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«JUNGKOOK!JUNGKOOK DOVE STAI ANDANDO!?!»chiese la madre, più furiosa che mai.

«A fanculo.»rispose freddamente ad ella, senza nemmeno girarsi.

«CHI TI HA INSEGNATO QUESTO MODO DI PARLARE?TORNA SUBITO QUI!»

«Tra poco tornerò, mi farò le valigie e me ne andrò.Dimmi addio per sempre.»strinse i pugni.

La madre gli corse incontro, ma sì ritrovò sul pavimento per colpa dei tacchi a spillo.

«I-IO TI TROVERÒ!E TI PORTERÒ DI N-NUOVO DA ME JUNGKOOK!»urlò con le lacrime agli occhi.

«Ma fatti una vita.»sussurrò a se stesso.

Jungkook aveva deciso, non voleva più stare in quella casa.

Allora decise di scrivere un annuncio sulla bacheca del municipio della sua città.

"Salve, sono Jeon Jungkook e ho 17 anni.
Scrivo qui perché i miei mi hanno cacciato di casa e vorrei essere ospitato da qualcuno, magari una famiglia con un figlio della mia età.Aspetterò qualcuno che mi chiami: il mio numero é ********** e la via é Via ********.
Buona giornata a tutti."

-Jeon Jungkook.

Era un po' preoccupato per la famiglia che sarebbe stata la sua nuova famiglia, ma era sicuro di quello che stava facendo, ed era pronto ad affrontare ogni cosa, essendo più forte di prima.

Suo padre non sapeva ancora nulla, e di certo quando ne sarà a conoscenza non sarà molto felice.

Rispose la penna al suo posto e tornò a casa, con l'intenzione di preparare le valigie.

Non volendo far rumore, Jungkook entrò dalla finestra di camera sua, fu un pò difficile.

Appena mise piede nella stanza, sentì il pianto di sua madre farsi spazio tra la casa.

Intanto parlava al telefono con qualcuno, che, a quanto pareva, era suo padre.

«Te-Te lo giuro!H-Ha detto di non v-voler più stare in que-questa casa!»disse la madre, al piano di sotto, tra un sighiozzo e un'altro.

A Jungkook poco importava.

Ormai la sua decisione era quella, e nessuno gli avrebbe fatto cambiare idea.

«Non lo so!É uscito di casa ed é sparito!»continuò la donna.

Intanto Jungkook aveva svuotato l'armadio dai suoi vestiti, e aveva preso le valigie dalla soffitta, stando attento a non fare troppo rumore.

Iniziò a riempire la valigia con i vestiti, mettendoli un po' a casaccio, tipico dei ragazzi.

*Dopo un'ora*

Aveva finito di fare le valigie.

Sospirò profondamente, in cerca di un po' di calma.

Si stese sul letto, prese il telefono, e in quell'esatto momento, gli arrivò un messaggio sconosciuto.

Sconosciuto:
Salve Jungkook, sono Min Sooyoon.
Ti scrivo per invitarti a casa nostra, non ti aspettare molto però.
Ho un figlio di appena diciotto anni, magari potete fare amicizia.
Viviamo in Via ******** e la casetta é la 112.
Che giorno ti aspettiamo?

Io:
Anche subito signora, grazie mille.

Min Sooyoon:
Allora ci vediamo tra poco.

Jungkook aveva trovato la famiglia ideale.

La casa era distante qualche chilometro dalla sua, quindi buttò le tre valigie preparate prima dalla finestra, causando tanto rumore, ma non troppo da svegliare la mamma del ragazzo che si era addormentata per lo stress, e si buttò anche lui, atterrando sui piedi, senza causarsi nulla.

Aspettò l'autobus alla fermata, e intanto riguardava più volte la via indicata dalla signora, sul cellulare.

Arrivato il bus salì, e aspettò circa sette fermate, prima di arrivare all'ottava, la sua.

Scese dall'autobus, e alla sua destra trovò la casetta 112, nonché quella dove doveva andare.

Era un po' malridotta da fuori, ma non troppo.

Jungkook inspirò aria svariate volte prima di bussare al citofono.

Ad aprire fu una signora sulla quarantina, capelli morì, lunghi fino alle spalle, occhi verdi, ed un bel fisico affusolato.

«Lei deve essere la signora Min Sooyoon, giusto?»disse, allungando il collo per vedere un'altra volta in numero della casetta.

«Giusto.Prego, vieni, ti offro qualcosa»lo invitò.

«Grazie mille signora Min.»la ringraziò con un piccolo inchino.

«Dammi del "tu", Jungkook»

I due entrarono in casa, Jungkook curioso di conoscere il figlio di Sooyoon, e Sooyoon di conoscere Jungkook.

Il ragazzo rimase sorpreso dall'interno della casa, fuori era molto più brutta, ma dentro era accettabile.

«Puoi mettere le valigie in camera di mio figlio, abbiamo due letti singoli.

Approposito, mio figlio si chiama Jimin, ed adesso non é in casa, tornerà tra poco.»

Sì sentì il rumore della serratura, e Jungkook non esitò ad aprire.

«Ciao mam-e tu chi sei?»aggrottò le sopracciglia.

«Sono il tuo nuovo coinquilino, Jungkook piacere»sorrise e porse la mano a Jimin, che non capendo ancora, la strinse con insicurezza.

S/A

Oyaaa💕🌻
Come state?Io sono un po' triste...
Persona che stai leggendo, se stai leggendo, sappi che ti voglio bene, e per nessuna ragione al mondo ti voglio abbandonare.Ti adoro.💕
Dopo questo spero che il capitolo vi sia piaciuto, commentate e mettete una stellina 🌟
Ci sentiamo il prossimo lunedì 💕
Kiaoo ⭐♥

→russianroulette❇00jikook [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora