Ditemi che è uno scherzo!

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Quando arrivai a casa trovai i miei genitori particolarmente felici.

-"Che cosa succede?" gli chiesi

-"Abbiamo una bella notizia da darti!" esclamarono loro

-"Ah ah, e quale sarebbe?" chiesi io un pò curiosa mentre andai a prendere un bicchiere d'acqua e mi misi seduta al tavolo dove un buonissimo piatto di pasta mi attendeva.

-"Io e tuo padre partiamo con dei nostri amici e rimarremo via per un paio di settimane!" mi annunciarono loro al settimo cielo. Io mi trattenni dallo sputare l'acqua che stavo bevendo.

-"È uno scherzo vero?" domandai shockata

-"No" mi risposero loro tranquillamente

Io rimasi a bocca aperta, devo ammettere che da una parte ero felicissima di non averli intorno per un po' ma saltar fuori con questa notizia così

-"Quando partirete?" chiesi poi

-"Domani" mi risposero

-"COSA?! E me lo venite a dire ora?! Grazie mille della considerazione!" dissi io arrabbiata

-"Dai tesoro, non fare così, i nostri amici hanno un figlio quasi della tua età e abbiamo pensato che potevate passare insieme questo periodo così da non rimanere soli, bella idea vero?" disse mia madre con un sorriso da orecchio a orecchio. Io invece ero sempre più shoccata.

-"Io. In casa con uno sconosciuto? Mi prendete per il culo?! Potrebbe essere un assassino, stupratore, drogato e chi più ne ha più ne metta!" ero fuori di me e continuavo ad urlare, come potevano farmi questo?!

-"Non ti preoccupare Giulia, è un bravissimo ragazzo, e ora mangia che tra poco meno di un ora farai la sua conoscenza".

Fantastico, magnifico.

~1 ora dopo~

Din don

Ecco il tanto "atteso" campanello

-"Giulia potresti aprire tu per favore?" mi domandò mia madre

-"Certo" risposi ancora arrabbiata

Mi incammina verso la porta, la aprì e..

-"Stefano!/Giulia!" dicemmo io e il ragazzo di fronte a me in coro

-"Ohh, ciao ragazzi che bello rivedervi! Entrate entrate" disse mia madre ai signori fuori dalla porta, si accomodarono tutti sul divano e io rimasi in piedi a fissare il muro dietro di loro, o meglio, Stefano. Ero persa nei miei pensieri e a quella strana coincidenza quando

-"Giulia, Giulia!" disse mia madre

-"È? Cosa?" mi risvegliai dai miei pensieri e la fissai

-"Stavamo dicendo che è un bene che tu e Stefano vi conosciate già così non sarai così spaventata" la guardai malissimo

-"E quando avrei detto di essere spaventata scusa?" domandai irritata. Mia madre cambiò discorso.

-"Perchè non fai vedere la casa a Stefano Giulia? Così sa già come ritrovarsi quando verrà qui a stare da domani" mi disse mio padre

-"Fanculo" sussurrai. "Andiamo" mi incamminai con il ragazzo a seguito e gli feci vedere la casa.

-"Allora qui vicino al salone ci sono la cucina e il bagno, qui c'è la palestra dei miei genitori con la piscina, qui NON puoi entrarci sono stata chiara? Bene, saliamo le scale, qui a destra c'è la camera degli ospiti con il bagno, cioè la tua camera, dall'altra parte la camera matrimoniale, davanti la mia stanza e qui il terrazzo. Puoi usare tutte le stanze tranne la mia camera, quella dei miei genitori e soprattutto quella chiusa giù. Okay?" gli domandai scorbuticamente io

-"Okay" mi rispose tranquillamente lui

Tornammo in salone dove mia madre e mio padre stavano ancora parlando, così me ne andai in camera mia per non sentirli e mi chiusi in bagno, presi la lametta e incisi qualche taglio sul mio braccio, ora mai era un'ossessione, una cosa normale, non riuscivo più a smettere, era una sorta di dipendenza, mi faceva stare meglio. Quando mi sentì più leggera mi risciacquai e abbassai la manica della felpa per coprire i tagli. Uscì dal bagno e mi buttai sul letto con le cuffie nelle orecchie e ascoltano la mia adorata musica mi addormentai..

Questa sono io: dolore e autolesionismoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora