Edward si voltò di scatto verso la voce che aveva osato interrompere l'atmosfera tesa e carica di tensione che aveva causato il suo monologo sulla superiorità delle sue origini.
Dinnanzi a lui sostava un giovane che avrà avuto pressapoco la sua età. Era alto poco meno di lui, capelli neri e ricci, occhi azzurrissimi come il cielo in una giornata serena ed un sorrisetto impertinente che il nostro piccolo Darcy trovava decisamente irritante.Il giovane Lefroy, nel frattempo, si chiese come la "sua" dolce Clarice potesse essere parente di un tale arrogante, maleducato ed impertinente. I due erano diversi e anche fisicamente, nonostante fossero entrambi molto belli. Valentin pensò che, se non fosse fortemente attratto dalla signorina Bingley, avrebbe potuto dubitare della sua eterosessualità trovandosi di fronte ad un così lampante esempio di virilità, eleganza e regalità. Immediatamente si maledisse mentalmente per quei pensieri decisamente ambigui e, mantenendo il suo ghigno sfrontato, continuò a fronteggiare il suo avversario con lo sguardo.
Fu Edward a rompere il silenzio, emettendo uno sbuffò che fece rinsavire e rientrare la governante. Si schiarì la voce prima di cominciare a parlare.
<<Non ho la più pallida idea di chi siate voi, ma devo dedurre che non rappresentiate una buona compagnia dato che stavate origliando una conversazione da dietro ad un muro ed avete, non so come, portato mia cugina a fare lo stesso.>> Esordì sorridendo malignamente.
Clarice, dopo essere stata tirata in causa, sguisciò fuori dalla sua postazione ed affiancò lo stalliere nella discussione. Sapeva che il cugino non si trovava lì per una visita di cortesia, quindi decise che per una volta l'avrebbe contraddetto, sempre se fosse stato necessario, al fine di tenersi stretta il suo nuovo istruttore - migliore amico - e forse anche qualcosa di più.
<<A dire il vero io e la signorina Bingley stavano tranquillamente passeggiando, quando abbiamo sentito degli urli e siamo accorsi ad accertarci che non fosse accaduto nulla di grave.>>
<<Suvvia non mentite, devo ammettere che non siete un ottimo bugiardo! Se davvero siete giunti sul momento voi non avreste potuto entrare così nel discorso. Il vostro intervento non sarebbe potuto essere così azzeccato se non aveste ascoltato almeno in parte la conversazione. Perciò deduco che vi siate messi ad origliare.>>
<<State errando invece. La dinamica dell'accaduto è avvenuta come io l'ho descritta. Le vostre supposizioni potrebbero essere corrette se, come avete fatto voi, non si considera il tono di voce della vostra discussione con la governante. Stavate difatti urlando, perciò io e vostra cugina non abbiamo fatto il minimo sforzo per udire la conversazione. Al contrario, è colpa vostra e del vostro vocione.>>
<<Vocione? Che gergo è mai questo?>>
<<E poi danno a me dell'ignorante... Bah...
Vocione: nome comune di cosa, maschile, singolare, concreto, derivato da voce, alterato accrescitivo.>><<Siete molto divertente... Io intendevo sottolineare che è un termine che deriva dalla plebaglia.
Ma torniamo a noi. Se veramente non stavate origliando come mai non siete arrivati insieme?>><<Mi sembra logico questo, credo che anche lei possa consatare che io abbia un passo più rapido di vostra cugina.>>
<<Ma se voi stavate andando più veloce di Miss Bingley, come mai non siete giunti affannato dalla corsa?>>
<<Cosa ci fa pensare che io abbia corso?!? Io ho parlato di passo, pertanto ho camminato.>>
<<Ma se avete camminato perché non avete aspettato mia cugina?>>
<<Come ben sapete la signorina tende ad essere abbastanza lenta nel camminare ed io ero molto curioso di scoprire da dove provenissero gli urli, quindi mi sono concesso di lasciarla un po' più indietro rispetto a me.>>
<<Ma Clarice si è fatta vedere solo quando l'ho nominata. Questo come lo spiegate?>>
<<Ritengo che Miss Bingley sappia da se quando è il momento di intervenire e quando invece è meglio restare in disparte.>>
<<Quindi vorreste farmi credere che voi siate giunto nell'esatto momento in cui concludevo la discussione con la governante e che abbiate avuto la risposta pronta per il mio discorso?>>
<<Esattamente, io la chiamo casualità, mentre il mio intervento lo posso attribuire alla mia incredibile prontezza di spirito.>>
<<Accantonando questo particolare, cosa ci facevate con mia cugina?>>
<<Non mi ritengo in dovere di dare a voi questa informazione, è una faccenda personale mia e della signorina Bingley.>>
<<Io sono il cugino e perciò esigo saperlo!>>
<<Non ho intenzione di dirglielo, e non veda ciò come una mancanza di rispetto da parte mia, ma come un vostro gesto curioso e ficcanaso.>>
<<Tutto quello che faccio è per proteggere e controllare Clarice. Cerco di indirizzarla verso comportamenti adeguati e buone compagnie, facendole assumere modi raffinati ed eleganti, degni di una giovane del suo calibro.>>
<<Ed è sfidandola ad imparare a cavalcare che la farete diventare una "giovane del suo calibro"?>>
<<Questa è un informazione che non è di vostra competenza. Mio zio non la paga per intromettersi negli affari dei vostri superiori. Attenetevi a badare ai cavalli e le giornate saranno più piacevoli per tutti.>>
<<Stai esagerando cugino. Nessuno si merita di essere trattato come stai facendo tu ora. Dubito fortemente che Mrs Darcy approverebbe questo tuo comportamento e tuo padre ne rimarrebbe profondamente deluso. Mi chiedo a cosa siano servite tutte quelle lezioni di galateo se non riesci neanche ad esprimerti senza diventare arrogante ed altezzoso. Non mi piace per nulla questo tuo comportamento ed esigo che tu chieda scusa a Valentin per avergli mancato di rispetto in quel modo. Non capisco perché tu non riesca ad andare d'accordo con lui come faccio io, ma se vi conosceste soltanto un po' meglio sono sicura che diventereste ottimi amici. Sai Edward che sono una persona positiva e non posso che gioire di questo. Ti prego solo di essere un po' più tollerante verso il mio nuovo rapporto con il signorino Lefroy, contribuendo così al lieto vivere comune.>>
<<Non credo di poter accettare questa "cosa", e non credo dovresti farlo neanche tu. Sai quello che penso delle relazioni e non cambierò idea.>> E detto questo voltò le spalle ai due e si incamminò verso il suo cavallo. Montò in sella e galoppò verso Pemberley, lasciando sua cugina molto scoraggiata e Valentin pronto a consolarla.

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Becoming Darcy
RomanceE se Elisabeth Bennet Darcy e Fitzwilliam Darcy avessero avuto un figlio? E se questo figlio rivivesse la storia d'amore dei suoi genitori, ma con qualche variante? Edward Edmund Elgar Darcy fu un gentiluomo precoce, infatti fu inserito in società...