n i n e t e e n

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ODDIO rega sto aggiornando troppo?
Aiut ditemelo se vi scoccia avere i capitoli così velocemente, è che lo avevo pronto quindi "perché farli aspettare"
PERÒ BUH DITEMELO SE NON VI PIACE AVERE I CAPITOLI COSÌ IN FRETTAAAH
anygay vi lascio al capitolo
:D
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Yoongi POV

Portai a jimin una quantità di cibo che avrebbe sfamato tre persone.

Inizialmente lo vidi esitare, come sempre del resto, dall'avvicinarsi alle scodelle, ma successivamente ci si catapultò sopra iniziando a mangiare voracemnte.

Passai tutto il tempo con lui, in silenzio, limitandomi a guardarlo mangiare con un piccolo sorriso sulle labbra.

Lo lasciai solo quando mi accorsi che si era riaddormentato, dirigendomi quindi verso i piani superiori con l'obiettivo di parlare con Taehyung.

Peccato che il karma mi odiasse in quel momento.

Nel corridoio principale, incontrai Choi, che mi aveva riferito che Taehyung aveva telefonato poco prima, comunicando che non sarebbe venuto vista la febbre alta che gli era salita nella notte.

Decisi quindi di mettermi seduto un attimo, per riflettere su tutte le cose che mi erano successe da quando quel ragazzo dai capelli aranciati aveva messo piede in struttura.

Sospirai girandomi verso la finestra, la neve aveva smesso di cadere e in cielo ora splendeva il sole

Ripensai alle parole di Hoseok

"Vivevamo nel quartiere accanto a questo"

Ma perché non ci avevo pensato prima?

Mi alzai di corsa, correndo nell'ufficio del mio capo

"Uh ciao yoongi, di cosa hai bisogno?" Choi aveva smesso di scarabocchiare le sue solite scartoffie, mentre ora mi stava fissando

"Ho bisogno di qualche ora di permesso" dissi e per poco non si alzò per tirarmi un cazzotto

"Stai scherzando vero? Siamo già sotto di personale, non possiamo permetterci di dare ore di permesso" il suo tono era duro e severo, ma come sempre, mai andare contro min yoongi

"Mia madre si è sentita male ed è in ospedale, mio padre è fuori città e non può andare da lei." Inventai.
Vidi gli occhi di Choi farsi più dolci, segno che avevo colpito nel centro.

"uff, okay vai ma hai solo due ore. Due. Ore." Lo ringraziai correndo fuori dalla sua stanza pronto per uscire quando mi ricordai che il mio giaccone lo aveva jimin

Ah fanculo

Uscii senza, sentendo subito l'aria fredda colpirmi la pelle facendomi rabbrividire

Corsi verso la metro, che portava diretta alla stazione del quartiere che affiancava il nostro, cercando di fare il più in fretta possibile.

In venti minuti già stavo camminando per le strade, alla ricerca di qualche buon'anima che avesse potuto darmi informazioni

Vidi una vecchietta camminare con un cucciolo al guinzaglio, insieme al suo carrellino della spesa

"Scusi signora" Mi avvicinai a lei a passo svelto

"Sa percaso dirmi dove si trova la casa della famiglia park?" La vidi sgranare gli occhi al cognome, ma cercò di non farlo vedere

"Certo che lo so figliolo. Era tempo che nessuno mi chiedeva più di quella famiglia.
Comunque eccola, l'abbiamo davanti" mi girai nel punto indicato dalla signora, trovandomi davanti una casa totalmente abbandonata.

Il giardino era incolto con l'erba oramai troppo alta, le finestre tutte aperte e mezze rotte, e con qualche crepa sul muro

"Grazie mille" le dissi salutandola e facendo una carezza al cagnolino che si strusciò sulla mia gamba

Ero convinto che se ne fosse andata, quando sentii una mano poggiarmi sulla spalla, facendomi perdere un battito

"Perché ti interessa la casa della famiglia park?" Mi chiese guardandomi con un cipiglio sul volto

"Lavoro nella struttura psichiatrica del quartiere qua accanto e loro figlio...è in cura da noi." Dissi leggermente titubante

"Jimin?" Mi chiese mentre un sorriso si allargava sul suo volto

"Lei lo conosceva?" Domandai nella maniera più cortese possibile

Forse quella vecchietta avrebbe potuto dirmi qualcosa in più e chissà, forse risolvere alcuni dei quesiti che la mia testa continuava a creare

Abbassò lo sguardo, mentre annuiva lentamente

"Se vuoi sapere di più sulla famiglia park figliolo, e di jimin, parleremo davanti ad una tazza ti the" e dicendo ciò si avviò nella piccola villetta accanto alla vecchia casa oramai abbandonata di jimin.

Mi mostrai titubante nel seguire l'anziana signora, anche se l'idea di un the caldo con quel freddo non era affatto male

Dopo aver aperto il cancello, si girò verso di me, guardandomi

"Allora, vuoi sapere come sono andate le cose o no?"

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Spero che vi piaccia ewe, un bacio

-dil
Xx

psycho; yoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora