Come è nato il termine Anidala? Onestamente non ne ho idea. Molto probabilmente qualche decennio fa quando il fatto che io e Padmè fossimo stati sposati e avessimo avuto dei figli è diventato di dominio pubblico, sono anche nati delle specie di fan se così possiamo chiamarli, ossessionati dalla nostra storia e da quella della nostra famiglia. Quelli che mi chiedono tutt'ora se quando ero Darth Vader dormissi su un letto, a cui mi viene la forte tentazione di rispondere, "No, appeso al soffitto a testa in giù, o se Pamè dormisse nella parte destra del letto e io nella sinistra, o viceversa – domanda che non intendo degnare di una risposta (Padmè a sinistra, io a destra).
Bene, questo genere di persone è rimasto così affascinato dalla nostra storia che ha deciso di unirci anche con i nostri nomi e boom, ecco a voi l'Anidala. Immagino che Anadmè e Panikin, facessero schifo. (Sì, lo fanno. Anadmè sembra un frutto velenoso e Panikin il nome di una rivista per malati di schizofrenia. Sì, okay, mi si addice, ah ah, non ditelo perché la battutaccia l'ha già fatta Ahsoka e basta e avanza)
Reazioni a questa nuova popolarità? Leia, la più composta devo dire, ha commentato che era prevedibile, vorrei sapere su cosa basasse questa sua affermazione, perché a me sfugge. Ahsoka, come già detto, si è sbizzarrita in un repertorio di pessime battute che non è il caso di ripetere. E Luke, il mio caro Luke sempre pronto a sostenermi, ha iniziato a scoppiare a ridere ogni volta che posava lo sguardo su di me, fino a che non ho perso la pazienza e ho iniziato a dirgli che avrebbe dovuto chiamare sua figlia Lara, invece che Cecily, visto che era nata dall'unione di lui Luke e sua moglie Mara e che deve considerarsi fortunato che né io né sua madre abbiamo mai prestato attenzione ai media o avremmo anche potuto decidere di chiamare lui e sua sorella Panikin e Anidala. Luke ha smesso di ridere, per lo meno in mia presenza. Cosa ha scatenato in me questa situazione? Due parole: mortale imbarazzo.
Questi strani individui sono andati a ripescare vecchie foto e video delle Guerre dei Cloni e prima, in cui c'eravamo io e Padmè, in eventi pubblici o in Senato o al Tempio, e considerano ora il loro scopo nella vita, trovare, del modo in cui inclinavo la testa, al colore del vestito di Padmè, i segni del nostro amore.
In effetti se guardate qualcuna di quelle foto in cui guardavo Padmè era chiaro come il sole che fossi completamente ed inevitabilmente innamorato di lei. C'è una foto in particolare, scattata da R2 su Naboo mentre stavamo facendo un pic nic nel prato sulla sponda del lago. A quel punto se Padmè non aveva ancora capito che provavo qualcosa per lei, allora non era intelligente come pensavo che fosse – come sapevo che fosse. Quindi sì, l'amavo, e lei l'ha permesso.
Ho passato talmente tanti anni a non raccontare la storia che abbiamo avuto io e Padmè che è difficile capire esattamente come raccontarla adesso. Immagino che la stia scrivendo adesso perché sono passati quasi 50 anni e chiunque fossimo al quel tempo – almeno superficialmente – non lo siamo più ora. Chiunque avrei potuto far infuriare allora – l'Ordine Jedi, Obi Wan, la famiglia di Padmè, per fare qualche esempio – non avrebbe la forza di essere infuriato adesso. O se anche l'avesse, non avrei la forza né sentirei il bisogno di sentirmi in colpa come mi sarei sentito trenta o venti o – beh, non c'è modo in cui avrei potuto scriverla neanche 10 anni fa.
Non c'è molto nella mia vita che abbia tenuto segreto. Molti direbbero che ci sono cose private che avrei fatto meglio a tenere per me.
Ma Anidala è qualcosa che ho spiegato davvero solo ai miei figli negli ultimi 50 anni, perché ovviamente meritavano di saperlo. Perché? Perché non raccontarla apertamene come ho blaterato di tutto il resto? Era forse l'unica cosa che volevo tenere tutta per me – beh, per me e Padmè? Posso solo fare ipotesi. Comunque ci sono delle regole sul baciare e raccontare, non è vero? Mi piacerebbe pensarlo. Ovviamente prima della caduta della Repubblica e della sua morte, non potevamo certo parlarne apertamente. Il lato negativo di avere una relazione segreta, sapete. Posso assicurarvi che non è per niente eccitante e romantico come pensate. È stressante e fastidioso quando non sei con chi ami, e quando siete insieme – beh, quando io e Padmè eravamo insieme non mi importava molto del resto della galassia. Se non si considera quella volta che il Senatore Organa è piombato nell'ufficio di Padmè senza bussare mentre ci stavamo ehm baciando e sono stato costretto a nascondermi sotto la scrivania per non scatenare un incidente diplomatico che avrebbe posto fino alla mia carriera di Jedi.
Ovviamente non mi sentivo davvero a mio agio a raccontare la storia prima di adesso – e ancora non lo sono, e probabilmente non lo sarò a qualunque punto del futuro tu stia leggendo questa cosa – non solo perché non sono una persona che si sente a sua agio in generale, ma anche perché stare con Padmè significava rompere parecchie regole del Codice Jedi (almeno 17, se non ho contato male, ma avrebbero potuto essere anche di più). Non volevo mettere il vecchio Consiglio dei Jedi in cattiva luce, raccontando la mia storia, non volevo che le persone pensassero che avesse fatto chissà quale cosa terribile, e che fossero colpevoli del male della galassia. Perché di sicuro non lo erano. E quindi davvero, perché raccontare alle altre persone qualcosa del genere, a meno che tu non sia una di quelle persone che raccontato tutti a tutti, senza preoccuparsi di come una particolare rivelazione possa colpire qualcun altro che appare nella storia?
Non che abbia mai fatto una singola cosa che potrebbe incoraggiare le persone a considerarmi qualcosa di simile all'anima della discrezione. In effetti, ho la ben meritata reputazione di divulgare cospicuamente più informazioni che cadrebbero ordinariamente nel lato personale. Ma, nonostante io ammetta di scoprirmi più della media, prima di raccontare qualcosa che potrebbe essere il segreto di qualcun altro, lascio che l'altra persona sappia le mie intenzioni. (Non sono etico? Sapevo l'avreste pensato.)
Sono liberi di persuadermi a cambiare ciò che ho scritto per riflettere il loro (ovviamente senza spina dorsale) ricordo dell'esperienza, o essere ancora più deboli e chiedermi di rimuoverli dalla storia del tutto, in luce della loro preoccupazione che la loro reputazione e/o le loro vite potrebbero essere distrutte per sempre. Non voglio far sembrare nessuno stupido, questo è un privilegio che riservo per me stesso. Questo è quello che ho fatto negli anni quando ho parlato dell'Impero e di certi imperiali, che hanno partecipato al conflitto, più o meno consapevolmente e che non volevano che il loro rispettabile nome venisse associato a quel periodo delle loro vite. Ma come chiedere il permesso a chi non è più con noi fisicamente nella galassia?
Perché, con l'eccezione di raccontare palle su cosa facessi nei momenti liberi dalla guerra o se avevo preso in prestito qualche navicella dal tempio per farmi un giro, non sono uno che mente. Ho bisogno che tu ci creda o che tu smetta di leggere. I ricordi potrebbero essere diversi per quanto riguarda i piccoli dettagli, ma non credo che la mia percezione fosse distorta. Nessuno mi ha mai detto, "Questo non è mai accaduto", o "Non ricordo per niente questo avvenimento." Voglio dire, se avessi il minimo dubbio che qualcosa non sia accaduto, allora non racconto la storia. Non ne vale la pena.
Morale della favola, non solo non sono uno che mente, non sono nemmeno uno che esagera.
Ho sperato qualche volta che avessi un tipo di esistenza più calma, più saggia, e più maneggevole? Una che includesse anche pause e sbadigli? Assolutamente. Ma allora chi sarei stato? Molto probabilmente non una persona che a 19 anni si innamora e si sposa con una senatrice importante e bellissima, nonostante rischi di essere espulso dall'Ordine che è stato la sua vita negli ultimi 10 anni e che rappresenta il suo più grande sogno per la carriera. Ma, probabilmente non ne sarebbe valsa la pena, anche solo per il fatto che non avrei avuto Luke e Leia. Posso dire con fermezza e sincerità che non rimpiango nulla di quello che è successo e se, potessi, lo rifarei. Infrangerei mille volte le regole dei Jedi per tornare insieme a Padmè. Perché stare con qualcuno che ti è proibito è per dirne una complicato. Ma ne valeva la pena. Forse rimpiangerò di aver raccontato questa storia e, se alla fine sentirete l'impulso di urlarmi contro, vi prego non fatelo. Periodicamente, mi sento abbastanza in colpa anche da solo.
E poi, tornando al punto, se non scrivo io di questo lo farà qualcun altro. Qualcuno senza diretta conoscenza della "situazione". Qualcuno che aspetterà – da codardo – fino alla mia morte per speculare su quello che è accaduto e farci fare una pessima figura. No.
Anche se nessuno sembrava avere idea che il nostro matrimonio accadde davvero, o sarebbe mai accaduto, 50 anni dopo, qua c'è la verità, la banale, romantica, imbarazzante, dolce, tragica verità. La verità che è Anidala.
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THE KNIGHT DIARIST
FanfictionQuando Anakin Skywalker, ormai sessantenne (anche se a lui non piace ricordarlo) trova i suoi vecchi diari che ha tenuto quando era una Cavaliere Jedi della vecchia Repubblica, è stupito dallo scoprire cosa contengono -poemi d'amore, riflessioni sen...