6. scappatella

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Erano passate poche ore dalla conversazione con Toby, e non mi ero mai sentita più confusa in tutta la mia vita. Decisi di mettermi a disegnare: da quando ero arrivata alla creepyhouse non avevo ancora fatto nemmeno un disegno e il solo pensiero mi rendeva ancora più malinconica di quanto non fossi già; presi subito carta e matite varie insieme ad una tavoletta per poter appoggiare il foglio e mi recai sulla veranda della casa, mi sistemai comodamente su una sedia che trovai già posizionata li e cominciai a disegnare; piano piano il disegno cominciava a prender forma, stavo ritraendo lo splendido bosco da cui era circondata la casa, poi mi venne un'idea, cominciai ad aggiungere ciò che mi ero immaginata, ero nel bel mezzo della realizzazione delle mie idee quando un rumore mi fece sobbalzare, mi girai di scatto, dietro di me c'era bloody Painter, "di solito quello è il posto che uso per disegnare..."

"ho, scusami, non intendevo..."

"ma no figurati, sono contento che anche tu trovi ispirazione in questo posto, sai, immezzo al bosco c'è una radura, ogni tanto viene qualcuno a campeggiare ma normalmente si fermano tutti per un week-end, quelli che restano di piu, spesso... non fanno una bella fine: da quelle parti si appostano i proxy, e pensano sempre che chiunque possa essere una minaccia"

a quelle parole la paura si fece strada nel mio corpo sempre di più, e se i miei amici erano rimasta più del dovuto e uno di questi proxy di cui mi aveva appena parlato Bloody Painter li aveva uccisi? a quel punto sarebbe stata tutta colpa mia... non so cosa avrei fatto...

"comunque" continuò lui, " è un bellissimo posto per disegnare, se vuoi una volta ti ci porto"

annuii con entusiasmo, se mi ci avesse portato avrei potuto vedere se i miei amici stavano bene, "magari, ti andrebbe di portarmici ora?" chiesi facendo gli occhi dolci al ragazzo che avevo difronte,

"non saprei... dovrei chiedere a slendy prima..."

"per favore, non staremo via molto, e poi mi basta vedere la strada, ho davvero bisogno di posti dove poter disegnare, sennò rischio di diventare matta!" B.P rise

" bé penso che lo diventerai comunque in una casa piene di assassini psicopatici...",

in effetti non aveva tutti i torti, "comunque mi hai convinto, ti ci porterò, a patto che in caso tu voglia andare da sola lo chieda sempre a slender, sennò rischiamo di farlo arrabbiare e se dovesse vietarmi di riandarci per punizione potrei arrivare ad aggiungere una nuova tonalità di rosso alla mia collezione di colori...Non so se mi spiego..."

annuii leggermente intimorita, scendemmo le scale della veranda e ci incamminammo nel bosco; ci volle una buona mezz'oretta di camminino, ma quando arrivammo sentii Bloody bestemmiare, " ci sono dei turisti, non possiamo andare oltre, anzi, sarebbe meglio tornare indietro il prima possibile" annuii ma prima di incamminarmi nuovamente verso casa mi voltai verso l'accampamento e ciò che vidi mi tolse trecento chili di peso dalla coscienza: i miei amici erano ancora tutti li, sembravano disperati, la Giuly piangeva e Noha cercava di consolarla, mi si strinse il cuore, dovevo avvertirli al più presto che stavo bene anche se sapevo che non sarei più potuta tornare con loro.

Quella sera Jeff, Toby, Nina, Jane, Clockwork, Masky e Hoody sarebbero andati ad uccidere, al solo pensiero di loro che facevano fuori vittime innocenti mi veniva la pelle d'oca, ma era L'occasione perfetta per andare dai miei amici e dirgli addio un ultima volta.

aspettai che tutti i rimanenti della casa si fossero addormentati e quando fu il momento di andare aprii la vetrata della mia camera, mi calai di sotto con una fune improvvisata fatta con le lenzuola del letto, avevo anche preso un coltello, in caso avessi avuto bisogno di difendermi, non appena toccai il suolo cominciai a correre verso la radura, quando arrivai notai che stavano già tutti dormendo, il fuoco ardeva ancora e si sentiva nell'aria l'odore di cibo da poco consumato. Ormai era quasi mezzanotte, ad un tratto Giulia uscì dalla tenda e si sedette davanti al fuoco, la osservai e mi accorsi che stava piangendo silenziosamente, fu allora che decisi di farmi avanti, lei senti il rumore dei miei passi sulle foglie secche ed alzò subito lo sguardo proprio nel punto in cui stavo, li per li rimase immobile ma non appena si accorse che ero veramente difronte a lei mi corse subito in contro e mi stritoló in un abbraccio che ricambiai con le lacrime agl'occhi. Poi si staccò e mi urlò contro "MA SEI IMPAZZITA!?!?! AVEVI INTENZIONE DI FARMI VENIRE UN INFARTO PER CASO?! MI HAI FATTA SPAVENRARE!!!" Poi scoppiò a piangere e mi riabbraccio di nuovo.
"Scusa.... so di avervi fatta spaventare, mi avevano rapita ma sono riuscita a scappare..." Non mi fece finire la frase che subito cominciò a tirarmi per un braccio in direzione delle tende "dobbiamo andarcene, dobbiamo svegliare gli altri, dirgli che ti ho trovata e poi dobbiamo subito chiamare la polizia!"
"NO!" urlai quasi disperata "io devo tornare da loro! Loro...io..."
"Cosa?... tu.... vuoi tornare dai tuoi rapitori?... perché?" Sembrava delusissima, stavo per rispondere quando una voce maschile attirò la nostra attenzione "No, ora noi facciamo i bagagli e ti riportiamo a casa subito" era Noha, scandi le ultime parole in un modo che quasi mi fece rabbrividire, fece per avvicinarsi ma tirai fuori il coltello e glielo puntai contro con sguardo minaccioso "Osa solo toccarmi e dirai addio ai giorni su questo pianeta" dalle tende uscirono anche Flavio, Ruby e Katrine; quest'ultima vedendo che stavo puntando il coltello proprio su suo padre si immobilizzo sul colpo "katrine sta tranquilla, non mi farà del male, ne sono certo"
"Faresti meglio a non dare nulla per scontato caro Noha" ero sorpresa dal mio tono di voce ma fui ancora più stupita dell'urlo che tirò Giulia, stava guardando dietro di me, mi voltai e vidi Toby, mi stava guardando con sguardo severo e subito abbassati lo sguardo "Slendy non sarà molto felice di questa tua scappatella Ellen" ad un tratto mi sentii tirare all'indietro, Noha mi prese il coltello dalle mani e lo lanciò lontano, poi caddi a terra. Fu tutto molto veloce: Toby prese una delle sue accette e si avvicinò a Noha, alzò una di esse e gliela scagliò contro, con un balzo saltai in piedi e lo spinsi via, Katrine andò subito ad abbracciare suo padre poi barcollai, mi voltai verso Toby, le voci si fecero sommesse, era come se tutti mi stessero parlando a chilometri di distanza. L'ultima cosa che vidi fu Toby che mi afferrava prima di crollre al suolo, poi il buio più totale...

Innamorata Di 2 Psicopatici || CREEPYPASTA Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora