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Harry era all'interno di quella casa.

Vagava come un' anima in cerca della via per raggiungere il Paradiso.

Incerto.

Osservò le varie stanze.

Entrò nella sua camera da letto, o meglio, la loro camera da letto, la camera da letto di Louis ed Harry.

Lì si erano amati tanto e ad Harry passò davanti agli occhi la prima volta che avevano fatto l'amore.

Erano entrambi più giovani.

Adesso invece, Harry aveva 35 anni e Louis ne aveva 28.
Anche la loro bambina era cresciuta, aveva ormai 15 anni, ed era la ragazza più bella che avessero mai visto.

I capelli ricci le ricadevano sulle spalle, dandole un aria selvaggia in contrapposizione con quegli occhioni blu, grandi e dolci.

La sua pelle era chiara ed era diventata molto alta e slanciata, con le curve al punto giusto, era una principessa, la principessa di Harry e Louis.

Harry entrò nella camera da letto di Cat.
Le pareti, un tempo ricche di poster di band, a lui sconosciute, era spoglia.

Ogni parete era dipinta di un colore diverso.

Entrò in bagno, dove, a malincuore, scoprì che sua figlia era cresciuta e non era più la sua piccola bambina.

Ricordava ancora la scena.

Cat che chiamava forte i suoi genitori dal piano superiore.
Lui che spalancava la porta e Louis che chiedeva preoccupato cosa fosse successo.
Cat che rispondeva e Louis che l' abbracciava forte mentre lui era rimasto pietrificato sull'uscio.

Una scena da film comico.

Scese le scale, quelle scale che Cat usava come fuga quando lui era arrabbiato.

Le usava per correre tra le braccia di Louis, perchè quest'ultimo non la sgridava mai e la proteggeva sempre.

Entrò in cucina, e accanto al muro c'erano ancora i segni fatti da Louis con il pennarello per misurare l'altezza di Cataleya.

Osservò bene l'interno e si ricordò di tutte le volte che cucinava, perchè, diciamolo, Louis era proprio negato, così, si limitava ad apparecchiare.

Il salone.

Forse era il luogo in cui avevano creato più ricordi.

Guardò il camino e si ricordò del loro primo Natale insieme e di quanto fosse contenta Cat nel ricevere dei regali.

Il divano, dove il pomeriggio Louis e Cat leggevano le favole, mentre la sera guardavano film alla tv tutti e tre.

L'angolo dove di solito c'era l'albero di Natale che facevano tutti insieme.

Gli sarebbe mancata.

Quella casa era diventata importante, parte integrante della loro famiglia.

Ma dovevano partire, Louis aveva trovato lavoro come psicologo in un paese lontano ed erano stati costretti a trasferirsi.

Harry lavorava in un'azienda molto famosa, che si trovava anche nella città in cui dovevano trasferirsi e l'azienda aveva assicurato che avrebbe trovato il suo solito lavoro anche lì.

Sarebbe stato difficile, e lui lo sapeva, ma cercava di non pensarci.

"Amore, hai fatto?" Sentì urlare da Louis fuori.

"Certo." Urlò a sua volta.

Rimase nel salone, come in uno stato di coma.

"Amore, tutto bene?" Chiese Louis che ormai era entrato in casa.

"Sì tesoro, è solo che mi mancherà tanto questa casa."

"Mancherà tanto anche a me, è stato il nostro nido per tanto tempo, ma ora gli uccellini devono spiccare il volo ed essere liberi."

"Hai ragione." Sospirò Harry.

"Papà, ci muoviamo? Farete le vostre smancerie da innamorati un'altra volta."

All'udire quella voce si volsero e sorrisero.

Sorrisero perchè erano pronti per affrontare una nuova vita.

Insieme.

Non Farmi MaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora