Harry cammina lungo il corridoio degli uffici di GQ con una bionda eccessivamente truccata, che tiene la mano smaltata di rosso sul suo fondoschiena e sbatte le ciglia cariche di mascara nella sua direzione.
"Il signor Tellman è rimasto davvero impressionato dal tuo profilo, Harry... cioè," la bionda fa una pausa, ridacchiando nel premere una mano sulla sua scollatura push up e luccicante di fard, "Signor Styles. La prego di perdonarmi per la mia poca professionalità."
Harry resiste alla tentazione di alzare gli occhi al cielo, o meglio, di rimuovere la mano dalla sua schiena con un condiscendente, "Sono gay, dolcezza." Vuole fare una buona impressione e non ha la più pallida idea di come funzioni quel mondo, ma è molto probabile che il signor Tellman chiederà alla sua segretaria fastidiosamente civettuola cosa ne pensi di lui. Non può rischiare di essere percepito come una persona maleducata. Con una cordialità forzata nella voce e un sorriso con tanto di fossetta, tiene a bada l'irritazione e incrocia il suo sguardo predatorio.
"Ma certo. Rimarrà tra me e lei," le dice, ammiccando furtivamente e odiandosi all'istante per averlo fatto.
Lei si fa scorrere una mano sulla nuca in risposta le sue dita premono con più insistenza contro la schiena di Harry.
"Magari dopo il colloquio con il signor Tellman, potrebbe portarmi fuori per la mia pausa pranzo?" offre lei, proprio quando raggiungono l'enorme porta nera alla fine del corridoio.
Harry si blocca con la mano sulla maniglia, il sorriso che scivola via dal suo volto alla sfrontatezza della donna. Immagina sia come tutte le altre ragazze alla ricerca di una via d'uscita dalla vita da single, ma l'eccesso di lucidalabbra appiccicoso e i tacchi a spillo, suggeriscono che anche se fosse stato etero, lei sarebbe il tipo di donna da mangiarlo in un sol boccone. Il tipo di donna che probabilmente lo incastrerebbe in ogni modo possibile se sapesse delle sue origini facoltose.
"Scusa, tesoro," dice, strizzando dolcemente il suo gomito per alleviare il colpo, "ma ho già un altro impegno."
"Non fa niente," sorride lei, troppo apertamente, "mi porterai fuori la prossima volta che sarai qui."
"Certo," mente Harry, per poi aprire la porta con una spinta.
L'uomo seduto all'enorme scrivania in quercia non è quel che Harry si sarebbe aspettato dal direttore di una rivista di moda maschile. È grosso e corpulento, con le guance macchiate di rosso e degli occhiali fin troppo rotondi. Ha i capelli scuri e spolverati di grigio e sembra che abbia speso fin troppi anni seduto a quella scrivania. Ad ogni modo, quando solleva lo sguardo, la franchezza dei suoi freddi occhi blu rivela a Harry che ha abbastanza spina dorsale da aver guadagnato la sua reputazione stellare. Inoltre, squadra i jeans di Harry, la sua camicia celeste aderente e il trench blu scuro con attenzione, e con quello che a Harry piace chiamare lo sguardo 'ascensore'.
"Styles?" chiede con un tono affilato e arcigno.
Harry si avvicina alla scrivania e tende una mano verso il signor Tellman, cominciando a capire che forse è il tipo di uomo che sembra eternamente indifferente. Anche quando in realtà è l'esatto contrario. Il Signor Tellman afferra la mano offerta e c'è una microscopica contrazione della sua bocca, che potrebbe essere la cosa più vicina a un sorriso.
"Miles Tellman," dice, facendo cenno a Harry di sedersi dall'altro lato della scrivania, "direttore di GQ."
Harry annuisce. Lo sa bene. Nell'ultimo anno ha mandato a quell'uomo una sintesi della sua presentazione, assieme al suo portfolio, più volte di quante possa contare. O cercato di mandare, è probabilmente più corretto. Esiste un processo nel quale le persone che lavorano per lui dividono le proposte serie da quelle destinate a fallire, o per cui non vale la pena uno sguardo più approfondito. Se Harry sapesse chi ha finalmente fatto passare la sua presentazione, gli comprerebbe un mazzo di fiori. A meno che, ovviamente, non sia quell'avvoltoio della segretaria all'ingresso, che probabilmente lo interpreterebbe come una proposta romantica. Rabbrividisce al pensiero.
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He kissed my lips, I taste your mouth [Larry Stylinson || Italian Translation]
FanfictionQuando Louis si trasferisce nell'appartamento accanto a quello di Harry, nessuno dei due pensa che cambierà le loro vite. Louis è bloccato in una relazione con il suo ragazzo dispotico e iperprotettivo di cui è troppo innamorato per rompere. Harry è...