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La struttura era ampia ed alta.

Era tetra e quasi spaventosa.

Era antica e il colore della pittura, un tempo bianco, aveva lasciato il posto ad un grigio sporco, evidentemente erano passati troppi anni.

Le finestre erano costellate da minuscole goccioline, era il mese di Settembre, pioveva spesso.

Il giardino che circondava l'ampia abitazione era spoglio, se non per due alberi privi di ogni foglia e il terreno era diventato un miscuglio di fango con enormi pozze d'acqua, era impossibile non sporcarsi i piedi.

Erano entrati una mezz'ora prima e in attesa di tempo, sprecato, non si sa bene a fare cosa, stavano facendo una circospezione con lo sguardo.

"Ecco signori Styles, è tutto pronto, possiamo mostrarvi i bambini."

La sala era ampia, i bambini stavano giocando, alcuni sul tappeto troppo vecchio, altri guardavano la tv, ma c'era una bambina seduta accanto alla finestra che guardava il cielo pensierosa.

Pioveva.

Louis adorava la pioggia.

Si avvicinò alla bambina.

"Ciao."sussurò.

"Ciao" rispose la bambina girandosi e mettendo in mostra i suoi capelli ricci e suoi bellissimi occhi azzurri.

"Come ti chiami, piccolina?" Disse in un sussurro dolce.

"Cataleya, ma i miei amici mi chiamano Cat."disse in un sussurro appena udibile.

Louis sapeva che la Cataleya era un' orchidea stupenda, e forse la bambina prendeva il nome proprio dalla mistica pianta.

"E dove sono i tuoi amici?"

"Non ho amici."

A quelle parole il cuore di Louis si strinse in una morsa dolorosa, ma cercò di non darlo a vedere.

"Allora Cat, vuoi essere mia amica?"

"Tu, vuoi essere mio amico?"

"Certo Cat, sei una bambina bellissima, voglio essere il tuo miglior amico."

A quelle parole, la bambina di emozionò ed abbracciò forte Louis.

"Ti piace la pioggia?"

"Sì, sembra che Dio si sia dimenticato il rubinetto dell'acqua aperto, e poi mi piace giocare sotto la pioggia."rispose dolcemente.

"Anche a me piace tanto. Cat, vuoi venire a casa mia?"

"Avrò un papà? Uno tutto per me?"

"Ne avrai due, Cat."

Alla risposta di Louis la bambina sorrise mostrando i suoi dentini bianchi e le fossette ai lati delle sue guancie.

Louis si sporse verso la bambina e la prese in braccio.
"Cat, ora ti presento l'altro tuo papà "

Cataleya sorrise.

"Harry, c'è una bambina che vuole conoscere il suo nuovo papà."

Il riccio che stava parlando con il responsabile dell' orfanotrofio, si voltò e alla visione dell'angelico volto della bambina sorrise.

"Ciao principessa, io sono Harry, come ti chiami?"

"Mi chiamo Cataleya, ma Louis mi può chiamare Cat."

"Ed io ti posso chiamare Cat?"

"Certo che sì." Urlò la bambina, felice di avere finalmente due amici e soprattutto due papà.

Non Farmi MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora