Capitolo 7

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Mi svegliai di soprassalto quando sentii una porta sbattere violentemente,probabilmente era quella di ingresso.   
Dal salotto sentivo provenire ancora delle voci, speravo davvero che tutta quella gente se ne fosse andata ma evidentemente, non era così,doveva essere mattina tardi,il sole picchiava forte dalla finestre ed era già alto in cielo,abbassai lo sguardo e sentii una fitta alla tempia.
Ieri sera avevo esagerato,abbandonai immediatamente l'idea di alzarmi,ero ancora troppo stanco,non mi ero ripreso,mi sentivo debole e stanco e il mal di testa non mi faceva pensare.
Richiusi gli occhi nascondendo la faccia nel cuscino per evitare il sole,sicuramente non mi sarei alzato a chiudere gli scuri,non ne avevo per niente voglia.

Mi svegliai,ma restai comunque a letto con gli occhi chiusi per un po',cercando di ricordarmi della serata precedente.Sicuramente,visto come mi ero ridotto,non era stata una gran festa. Forse ero già partito prevenuto ma me lo aspettavo.
Mi alzai lentamente,la testa mi girava,o meglio,mi sembrava che la stanza intorno a me girasse,rimasi fermo un istante e lo svarione passò,mi sembrava di sentire ancora la musica rimbombarmi in testa.
La cosa che ricordavo più nitidamente era l'aver fatto sesso con Madison,l'ultima persona con cui mi aspettavo di farlo,ma non ricordavo perfettamente com'era successo.
Odiavo sbronzarmi fino a questo punto,mi sentivo indolenzito,lo stomaco mi brontolò.
Stropicciai il cuscino,solitamente non ero un tipo ordinato,ma nella mia camera volevo che ci fosse un certo stato di decenza perlomeno ,visto che ci dovevo dormire.
Spostai il lenzuolo azzurro e vidi una macchia rossa sul copri materasso,non ci misi molto a intuire che fosse sangue,nessuno era entrato in camera mia,nessuno tranne Madison.
Non era ferita,possibile che fosse vergine?
Riguardai la macchia,tolsi coperte e lenzuoli e le appallottolai tirandoli vicino alla porta.
Com'era possibile? Non ricordavo molto della serata precedente ma non mi sembrava così inibita.
L'unica risposta che riuscii a darmi era che probabilmente fosse ubriaca quanto me.
Mi passai una mano sulla fronte,le mie maniche puzzavano di alcool e fumo,presi le coperte e dei vestiti puliti ed uscii dalla mia stanza,il corridoio era un gran casino,le bottiglie vuote e piene erano sparse da una parte all'altra del pavimento,perlomeno non c'erano persone stese a terra,la moquette era appiccicosa,la sentivo appiccicarsi sotto le ciabatte,entrai nella porta davanti alla mia,il bagno.
Buttai le lenzuola nel cesto della dei panni sporchi e chiusi la porta a chiave,avevo bisogno di una doccia per riprendermi,poi sarei andato a vedere la situazione in salotto.
Mi spogliai,buttai i miei panni nella solita cesta ed entrai in doccia,imprecai quando mi appoggiai erroneamente al pomello e l'acqua mi ustionò un braccio,la misi immediatamente fredda,era possibile trovare una cazzo di via di mezzo?
Mi lavai in fretta,l'acqua fredda servì a svegliarmi,poi uscii,mi rivestii e mi asciugai i capelli con l'asciugamano,erano cresciuti,dovevo ricordarmi di andare a tagliarmeli.
Li torturai ancora un po' con l'asciugamano e buttai anche quello nella cesta dei panni da lavare,poi uscii dal bagno,passai per il corridoio calciando e schivando qualche bottiglia raggiunsi il salotto,sul divano di pelle c'era Aron che dormiva con la bocca aperta ecstranamente,apparte un tipo affianco a lui,non c'era più nessuno.
Guardai l'ora sull'orologio posto vicino al televisore: erano le 15:00 , ecco perché non c'era più nessuno,era fottutamente pomeriggio.
Decisi di lasciarli dormire,presto sarebbe arrivata la cameriera e li avrebbe svegliati lei,mi diressi in cucina,era in uno stato pietoso,ma mai quanto il salotto,sicuramente mio padre avrebbe dovuto cambiare la moquette,ma che mi importava,finalmente me ne stavo per andare,era da quello stupido matrimonio che desideravo prendere un cazzo di Taxi e tornarmene a casa,era stato un errore venire.
Aprii il frigo bevvi direttamente dalla bottiglia dell'acqua,avevo la gola secca,e l'acqua gelida mi fece tossire.
Questo posto faceva schifo,e non solo lo stato attuale della casa,ma Londra in generale,ritornai in camera,presi il cellulare e cercai online un'agenzia di taxi che mi portasse fino a Cambridge,chiamai e fortunatamente ne trovai subito uno,anche il prezzo non era esagerato.
Aprii l'armadio,tirai fuori il borsone nero e ci infilai i vestiti che mi ero portato dietro,non aveva senso continuare a star in questa casa,avevo consegnato i documenti a mio padre ed ero pure andato a quello stupido matrimonio,infilai la giacca che era appoggiata sul cassettone affianco alla porta e guardai di non aver lasciato niente,infilai le scarpe e mi chiusi la porta della 'mia camera' dietro.
Chiusi la borsa e la misi in spalla,passai davanti al salotto e guardai quei due dormire,per la seconda volta decisi di non svegliarli,non mi piacevano i saluti,Aron non se la sarebbe presa troppo,avrebbe capito.
Uscii di casa e richiusi la porta,scesi le scale di fretta malgrado il taxi sarebbe arrivato solo tra un quarto d'ora.
Uscii dal portone principale,una leggera pioggia stava iniziando a cadere,si potevano udire i fastidiosi ticchettii sull'asfalto,uno dopo l'altro,intensificarsi.
Quando finalmente arrivò il taxi pioveva a dirotto,avevo aspettato sotto la tettoia e avevo evitato di bagnarmi,ma ora era inevitabile,percorsi in fretta il marciapiede e l'inizio della strada,entrai in auto e poggiai il borsone affianco a me sul sedile.
<<Salve,dove andiamo?>>
<< Cambridge>>
Giurai di aver visto dallo specchietto centrale un mezzo sorriso,sapevamo entrambi che avrei speso una follia per arrivarci,sebbene fossero anche i più economici.
Cambridge era a 100 km a nord ovest da Londra,ci avrei messo più di tre ore per colpa del traffico.
Mi appoggiai allo sportello conscio che sarebbe stato un viaggio lungo,il finestrino bagnato mi impediva di vedere chiaramente,vedevo solo le auto intorno,il cielo grigiastro e centinaia di gocce che lasciavano strisce d'acqua sul finestrino esterno.

Salve gente! Volevo scusarmi per averci messo così tanto tempo,e sopratutto per il capitolo così corto,ma il prossimo vedrete il punto di vista di Madison finalmente,ditemi la vostra opinione e se vi fa piacere anche se vi piace o meno,ovviamente accetto anche critiche,a presto❤️

PHILOPHOBIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora