diciassette

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Sento il materasso muoversi e apro gli occhi, sento Harry grugnire e lamentarsi mentre si rigira. Guardo oltre la mia spalla e ha le mani davanti agli occhi.

"Buongiorno," Dico.

Gli scappa un lungo e drammatico gemito e dice, "Perché hai lasciato che lo facessi?" Si gira verso di me e non riesco a non sorridere.

"Cosa, lasciare che passassi una bella serata?" Chiedo.

"No," fa il broncio. "Perché hai lasciato che bevessi così tanto?"

"Be' non avevo intenzione di fermarti e inoltre hai detto tu di voler bere."

"E la prossima volta che lo dico, dimmi di no." Dice, affondando la testa nel cuscino. Mi sporgo e gli bacio la spalla, alzo la mano e muovo le dita sulla sua schiena. Emette un gemito soffocato di soddisfazione e avvicina il corpo al mio. "Questo mi piace." Mormora. Alza la testa per guardarmi in faccia e io continuo a muovere le dita sulla sua pelle. "Non è successo niente ieri sera, vero?"

So che si riferisce al sesso, ma non so se tirare fuori o meno il fatto che abbia detto di amarmi. Scuoto la testa e dico, "Niente in realtà," porto il dito indice sul mento. Penso drammaticamente agli eventi di ieri sera.
"Vediamo, hai fatto un pisolino nella limousine, hai chiesto se tu e Niall poteste fare un pigiama party, hai cantato una canzone da vasino quando sei andato in bagno e poi ti sei lamentato di me che ti sono venuta e prendere a scuola."

Rido e si gira sul fianco, piegando il braccio per sorreggere la testa. "Mi odio." Dice.

"Eri molto divertente." Dico, muovendo la mano tra i suoi capelli per poi portarla nell'incavo del suo collo.

"Be', ora ci siamo occupati l'una dell'altra da ubriachi quindi siamo pari." Mi stuzzica, fa la linguaccia.

"Veramente, ti sei occupato di me due volte, perciò sono indietro."

Pensa per un momento e poi ricorda.
"Oh, hai ragione."

"Di solito ho ragione." Alzo le spalle con un sorriso arrogante, lui mi avvolge tra le sue braccia avvicinandomi a sé e poggia la fronte sulla mia.

"Stai facendo la sfacciata con papino già di mattina presto?" Mi sussurra all'orecchio, il suo naso mi stuzzica l'orecchio e ciò mi dà un brivido lungo la schiena. Le sue mani si spostano sul mio fondoschiena e poi nelle mutandine, mi strizza il sedere delicatamente e faccio respiro brusco. "Farai la brava per me oggi, giusto?"

Deglutisco e fisso i suoi occhi verdi e intimidatori. Continuano a passare dalla mia bocca ai miei occhi il che mi fa sentire sia eccitata che tesa. Annuisco silenziosamente e mi strizza il sedere, ma questa volta più forte. Non me l'aspettavo.

"Rispondimi a voce alta, dolcezza."

"S-Si, papino."

*

Oggi è il mio ultimo giorno con Harry e volevo stare più tempo possibile con lui ma ha un'incontro di lavoro molto importante questa sera, così non riusciamo a passare molto tempo insieme.

Questa è probabilmente l'unica cosa che non mi piace. Dato che sono giovane nessuno è veramente a conoscenza della nostra relazione, non usciamo molto in pubblico.
So che la nostra relazione è legale ma sembra comunque un po' azzardato che un uomo d'affari di grande successo inizi una relazione con una studentessa del college, di oltre un decennio più piccola di lui.

Harry è seduto nel suo ufficio ad occuparsi di carte di lavoro così da avere meno cose da fare domani. Io giro da tutta la mattina per la casa in una delle sue camicie e finalmente mi rendo conto di essere troppo annoiata e ho bisogno di qualcosa da fare. Sbircio nell'ufficio e lo vedo che fissa attentamente il computer. Ha gli occhiali sul naso e digita qualcosa alla tastiera, entro nella stanza senza farmi notare ed esploro l'ufficio.

Give Me Some Sugar, Daddy [Italian Translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora