quattro

1K 53 2
                                    

"Non pensavo che ti avrei mai visto di nuovo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Non pensavo che ti avrei mai visto di nuovo."

L'osservazione risuonò in tutta la stanza rumorosamente; Genevieve ripensò alla voce del diario che aveva letto solo qualche istante prima.

Era consapevole di averlo ferito gravemente, il che rendeva più difficile pensare alle parole giuste da dirgli.

"Te l'avevo detto che ci vedevamo solo più tardi," le parole finalmente scivolarono dalle sue labbra lucide dopo quello che sembrarono ore di silenzio. "Stefan, ascolta, io -"

Fu tagliata fuori dalle sue grandi braccia che la avvolsero in un abbraccio da orso. Lei inalò il suo profumo familiare, sentendosi immediatamente a suo agio mentre l'odore le prendeva i sensi.

Si allontanò brevemente, i suoi occhi verdi come la foresta che fissavano i suoi brillanti blu prima di schiantarsi contro le sue labbra.

Genevieve sentì scintille volare e farfalle eruttarono nello stomaco proprio come avevano fatto la prima volta che si baciavano. Ha intrappolato il suo corpo tra il suo e il muro, stringendo forte la sua coscia per sostenerla mentre la sosteneva.

I baci erano pieni di lussuria e passione, entrambi ugualmente affamati per l'altro. 1

"Mi sei mancato", le parole uscirono così tranquillamente che se non fosse stato per il suo udito soprannaturale, le sarebbero mancate.

"Non tanto quanto mi sei mancato."

Non appena le parole furono cadute dalle sue labbra, le loro bocche furono attaccate ancora una volta.

Le sue dita curate scivolarono sotto la sua maglietta scura, correndo su e giù per il suo petto come molte altre volte prima. Aveva perso il modo in cui lei lo faceva sentire.

Perso nel momento, Stefan si strappò la parte anteriore della camicia aprendo il suo reggiseno di pizzo nero che contrastava con la sua pelle pallida.

Alla fine della notte i loro vestiti erano sparpagliati per la stanza, senza preoccuparsi di dove fossero atterrati, solo che erano fuori.

Per il resto della notte si misero aggrovigliati tra le lenzuola, con le punte delle dita che tracciavano disegni sulla pelle nuda; non c'erano parole tra loro, però, perché sapevano che quando sarebbe arrivata la conversazione sarebbe finita in lacrime.

Runaway | Stefan SalvatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora