Author's note:
Ringrazio clah_javaad, perché se non fosse per le sue idee del cacchio non avrei mai pubblicato il capitolo.
Enjoy!
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Stesso giorno (54), casa Edd.
In tutta la mia vita, ho sempre cercato a tirarmi fuori dai guai, che fossero miei o quelli altrui. Semplicemente, odiavo sentire quella strana sensazione di quando sei troppo sotto l'attenzione.
O quando ti rendi conto che non c'è via di scampo al problema che hai davanti.Dopo che Chris si era gentilmente offerto di andare ad aprire la porta al posto mio e di mia madre, si era ritrovato un certo Kevin Barr alla ricerca di sale – e risse con il mio amico.
«Che cazzo ci fai tu qui?!», fu quello che disse. Sentivo rabbia nel tono che aveva usato. Chris era come per Kevin un groppo un gola, che difficilmente scendeva, nonostante i continui sforzi.
Vidi dalla mia postazione le braccia di Kevin indurirsi dal tessuto di poco spessore della maglia che indossava. Le mani si erano serrate in due pugni, di cui le nocche ben presto sbiancarono, così come la mia faccia.
Saltai come una molla e li raggiunsi a grandi passi, ponendomi fra loro.
La grande differenza tra i due litiganti e il sottoscritto era questa: l'altezza.
In confronto a loro, sembravo un bambino di dieci anni.Fortuna volle che mia madre entrasse nel salotto, lì dove la porta d'ingresso si trovava, e del tutto ignara ci guardò con un'espressione stranita.
«Amore? Tutto bene?» chiese con la sua voce gentile e chiara. Questo sembrò calmarli abbastanza, non volendo sicuramente fare brutta figura davanti a mia madre.
«Sì. Va tutto bene.» annuii con finta vivacità, voltandomi verso Kevin di scatto. «Tu che vuoi?»
«Un po' di sale. Se non ti dispiace.» ringhiò sottovoce Kevin, serrando poi le mascelle. Mise poi la maschera del vicino gentile e bisognoso, rivolgendosi verso mia madre. «Signora Marion, potreste darmene un pizzico?»
«Ma certo, Kevin.» le sorrise l'interpellata, nel frattempo pulendosi le curate mani con una pezza da cucina. «Perché dopo pranzo non andate a farvi un giro con la bicicletta, voi tre?»
«Ma che bella idea.» dissi sarcasticamente, ridendo poco dopo e ricevendo in contemporanea un'occhiataccia da parte di entrambi i ragazzi.
Si prospettava una bella giornata.
(Si fa per dire).•••
Dopo aver pranzato, e aver salutato mio padre dal ritorno del suo lavoro, io e Chris fummo raggiunti da Kevin e insieme facemmo un giro con le biciclette che recuperai dal garage nel retro di casa mia.
Kevin pedalava, con malavoglia, e si lamentava continuamente che la sua moto sarebbe stata sicuramente meglio di quell'insieme di immondizia – così l'aveva chiamata.
Chris mi aveva già raccontato che a Varadero, la città da cui proveniva, girava per il quartiere dove viveva con la sua bicicletta, ogni giorno.
Io avevo abbandonato quel passatempo da quasi tre anni, e fu quasi un trauma ritornare a sedermi sul sellino e perdere l'equilibrio dopo nemmeno aver poggiato i piedi sui pedali.
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Beautiful Disaster.
Fanfiction⚠️ YAOI ⚠️ BoyxBoy If you don't like it, please go away ~ [Ed, Edd n Eddy] « Mi guardò, i suoi occhi verdi come lo smeraldo che cercavano di leggere nel mio oceano, nella bufera che dentro di me stava distruggendo ogni piccolo frammento di lucidità...