Capitolo 1

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Gli eventi di Sherrinford, insieme alla tensione di quel giorno, aleggiavano ancora nell'aria del 221B di Baker Street.

Questi però portarono anche cambiamenti positivi nelle vite del Consulting Detective Sherlock Holmes e del Dottor John Watson.

Dopo la paura della quasi morte del dottore, nel pozzo dove era stato lì incatenato da Euros, Sherlock aveva confessato a John di provare per lui dei sentimenti a cui non sapeva dare né nome né voce e il biondino, intenerito dal buffo nonché strano comportamento del suo ex-conquilino, aveva risposto anch'egli che non gli era mai stato indifferente e da quel momento il biondo dottore, insieme alla figlioletta Rosie, ritornò, su obbligo di Sherlock (non stiamo qui ad elencare i vari metodi usati dal suddetto) ad abitare al 221B.

Durante i primi giorni la loro convivenza andava a gonfie vele, ma il consulente investigativo, ancora scosso dalle "folli prove" a cui l'aveva sottoposto la sorella, entrò in una specie di limbo di depressione ripensando alla "riscoperta" morte del suo migliore amico d'infanzia Victor Trevor. John, non potendo sopportare che il moro si lasciasse andare ad una insana inattività e a non poter godere delle sue brillanti deduzioni, decise di voler far sfogare Sherlock con una chiacchierata per rincuorarlo.

"Ehi Sherlock, vuoi parlarne? A volte per stare meglio bisogna sfogarsi in qualche modo, anche con qualcuno." - disse John mentre, sedutosi anche lui sul divano accanto al riccio, gli accarezzava i capelli lentamente per farlo rilassare e facendogli poggiare la testa sulla sua spalla.

"Scomparve una notte all'improvviso, non lo rividi per una settimana. Abitando Victor vicino Musgrave, la casa della mia infanzia nel Sussex, si sentivano le voci, le urla e le lacrime dei suoi genitori che lo cercavano ma non avevano notizie proprio come me. Finché poi una sera la signora Trevor venne a casa mia e comunicò ai miei genitori della morte di Victor... Io ero nascosto nel sottoscala che origliavo la conversazione... Non potevo crederci... Il duo Barbagialla e Barbarossa non sarebbe esistito più..." - involontariamente delle lacrime cominciarono a lasciare gli occhi di Sherlock e lentamente scivolarono lungo i suoi zigomi fino a disperdersi sul collo e sul maglione beige di John, quest'ultimo lo abbracciò e cercava di calmarlo.

"Mycroft ha detto che usava delle parole chiave..." - iniziò il biondo.

"Esattamente, - continuò il più piccolo singhiozzando - parole chiave per farmi credere che fosse solamente un cane dal pelo rosso, credendo che così avrei superato più facilmente la perdita..."

I singhiozzi si erano fatti più insistenti tanto che Sherlock non riusciva più a parlare o a prendere fiato e John, da buon medico qual era, lo aiutò guardandolo negli occhi a riprendere un respiro più regolare.

"Stai calmo Sherlock sono qui, va tutto bene. Sono qui per supportarti, non provare vergogna nel piangere davanti a me. - circondò ancor di più Sherlock con le braccia e per la prima volta, finalmente, diede al consulente un bacio a fior di labbra che man mano si faceva più profondo - È tutto okay... Ti amo cazzone di un sociopatico irritante che non sei altro"

Ed entrambi risero finché Sherlock non lo ringraziò e decisero di passare la notte insieme nella camera di quest'ultimo, abbracciati e il silenzio tramutatosi nelle loro parole non dette a fare loro compagnia.

*

Le ansie e le paure che si respiravano nell'appartamento finirono per essere dimenticate, facendo passare periodi tranquilli ai due coinquilini e alla piccola Watson.

La Signora Hudson, che trattava i due come fossero suoi figli e Rosie come una nipote, propose di portare la bambina in vacanza con lei, da una sua sorella, dando a Sherlock e a John un po' di intimità per le settimane che stava via ed entrambi accettarono gentilmente l'offerta.

Il giorno della partenza la padrona di casa si apprestò ad ultimare le valigie da portare con sé. Appena finito prese la bimba in braccio, facendole salutare il papà e lo zio con un bacetto sulla guancia, si incamminò verso il taxi chiamato da Sherlock e, dopo gli ulteriori saluti con la partenza del taxi, il duo rientrò nell'appartamento pronto a trascorrere il tempo nella rassicurante reciproca compagnia.

Red Beard (Johnlock)❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora