2

0 0 0
                                    

Era passata ormai circa un'ora e mezza da quando ero seduto lì. Quella ragazza non aveva la minima intenzione di andare via e di lasciare a me, il diritto di piangere senza che nessuno mi udisse. Pensavo a tutto quello che mi hanno detto i genitori di quella tenera ragazzina e, forse, avevano ragione. Non ero innamorato di lei ma godevo di una certa simpatia nei suoi confronti. Forse ha ragione mio padre: nessuno mi vorrà più sentendo quale enorme cazzata ormai, segnava una striscia indelebile nel mio petto.
Mi alzai, presi il telefono ed estrassi le mie cuffiette dalla loro cover. Cliccai sull'icona di Spotify e riprodussi la playlist che faceva per me in quel momento. Si chiamava 'm&u' che per me è una sorta di nascondiglio segreto da tutto e tutti. Finalmente, la pioggia è scomparsa del tutto e sento il fruscio delle foglie autunnali mischiarsi con il piacevole suono delle gocce d'acqua che cadevano rapidamente sul suolo, dalle poche foglie rimaste su quell'albero che sin da piccolo amavo.

Si erano fatte ormai le 20:00 e decisi di tornare a casa dalla 'seduta di musica'. Mi ritrovai in pochi minuti avanti casa mia e, non avendo portato le chiavi, bussai al campanello dove mia madre mi strimse forte a se. Proprio in quel momento pensai: forse non mi devo rassegnare, forse vale la pena vivere ancora.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 28, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

The only reasonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora