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I rami e le foglie secche scricchiolavano sotto il suo pesante stivale, mentre si fece strada attraverso la foresta. Poteva sentire gli animali che correvano e un fiume che scorreva in lontananza, ma li ignorò mentre continuava il suo viaggio. Stefan aveva bisogno di fare chiarezza nella sua testa. Tutto ciò che era accaduto negli ultimi mesi era finalmente arrivato alla sua mente e lui si sentì come se dovesse urlare. Di solito, si sarebbe seduto alla scrivania e avrebbe scritto nel suo diario, ma Damon e Elena potevano essere ascoltati in tutta la casa e perciò era costretto a trovare un posto diverso.
Dopo aver camminato per un po', Stefan finalmente trovò una grossa roccia piatta dove sedersi, e dopo quasi un'ora, la sua scrittura fu interrotta dagli uccelli su alberi vicini che cinguettavano. I rami scricchiolarono a causa di alcuni passi, proprio come avevano fatto con lui prima. "Cosa intendi dire a Parigi?" la voce di una ragazza domandava con fastidio. "Mi stai dicendo che ho lasciato LA per questa discarica e lui non sapeva nemmeno che fossi lì?"
C'era un silenzio nell'aria mentre le orme diventavano sempre più vicine. Stefan poteva vedere una figura bionda di qualche metro davanti a lui, un cellulare appoggiato contro l'orecchio e un cipiglio sulle sue labbra. La ragazzina salutò la persona dall'altra parte e riagganciò quando vide che Stefan la fissava. "Quanto hai sentito?" chiese, spingendo il telefono in tasca e schiacciando alcune delle tue bionde dietro l'orecchio. "Solo, uh, la fine." "Bene. Mi dispiace, non credevo che qualcun altro sarebbe stato qui" la ragazza, che non poteva avere più di 19 anni, si guardò intorno allo spazio verde che li circondava.
"Tu non sei l'unica" disse Stefan, ridacchiando leggermente."Va tutto bene? Da ciò che ho sentito le cose sembravano tese.""Va tutto bene", lanciò un'occhiata, un sorriso sulle labbra rosa.Stefan chiuse il diario e si alzò dalla roccia."Immagino che ti vedrò in giro" disse casualmente mentre cominciò a camminare nella direzione da cui proveniva."Forse" la bionda mormorò più a se stessa, anche lei rivolgendosi verso la direzione da cui era venuta.Stefan tornò in silenzio alla pensione, la sua mente ritornò alla ragazza che aveva incontrato qualche minuto prima. Era strano, non sembrava una specie di ragazza che vagava attorno ai boschi, ma allo stesso tempo era come se ci fosse cresciuta all'interno.

Runaway | Stefan SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora