Non Farmi Male

3

Louis non era vittima di bullismo, almeno a scuola, lì era apprezzato da tutti. A casa un po'meno.

Non aveva mai pensato di scappare di casa, ne di sporgere denuncia, solamente perchè Harry, anche se era un uomo orribile, era pur sempre suo padre, o almeno lo era stato.

Quando sua madre era viva, Harry lo trattava come un principino, lo coccolava, lo viziava, insomma, era il padre desiderato da tutti.

Non poteva fargli male, era perdutamente innamorato di suo padre.
E no, non era la solita storia d'amore sul bullo e la sua vittima, perchè diciamocelo, di quelle storie ne aveva le palle piene.

Lui cercava di essere forte, coraggioso, o almeno, ci provava.

Tornando al discorso di prima, Louis si era innamorato di Harry inaspettatamente.

Così, era semplicemente capitato. Non poteva negarlo, ne tanto meno voleva farlo. Gli sembrava tutto così sbagliato, ingiusto, quello era pur sempre suo padre, ma come si poteva resistere ad Harry Styles?

I suoi occhi verdi e grandi, così immensamente profondi.
Le sue mani grandi, Louis le aveva immaginate più volte scorrere sul suo corpicino.
A sfiorarlo sui fianchi la notte.
Quei capelli così morbidi e setosi, Louis voleva passare le sue mani delicate in quell'ammasso di ricci, ma non poteva farlo, sarebbe sembrato troppo strano.

Harry sembrava un Dio Greco sceso in Terra per sbatterere in faccia a tutti la sua bellezza.

Era cosi bello, ma di sera cambiava, eccome se cambiava. Harry usciva con i suoi amici di sera e ritornava a casa completamente ubriaco.

Quegli occhi che erano verdi e solari, diventavano freddi, vuoti e rossi.
Sembrava uno sconosciuto, ed ogni sera, quello sconosciuto lo picchiava.

Louis non sapeva cosa facesse esattamente suo padre.
Ogni volta che Harry entrava in camera sua, Louis chiudeva gli occhi e li riapriva soltanto quando sentiva la porta sbattere.

Li chiudeva non solo perchè aveva paura, ma anche perchè non voleva vedere lo sguardo del padre.

Uno sguardo carico d'odio, pensava.

Ma Louis non sapeva che Harry ogni volta che lo picchiava piangeva silenziosamente, ma piangeva e i suoi singhiozzi erano mascherati dalle urla di dolore di suo figlio.