillian sdraiata sul pavimento. Sospiro pesantemente e poggio la bottiglia prima di abbassarmi per prenderla in braccio. Sento le sue braccia avvolgersi intorno al mio collo e il suo viso affonda ulteriormente nel mio petto.
"Sei così forte." biascica.
Sorrido semplicemente mentre salgo le scale e fimalmente raggiungo la mia stanza, poggiandola sul mio letto attentamente.
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Give Me Some Sugar, Daddy [Italian Translation]
Fanfiction"Di' il mio nome" dice Harry, afferrando il mio sedere e spingendomi contro il muro. "Dillo." "H-Harry." Gemo, e lui preme brutalmente il suo bacino contro di me, mentre rimango contro il muro e portando la sua testa di nuovo a guardarmi. "Questo no...