Una serata fantastica, ma perché?

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Ci recammo a piedi al fast food vicino a casa, siccome nessuno dei due era ancora maggiorenne per avere la patente, ci accontentammo di quel piccolo fast food, entrammo e ci sedemmo al tavolo più appartato, poco dopo arrivò una cameriera a chiederci le ordinazioni.

-"Per me un panino con coca cola" disse Stefano "tu cosa vuoi Giulia?" mi chiese

-"Anche per me lo stesso, grazie." risposi

La cameriera andò via con le nostre ordinazioni e tra di noi calò un silenzio imbarazzante.

-"Allora" iniziò poco dopo Stefano "io non so ancora nulla di te" mi disse

Lo guardai stranita

-"Vuoi farmi un terzo grado?" gli chiesi

-"Cosa? No. Cioè, più o meno.." mi disse un pò impacciato

-"Cosa vuoi sapere?"

-"Colore preferito?"

-"Sei serio?" gli chiesi ridendo

-"Certo, se dobbiamo passare un paio di settimane insieme dovremmo pur conoscerci non credi?" mi disse come se fosse ovvio

-"Si, hai ragione"

-"Quindi?"

-"Viola e nero, tuo?"

-"Rosso. Perché viola e nero?"

-"Perchè rispecchiano la mia anima; e tu? Come mai rosso?"

-"Non saprei, credo perché sia un colore forte e significativo."

In quel momento arrivò la cameriera con le nostre ordinazioni.

-"Cantante e genere musicale preferito?" mi chiese ancora lui.

-"Cantante non saprei, genere un pò di tutti, dipende dall'umore." gli risposi "Tuoi?"

-"Come te"

-"Wow, una cosa in comune" dissi sorridendo

-"Eh già"

Era bella l'atmosfera che si era creata in quel momento fra di noi, era come se un filo trasparente ci unisse in qualche modo, stavo davvero bene con lui. O almeno finché qualcuno non ci interruppe

-"Ehy Stefano! Amico!"

Un ragazzo mai visto in vita mia, cosa normale per me siccome non mi interessava chi avessi attorno, diede una pacca sulla spalla a Stefano e ci interruppe.

-"Michael! Come mai da queste parti?" gli chiese Stefano sorridendo al ragazzo

-"Io e il mio gruppo di amici siamo venuti a mangiarci qualcosa, poi andiamo a bere e a divertirci" gli rispose "Ti unisci a noi?"

-"No, grazie Mic, questa sera sono in compagnia" si girò verso di me e mi sorrise.

Vedo che almeno lui si ricorda di me visto che il tipo che dice di essere suo amico non mi ha nemmeno vista, o forse non ci fa nemmeno caso a me.

L'ho sempre detto io, meglio soli che mal accompagnati, e quella specie di coso è una cosa che ti mal accompagna.

Okay, credo di star sclerando mentalmente, anzi ne sono sicura. Ma quello ci ha interrotti, no, scusate per una volta che ero felice

-"Oh, scusa non me ne ero accorto" disse lui con un sorriso falsamente orribile!

Patetico.

-"Se vuoi allora raggiunti dopo" aggiunse il coso

-"No, questa sera no" gli rispose un pò scocciato Stefano.

-"Okay, allora non insisto. Ciao amico!" lo salutò

Questa sono io: dolore e autolesionismoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora