Capitolo 4

9.2K 348 877
                                    

"Ehilà."

"Ciao splendore."

"Com'è andata la tua giornata?"

"Discreta, ma sembra che stia migliorando." [ndt. It's looking up, gioco di parole per dire che si sta eccitando]

"Sei disgustoso."

"Lo so."

"Quella è la mia maglietta di Batman?"

"L'hai lasciata sul mio pavimento, amore."

"Ti sta bene addosso."

"Tu mi stai bene addosso."

"Ahem," Harry tossisce in maniera esagerata, colpendo la spalla di Zayn con il palmo aperto, "ragazzi, sono proprio qui."

"Oomph," sbuffa Zayn nell'incespicare in avanti per la pressione della mano di Harry.

Liam fa il giro del bancone per ispezionare la spalla di Zayn, mentre quest'ultimo piagnucola come un animale ferito. Harry non l'ha davvero mai visto così patetico. Liam comincia a massaggiargli la spalla e Zayn comincia a parlare a voce bassa, bisbigliando velocemente come fa di solito quando suppone che nessuno possa sentirlo, persino quando quel qualcuno si trova proprio lì accanto a lui.

"Ragazzi," li interrompe Harry, "sono ancora qui."

Zayn torna a guardarlo, seccato, ma Harry si limita a sollevare le sopracciglia come per dire, "Ricordati perché siamo qui." Zayn alza gli occhi al cielo e si volta nuovamente verso Liam con lo sguardo corrucciato. Non voleva prendere parte a questa cosa, ma Harry si era seduto sul suo grembo e l'aveva guardato con lo sguardo da cucciolo bastonato più triste che riuscisse a fare, fino a che Zayn non aveva cominciato a carezzare distrattamente i suoi ricci, per poi finalmente acconsentire.

Aveva passato un'ora a ingellare meticolosamente i suoi capelli nella pettinatura artistica perfetta e poi aveva provato sette diverse paia di skinny jeans che evidenziavano tutti le sue gambe toniche allo stesso identico modo. Ora Harry capisce il perché la bocca di Zayn si fosse piegata ai lati quando aveva raccolto la maglietta di Batman ai piedi del letto e perché fosse rimasto con quell'espressione per tutta la strada fino alla palestra, come se qualcuno avesse messo delle grucce ai lati della sua bocca.

"Scusa tesoro, ma non sono qui solo per vedere te," dice Zayn con uno sforzo considerevole, "devo chiederti un favore."

La mano di Liam è sul fianco affusolato di Zayn, il pollice che sfrega sulle pieghe della maglietta che gli rimane un po' larga. Harry non crede che quel poveretto si renda conto di quello che sta facendo. È troppo occupato a osservare il viso di Zayn con l'espressione da pesce lesso innamorato.

È una scena un pochino adorabile. Se fosse stata un'altra situazione, Harry sarebbe tornato a casa per prendere dei popcorn e una scatola di fazzoletti per asciugarsi le lacrime... ma ha quest'idea in testa sin da quando ha portato Louis a conoscere la sua famiglia due giorni prima, ed è impaziente di mettere in atto il suo piano.

"Che succede?"

"Si tratta di Louis..."

Gli occhi di Liam alla fine abbandonano il viso di Zayn e slittano verso Harry, un cipiglio a formarsi tra le sue sopracciglia spesse. Ora che Liam ha trovato un ritmo con Zayn, sembra che la sua timidezza sia scomparsa nel nulla, e Harry è felice che sia così. Liam è l'ultimo ragazzo al mondo che dovrebbe avere delle ragioni per sentirsi insicuro, ma è ancora inspiegabilmente il ragazzo più insicuro in quella stanza. Indossa un paio di pantaloni della tuta grigi a vita alta e una maglietta con il logo della palestra. È palese quanto si alleni e quanto poco si debba sforzare per essere così attraente.

He kissed my lips, I taste your mouth [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora