*TAORIS* ^3^

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Pov Zitao

Mi feci portare a casa. Infatti si sentivano già le urla di mia madre dal vialetto. Scesi dall'auto in fretta e mi diressi in casa. La porta era aperta, le urla venivano provenivano dal salotto. La camera era sottosopra, c'erano i lampadari a terra e una sedia rotta, alla quale mancava una gamba, che mio padre stava usando per colpire la mamma. Io rimasi fermo sulla soglia della stanza, non riuscivo a muovermi, era da tempo che la mamma non veniva picchiata così. Papà continuava a chiamare il mio nome, era così arrabbiato perché non avevo rispettato il coprifuoco.
Yifan, al contrario di me, andò a soccorrerla. Colpì mio padre al volto facendogli sanguinare il naso. Mentre lui era a terra, prese la mamma e me, ancora imbambolato, per il polso e ci portò fuori.
Io stavo ancora tremando, mentre Yifan cercava di consolare la mamma, che continuava a piangere.

"Tao, ti porto da Luhan. Sarà preoccupato"

Quando arrivammo da Luhan, Yifan ci fece scendere mentre lui andò alla polizia. Mamma era disperata per papà: a causa sua la mamma ha iniziato ha pensare di essere davvero una moglie e una madre pessima, le sembrava giusto che papà la picchiasse. In tutto ciò io non ho fatto niente, sono rimasto a fare il palo per tutto il tempo, come adesso. Pensavo che senza papà non saremmo più riusciti a gestire più niente.
Mi sento in colpa anche per oggi, non mi sono mosso. Se non ci fosse stato Yifan, la mamma sarebbe finita male.

"Che ne dici di andare a letto? Io aspetterò che arrivi l'ambulanza per tua madre. Vedrai che domani sarà tutto risolto"

Ascoltai il suo consiglio. Avessi fatto anche in passato ciò che mi diceva Luhan non saremmo arrivati a questo.

Pov Yifan

Riuscii a tornare a casa di Luhan solo la mattina dopo. La polizia mi trattenne a lungo in centrale. Adesso il mio unico pensiero è quello di vedere il volto di Tao, e cancellarmi dalla mente l'ultima espressione che ho visto sul suo volto.