Il Nostro Incontro!

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Ero al settimo cielo  avrei rivisto la mia mamma e avrei potuto riabbracciarla. Chissà cosa le avrei potuto dire, forse della mia "nuova" vita o come mi sono sentita senza di lei per tutti questi anni. Mi alzai dalla tavola dicendo a tutti che dovevo andare in bagno, poi corsi fuori e vidi un' ombra sotto un albero del giardino, un' ombra magra e abbastanza alta con i capelli lunghi ma non vidi le sue ali...

IO: Mamma?

M: Si amore sono io !

Le corsi in contro con le lacrime agli occhi e la abbracciai come se non ci fosse un domani.

IO: Mi sei mancata tanto!

M: Anche tu piccola, ora però basta piangere devi raccontarmi un sacco di cose e anche io devo darti molte spiegazioni...                              

Disse asciugandosi la lacrime e guardandomi negli occhi.

M: Hai gli occhi di tuo padre !

E riiniziò a piangere, so quanto le manca papà, l'ho sempre saputo . Credo che per lei sia stato difficile crescere una figlia e regnare il mondo degli angeli da sola  , soprattutto perché noi angeli siamo davvero tanti. Quando ero piccola la mamma mi ha sempre guardata come se fossi stata una cosa preziosa per l'universo, forse perché ero e sono sua figlia oppure è proprio perché io sono sempre stata la fotocopia di papà in versione femminile.

IO: Mamma possiamo volare via da qui e andare a parlare in un posto tranquillo?

Le dissi con tutta fretta

M: Ma certo tesoro andiamo dove vuoi tu ! 

La presi per un braccio e aprii le ali, iniziammo a volare, ma la mamma non aprii mai le sue ali se non per l'atterraggio. Arrivammo al parco dove io e Philip c'eravamo incontrati la prima volta e che adesso era diventato il " nostro posto", un po' come la spiaggia ...  Il parco si chiamava Happy Day Park e per me era stato davvero un posto felice . Ci sedemmo sulla cima di un albero secolare e da li io iniziai a "tormentare" la mamma con mille domande.

IO: Allora mamma potresti dirmi tutta la verità sulla mia infanzia e sulla mia vita in generale ?Perché so che c'è molto di più di quello che mi hai sempre raccontato.

M: E come fai ad esserne sicura ?

IO: Beh per esempio la tua scomparsa, la morte di papà e lo zio prepotente che mi ha fatto vivere una vita di m...       

M: Lasciamo stare lo zio per favore

Mi interruppe la mamma in modo severo

M: E poi modera il linguaggio

IO: Mamma per favore ho 18 anni non sono più una bambina, sono cresciuta da sola e ogni mattina da quando ho sei anni per me è stato difficile alzarmi sapendo di non avere ne un padre ne una madre ....

Avevo un nodo alla gola  e aspettai che mia madre dicesse qualcosa

M:Hai ragione non posso nasconderti tutto per sempre, quindi mettiti comoda e preparati perché so che ti avrò delusa troppo alla fine del discorso e ci vorrà un po' di tempo prima che tu possa tornare a guardarmi negli occhi come prima.

IO: Ok sto aspettando ...

Dissi in ansia 

M: Quando incontrai tuo padre avevo la tua età e fu subito amore a prima vista, ci siamo incontrati all'accademia di addestramento militare per la difesa degli angeli e solo i più forti riuscirono a finire l'addestramento. Io e tuo padre avevamo terminato con gran successo e dopo due anni rimasi incinta , io e tuo padre eravamo più felici che mai, lui però venne chiamato per una missione molto importante alla quale io non potei partecipare perché appunto ero incinta. Ero preoccupatissima per lui, perché avrebbe dovuto combattere contro i diavoli e se un angelo viene colpito da un diavolo non c'è modo di riportarlo in vita.

IO: E dopo, cosa successe?

M:Tuo padre sarebbe dovuto rimanere in missione per 10 mesi e quindi ritornare a casa quando tu avresti dovuto avere un mese, ma...

Si mise a piangere e capii cosa stava per succedere .Tra i singhiozzi riuscì a finire i discorso che volevo portasse a termine anche se le avrei fatto ricordare uno dei dispiaceri più grandi della sua vita.

M: Tuo padre ritornò a casa dopo sei mesi, si era ammalato perché il  rifugio in cui si nascondeva era squallido e molto sporco, sapevo che non sarebbe vissuto a lungo e perciò gli ho reso gli ultimi mesi una festa, ogni giorno gli facevo sorprese, regali ma un giorno il regalo me lo fece lui.

IO: Che tipo di regalo ?  

Notai che sorrise al pensiero della risposta e capii che doveva essere qualcosa di molto bello.

M: Beh una mattina di primavera lui mi svegliò e mi portò la colazione a letto, iniziai a mangiare mentre lui mi osservava attentamente ma con un sorriso quasi affascinante!

Iniziammo a ridere all'impazzata poi mamma continuò.

M: Ad un certo punto iniziai a mangiare il croissant alla marmellata quando addentai qualcosa di duro guardai meglio e trovai davanti ai miei occhi un anello in oro bianco con al centro una perla bianca, inciso all'interno c'era scritto: per Bianca. Io subito lo guardai male perché pensavo che Bianca fosse il nome di una ragazza, magari più bella di me...

IO: Mamma non c'erano ragazze più belle di te e non c'è ne saranno mai.

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