Uno squarcio nel buio

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Non so per quanto dormì e rimasi chiusa in camera mia. Quando mi svegliai il sole era già alto e le mie guance avevano i segni delle mie lacrime ora mai asciutte e i miei occhi erano gonfi, dovevo aver pianto per un bel po' anche mentre dormivo, fortunatamente era domenica e non c'era scuola, anche se avrei dovuto affrontare Stefano, spero che sia uscito e che stia fuori tutto il giorno, non riuscirei proprio a sentirmi sotto osservazione e criticata.

Decisi di farmi una doccia rinfrescante così presi il cambio e aprì la porta controllando che nessuno fosse nei paraggi, camminai velocemente verso il bagno e chiusi a chiave, mi infilai nella doccia e accesi l'acqua, rimasi sotto il getto per quasi un'ora, quando uscì ero congelata ma fortunatamente non avevo più pensieri che mi frullavano in testa, mi sentivo più leggera e calma. Rimasi a fissarmi per un po' allo specchio, i miei occhi ora erano meno gonfi di quando mi ero svegliata, ma erano sempre spenti, guardai i miei tagli, quelli più profondi erano ancora freschi e sembrava che il sangue volesse uscire da un momento all'altro..tutto mi tornò alla mente e la pressante voglia di tagliarmi continuava a tormentarmi, ma non potevo lasciarmi vincere ancora! Raccolsi le mie cose per poi tornare in camera mia ma appena aprì la porta del bagno trovai Stefano che mi bloccava la strada. Cercai di spostarmi ed evitarlo ma non mi lasciava passare, non volevo vederlo! Non volevo parlarci!

Chiusi nuovamente la porta del bagno ma la bloccò.

-"Lasciami in pace Stefano! Fammi passare!" gli dissi sull'orlo del pianto

Lui non disse niente ma mi si avvicinò a mi abbracciò, ero senza parole.

-"Ci sono io" mi sussurrò accarezzandomi i capelli

Qualcosa dentro di me cambiò, il mio cuore perse un battito per poi iniziare a martellarmi nel petto e iniziai a piangere. Lui mi strinse più forte e io mi aggrappai alla sua maglietta, che fosse arrivato il momento della svolta? Avevo trovato la persona che mi avrebbe risollevata dal mio abisso?

L'unica cosa che so è tra quelle braccia, mi sentivo veramente bene.

Rimanemmo in quella posizione per non so quanto tempo, le mie lacrime ora mai avevano smesso di cadere dai miei occhi ma lui mi teneva sempre stretta a se accarezzandomi i capelli, le mie barriere erano cadute, ora tutto sarebbe stato ancora più doloroso se tutto si fosse distrutto..

~SpazioAutrice~

Losolosoloso sono in ritardo di una settimana ma ci sono state le ultime verifiche e interrogazioni perciò sono stata impegnatissima con lo studio, ora che è praticamente finita la scuola aggiornerò più spesso (a meno che non sia rimandata, in quel caso non ci sarò per tutta estate o per sempre, i miei mi uccideranno) ok, basta, sono troppo pessimista.

Spero che il capitolo (anche se corto) sia stato di vostro gradimento✌

Votate e commentate, fatemi sapere cosa ne pensate❤

PS. Per chi legge anche la mia storia "era destino" vi annuncio che in questi giorni la aggiornerò, non odiatemi!

Un bacio

Giulia

Questa sono io: dolore e autolesionismoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora