❝Sono stato così abituata a correre che non sono sicura di sapere come vivere in qualsiasi altro modo.❞
In cui correre per un secolo la lasciò senza casa - fino a quando non lo incontrò.
[STEFAN SALVATORE AU]
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I suoi occhi si posarono sul vecchio libro rilegato in pelle appoggiato sulla sua scrivania di legno. Lo raccolse e lo aprì alla voce più recente.
I suoi occhi blu scansionarono le lettere corsive che erano state inchiostrate sulla pagina ingiallita, le punte delle dita tracciate lungo il foglio mentre leggeva.
Genevieve è la ragione per cui non posso più vedere i fuochi d'artificio, perché loro mi ricordano di lei, e di come se ne sia andata troppo presto.
Fu allora che mi resi conto che il giorno in cui Genevieve andò via non fu il peggior giorno. C'era eccitazione e non ero annoiato neanche per un secondo. Sono passati tutti i giorni. Niente è più interessante.
Genevieve sentì le lacrime sgorgare nei suoi occhi azzurri.
E a volte mi sorprendo a chiedermi cosa sta combinando. Ha smesso di scappare? Si ricorda di me? È ancora viva? O la sua famiglia l'ha finalmente pugnata?
Sono consapevole che queste sono domande a cui non saprò mai rispondere, ma quando sono le 2:17 di mattina e sono a letto sveglio, è l'unica cosa che mi riempie la testa. A volte sogno la vita che avremmo potuto avere, se non fosse andata via. Ci saremmo trasferiti in campagna e abbiamo adottato un cane o due e saremmo stati felici.
Era sbalordita da quanto facilmente potesse immaginare il futuro che stava descrivendo. Per la maggior parte, non sarebbe sembrato tutto allettante - al massimo nella media - ma per lei suonava oltre la perfezione.
Ed è insopportabile. Ogni singolo momento.
Genevieve sentì il suo cuore spezzarsi, non riuscì a credere alla quantità di dolore che lei gli aveva causato.
"Sai," la sua familiare voce profonda chiamò dalla porta, "ficcanasare è maleducato."
Si girò di scatto, con le lunghe ciocche dorate che volavano come lei, le sue labbra lucide si aprirono leggermente mentre cercava le parole giuste da dire.
