Capitolo 6

23 4 2
                                    

I raggi del sole che attraversano la finestra mi svegliano. Guardo la sveglia sul comodino e noto che sono le 7:15 così decido di alzarmi. Appena ci provo sento un peso sul mio stomaco, preoccupata giro immediatamente la testa, per capire cos'è, e mi tranquillizzo quando vedo che si tratta di quello scimmione di mio fratello. Ripenso a ieri sera e al suo scherzo, così decido di fargliela pagare e so già come fare.

Mi libero dalla sua presa e senza fare troppo rumore esco dalla stanza. Mi dirigo in cucina e una volta raggiunta la meta, apro il frigo e prendo la panna spray. Ritorno da lui e ne spruzzo un po sulla sua mano, poi gli faccio solletico sul naso e lui dopo un paio di volte che compio questo gesto, pensando che si tratti di una mosca, si porta la mano sul volto e così facendo si spalma la panna sulla faccia.

Apre immediatamente gli occhi, solleva il busto e mi guarda truce. Io cerco di trattenermi dal ridere facendo una faccia innocente.

"TUUU!!" dice indicandomi. "COME CAVOLO TI PASSA PER LA TESTA DI FARE UNA COSA DEL GENERE...TI CONVIENE SCAPPARE...GUARDA COSA HAI COMBINATO...SEMBRO BABBO NATALE...QUESTA ME LA PAGHI." e appena finisce di parlare scoppio a ridere e scappo di sotto dove trovo mia madre.

"Buongiorno amore" mi dice dandomi un bacino sulla guancia.

"Giorno ma' " rispondo ricambiando il suo gesto.

"ALLYSON JANE PARKER!!!" urla mio fratello mentre scende le scale.

"Tu non mi hai visto." dico a mia madre e mi nascondo dietro il bancone.

"Giorno mamma, hai percaso visto quella degenerata di tua figlia?!" dice Tay una volta entrato in cucina.

"No, sarà ancora a letto; anzi ora che mi ci fai pensare è ora che si svegli, se non vuole fare tardi a scuola".

Mia madre. Un'attrice provetta. Secondo me in un'altra vita lo era veramente, sennò non saprei come spiegarmi questa sua innata capacità.

"Ma quale letto e letto, quella piccola peste è molto più che sveglia, guarda cosa mi ha combinato sulla faccia." le risponde leggermente irritato.

Mamma riacchia e dice: "Ma cosa sarà mai, tutte queste scene per un po di panna in faccia! Su muoviti, vatti a lavare, vestiti e vieni a fare colazione che farai tardi se continui così..."

Sentendo queste parole scoppio a ridere ed esco dal mio nascondiglio,  vado verso mia madre, le batto il cinque e gli dico: "Sei ufficialmente il mio mito mamma!!" e dopo la mia affermazione ridiamo entrambe.

"Ma tu guarda queste!! Brave! Complimenti, tutte contro di me..."
dice Tay.

"Mi sembra ovvio!" dice mamma.

"Si chiama solidarietà femminile fratello!" continuo io.

"Lasciamo perdere va. Forza scimmia vieni a vestirti." mi dice lui.

"Scimmia a chi?! Cavernicolo!" dico guardandolo male.

"A te e adesso muoviti." mi prende la mano e mi trascina con lui per le scale.

Ci prepariamo entrambi e una volta finita anche la colazione, usciamo di casa, entriamo nella sua macchina e ci dirigiamo verso scuola.

***

"Tu mi stai dicendo che sei andata in giro con uno sconosciuto e per di più hai accettato pure di andare ad un appuntamento con lui?!?" mi urla Emy mentre chiude il suo armadietto.

È finita da poco la prima ora e per la millesima volta sto spiegando ad Emily cosa è successo ieri al parco.

"Shh abbassa la voce..." dico guardandomi intorno.

"Non mi importa se ci sente qualcuno!! Rispondi alla mia domanda!!" continua lei mentre mi incenerisce con lo sguardo.

Emily è una delle ragazze più dolci e calme che conosco, ma quando si arrabia è meglio dargli retta o stargli lontano.

"Ehy calmati! Primo, non ho accettato nessun cavolo di appuntamento, mi ha solamente detto che stasera suonerà in un bar qui vicino e che se voglio, posso andare a sentirlo e poi ci sarete anche te e Carter; quindi, a meno che non pensi ad un'uscita a quattro, cosa che non è, questo non è un appuntamento. Secondo, tecnicamente non è proprio uno sconosciuto, visto che va in questa scuola; è vero, non ci ho mai parlato prima, ma ieri è stato davvero gentile con me e non mi sembrava educato rifiutare!"

"Se è un bravo ragazzo o meno, lo deciderò io." mi risponde lei incrociando le braccia e gurdandomi con superiorità.

"Quindi verrai??" le chiedo elettrizzata.

"Ovvio, mica posso lasciarti da sola con questo maniaco."

"Ma non è.... lasciamo perdere. Grazie amore." le dico lasciandole un bacio sulla guancia.

"Sisi, meno moine signorinella, che posso sempre cambiare idea." dice mentre ci avviamo verso la lezione successiva.

Io rido e la seguo.

"Ora che ci penso, dov'è il tuo pricipe azzurro?" dico riferndomi a Carter.

"Aveva una visita, dovrebbe entrare ora." mi risponde lei.

"Ah okay."

Neanche a farlo apposta, eccolo che entra in classe, nel suo metro e settantacinque di altezza.

"Salve donzelle." dice dando ad Emy un bacio sulla boccae a me sulla guancia per poi sedersi al suo banco ed Emy ne approffita per sedersi su di lui.

"Ciao stupido." "Ehy idiota." rispondiamo contemporaneamente io e la mia amica.

"Ma quanto siete gentili questa mattina." dice lui ironico.

"In realtà oggi lo sono anche più del solito" dico io alzando le spalle.

"Allora bisogna festeggiare! Ma prima mi devi spiegare chi è questo sconosciuto con cui hai un appuntamento..." mi dice lui e io guardo subito male Emy.

"Scusa ma non riesco a nascondergli le cose." mi risponde lei con un faccino da cucciolo.

"Ci mancherebbe che mi nascondessi qualcosa." dice lui baciandola.

"Siete diabetici!" dico con una faccia schifata.

"Ma stai zitta tu!" "Questa è tutta invidia" mi dicono insieme e lui mi spinge leggermente la spalla.

Per sfortuna o fortuna, dipende dai punti di vista, entra la prof e colgo l'opportunità di non rispondere a Carter.

"Non pensare di essertela cavata così facilmente tu!! Dopo mi racconti tutto!"

Ecco, come non detto.

***Spazio Autore***

Salve a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto se è così, lasciate un commento e una stellina.

Grazie.
Baci, Silvia.

Appuntamento sotto la pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora