Capitolo 11

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"Tu cosa?!"

"Mi trasferisco nella casa accanto."

"Con Harry?"

"Ah... sì."

"Nella casa accanto al tuo ex?"

"Be', non è ancora tornato, e–"

"Louis William Tomlinson, sei impazzito?!"

Louis inarca le sopracciglia, confuso. È seduto sul pavimento del proprio appartamento, circondato da tutti i suoi averi mezzo impacchettati, al telefono con quella che sembra essere una Taylor davvero furiosa, e Louis non riesce a capirne il motivo.

"Uhm, no? Che problemi hai?" chiede, grattandosi il mento, "pensavo che Harry fosse la tua nuova persona preferita? Sorvolando sul fatto che tu l'abbia incontrato solo due volte... ogni volta che parliamo, ultimamente, cominci a vaneggiare."

Il sospiro di Taylor è rumoroso, affannoso e inevitabilmente drammatico, quindi Louis attende la conseguente ramanzina, sebbene non abbia la più pallida idea del perché ne abbia bisogno.

"Louis," dice lei.

Il suo tono gli fa capire che è in procinto di dirgli cos'è meglio per lui, che gli piaccia o no.

"Sì?"

"Mi piace Harry. Lo sai che è così. Perché non dovrebbe? Quando siamo usciti quella sera, il modo in cui ti guardava era dannatamente adorabile. Era come se non riuscisse a decidere se volesse distruggerti o avvolgerti in una coperta e coccolarti."

Louis alza gli occhi al cielo, perché Taylor fa sempre quei ridicoli discorsi quando pensa che una delle sue fantasie da commedia romantica siano realizzabili. È già successo in passato. È successo quando Louis era solito scopare in giro e Taylor pensava che ogni ragazzo figo che si portava a casa fosse il suo futuro marito. Non sembrava mai prenderla bene quando Louis gli diceva che, sì, il figo numero dieci, o dodici, o diciannove, aveva un bell'uccello, ma non così bello da volerci mettere un anello attorno (grazie Beyoncé.)

"Taylor–"

"Non ho finito! Quindi, sì, adoro quel ragazzo e sono piuttosto certa di potermi fidare di lui per prendersi cura del mio miglior–"

"Non ho bisogno che qualcuno si prenda cura di me!" nega Louis con veemenza.

"Migliore amico," continua Taylor, ignorandolo, "perché è ovvio che provi qualcosa per te..." Louis sbuffa una risata. Taylor lo ignora di nuovo, "è solo che non credo che sia una buona idea. Non adesso."

"Perché?" chiede Louis, quasi con timore.

"Perché, Lou," sbotta lei, esasperata, "hai appena chiuso con Duncan e sei palesemente in un momento di fragilità." Louis sbuffa, agitandosi quando Taylor riprende con, "oh, chiudi il becco, non dirmi che non hai già guardato 'Le pagine della nostra vita' almeno due volte."

"Va be', e pure se fossero successe un po' di cose?" borbotta Louis, l'irritazione che recede nel sentire della musica in lontananza.

Harry sta ascoltando Vance Joy. Louis non si rende nemmeno conto di non aver sentito la risposta di Taylor fino a che quest'ultima non urla il suo nome, esasperata.

"Louis? Louis! Ma mi stai ascoltando?"

"Uhm..."

"Lo prendo come un no," dice Taylor con un tono ferito, che svanisce quando sospira di nuovo, questa volta con sconforto, "guarda, amore, sarò diretta e coincisa. Harry è ovviamente bellissimo, tu sei bellissimo, e lo sai cosa succede quando due persone bellissime finiscono a stretto contatto?"

He kissed my lips, I taste your mouth [Larry Stylinson || Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora