SIMONE
<< Scusa Simone ma perché non hai mai detto la verità a Giusy?>>
Bella domanda mi ha posto Damiano.
Neanche io so perché non lo mai fatto. Credo che potrei rispondere sono vari motivi per cui non l ho fatto.
Avrei dovuto raccontare le ragioni per cui ho lasciato la mia promettente carriera. Dovrei raccontare di Lavinia e di quello che ha fatto mio padre per tirarmi fuori dai guai.Con Giusy mi sono sentito un ragazzo libero per la prima volta, un ragazzo spensierato senza etichetta.
Non ero il figlio di, lei non aveva nessuna aspettativa nei miei confronti, non dovevo dimostrare niente.
Sono stato me stesso e non mi ricordavo neanche come fossi fatto.
Ho riso in questi mesi più di quanto abbia fatto negli ultimi tempi.
Complice il calore e il modo di fare degli abitanti di questa città, io mi sono sentito rinato. Odio il pensiero di dover tornare a Milano.
Se penso che tra qualche giorno sulla mia testa avrò un cielo grigio mi sento triste.<< Non so che dirti Damiano. È vero che ho fatto un po' il cuoco per qualche tempo... e poi non pensavo fosse una cosa così importante.>> rispondo alla meglio maniera a Damiano che mi guarda come se volesse uccidermi. Negli ultimi mesi ha sviluppato verso Giusy un senso di protezione.
<< Lei ha fatto la figura della stupida.>> si intromette Rossella, ha gli occhi pieni di stizza e se non fosse che è incinta mi salterebbe al collo per darmi qualche schiaffo.
Sto zitto e chino il capo prendendomi la ramanzina. Rossella ha ragione, è stato un momento molto imbarazzante. << Comunque si è fatto tardi.Andiamo.>> dice a Damiano.Mi rendo conto guardando il mio Rolex che è passato più di un ora e Filippo non è tornato.
Una strana frenesia si impossessa di me.
Lui è andato via con Giusy a quest ora non c'è tanto traffico perché non è ancora rientrato?
Casa sua è vicino alla mia, mi affaccio alla finestra e ancora non c'è la sua auto.
Il resto degli invitati se ne va, resta solo Pietro, ed è passata un'altra mezz'ora ma di Filippo non c'è traccia.
La mia inquietudine cresce. Accendo una sigaretta e mi verso un grappino.
<< Siamo nervosi? >> mi chiede Pietro in modo sarcastico.
Vorrei che fosse andato via con gli altri, ma a quanto pare è restato per torturare me.
Prendo il mio capotto con l intenzione di uscire e andare da Giusy.
<< Dove vai? >> parla ancora ma io lo ignoro.
Mentre esco mi ritrovo di faccia Filippo.
Lo prendo per il bavero della giacca, e lo trascino in casa.
Sono sollevato nel vedere che è tornato, però sono furioso perché ci ha impiegato troppo tempo.
<< Ma sei pazzo...>> mi strattona Filippo liberandosi dalla mia presa.
Pietro alle mie spalle batte le mani come se stesse assistendo a uno spettacolo.
In effetti sono ridicolo, sono io che ho messo su questo teatrino.
<< Degno di un vero dramma shakespeariano...>> dice Pietro beffandosi di me.
"A lui prima o poi un pugno non glielo leva nessuno."
Sento già le mani che mi prudono.
<< Falla finita..!>> ringhio a denti stretti.
<< Ti sei incazzato solo perché l ha accompagnata a casa e cosa farai se perderai la scommessa?.>>
<< STA ZITTO... >> urlo.
<< Quale scommessa?>>
La voce di Filippo si intromette nel nostro battibecco.
Io non rispondo, mi vergogno è una cosa stupida.È Pietro a spiegare della scommessa.
Mio cugino Filippo si alza in piedi dalla sedia, ha una faccia pieno di disprezzo verso di noi.
Afferma che lui se ne tira fuori, che è una cazzata e che non dobbiamo farlo. Io ascolto la sua paternale in maniera apatica anche se quello che dice è giusto.
Alla fine conclude dicendo che lui ha vero interesse per Giusy, e vuole frequentarla.
A quel punto tutti i miei sensi si mettono in allarme e mille aghi mi trafiggono la pelle.
"Giusy mi piace e intendo corteggiarla..."
Usa testuali parole, parla in maniera risoluta e decisa. Sicuramente è un tipo di altri tempi, chi si esprime così al giorno d'oggi?.
Sembra uno dei protagonisti maschili di Jane Austin, mi ricorda tanto Mr Darcy.
Invece Pietro è il farabutto di turno. Ed io ??? Chi sono?
Da buon amico dovrei gioire del fatto che Filippo ha intenzioni serie, ma invece sto già pensando a come mandare a monte i suoi buoni propositi.GIUSY
Sono nel mio letto, mi giro e mi rigiro aspettando che arrivi il sonno. Ma non riesco a dormire, sono agitata e quando sono agitata ho caldo.
Mi alzo e mi tolgo il pigiama mi rinfilo sotto le coperte solo con la biancheria intima. Filippo dopo il bacio ha tirato fuori due biglietti per una mostra che ci sarà a Napoli. Una mostra sul restauro, in pratica era impossibile trovare i biglietti.
Me li da dicendo che posso andarci con chi voglio.
Senza indugio gli propongo di accompagnarmi.
Vedo il suo sorriso illuminarsi.
Lo so è come se stessi accettando un vero e proprio appuntamento, il suo gesto così premuroso mi ha sorpreso.Penso al bacio con Filippo, a quello che avrei voluto provare ma che non ho provato.
Invece se penso al bacio tra me e Simone, mi sento di andare a fuoco.
È stato molto naturale passare da un bacio ad un contatto fisico più approfondito.Ho lasciato che le sue mani esplorassero il mio corpo che da anni nessuno ha più sfiorato.
Non posso negare di averlo interrotto a malincuore.
Però era la cosa giusta da fare, i dubbi che ho su di lui e le sue cose omesse o meglio le cose che non mi dice si frappongono tra me e lui.
"E' un mascalzone... un bugiardo meglio perderlo che trovarlo ..."
La mia parte razionale mi riporta alla realtà.
Al milionesimo sbuffo alla fine crollo nelle braccia di morfeo.SIMONE
"Vorrei sapere chi è quel coglione che dice che la notte porta consiglio."
A me questa notte non ha portato nessun consiglio, ma in cambio ho un emicrania terribile.
Con quella grappa ci sono andato giù pesante.Il cervello si è arrovellato a cercare una soluzione per allontanare Filippo da Giusy.
Mi alzo dal letto sono appena le otto.
L unica cosa che so è che devo andare da Giusy e devo convincerla ad ascoltarmi.
Non sarà un impresa semplice, mi vesto velocemente e per strada mi fermo davanti a una pasticceria.
Compro le bombe al cioccolato e qualche cornetto.
Quando arrivo a casa sua mi apre la porta sua madre.
Sta uscendo per andare a lavoro. << Buongiorno Signora Maria c'è Giusy?>> chiedo.
<< Si è dentro, credo che a breve si alzerà aspettala in cucina. Ciao io vado che è tardi.>>
Perfetto, sono dentro casa.
Che fortuna lei non mi avrebbe fatto entrare.
Aspetto qualche minuto ma di lei nessuna traccia.Decido così di andare a sbirciare nella sua camera, giusto per vedere se è sveglia.
Con mia sorpresa la trovo distesa sul letto, dorme.
I suo abiti sono ammucchiati per terra. È bellissima, i ricci ribelli ricadono sul cuscino, il viso è rilassato.
Non voglio che esca con Filippo e voglio che Pietro metta fine a questa assurda scommessa.La mente è come un paracadute funziona solo se lo apri.
È una frase che mio padre mi ripeteva sempre da piccolo.
Ed in questo momento che ho chiaro cosa fare.
Caccio il mio iPhone dal pantalone.
Fotografo i vestiti ammucchiati sul pavimento. Poi mi metto vicino a Giusy, mi stendo piano sul letto e tolgo la mia maglia rimango a petto nudo, prendo un suo braccio e me lo pigio sul torace.
Scopro un poco anche lei, con mia sorpresa è solo in biancheria intima.
Mi impongo di non soffermarmi troppo sul quel corpo che sto mangiando con gli occhi.
Non ho molto tempo, scatto una foto. La scena è perfetta, voglio dare l impressioni che abbiamo fatto l amore e poi lei si è addormentata. Invio la foto so miei cugini, aggiungo una didascalia:
Che notte con la Giusy, che bel giorno!!!Tecnicamente sto andando incontro a vari reati; violazione della privacy, divulgazione di foto senza il suo consenso, calunnia, ecc...
Ma non temo niente di tutto ciò. Ho solo paura che quando lei verrà a saperlo, e Dio ti prego fa che non succeda mai, io sarò un uomo morto, lei non mi perdonerà mai.
Ma adesso quel che fatto è fatto, voglio solo togliermi quei due dai piedi.Buon pomeriggio!!! Simone continua a non farne una giusta😪.
Oggi è il giorno del bacio.
Vi lascio un grande bacio 💋💋💋con affetto Bea.
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Un Cuore Da Restaurare (#Wattys2017)
RomanceGiusy ha un sorriso che illumina i vicoli del suo quartiere. Una ragazza dalla folta chioma riccia che scalda ti scalda il cuore solo a sentirla ridere. Eppure Giusy di motivi per sorridere ne ha veramente pochi. Suo padre un uomo poco affidabile e...