Humanas actiones non ridere,
non lugere, neque detestari
sed intelligere.Non deridere, non compiangere,
non disprezzare, ma comprendere
le cose umane.- SPINOZA
Primo giorno alle scuole medie.
Odiai quelle scuole fin da subito, avevo perso i miei amici, la mia anoressia era sempre con me e avevo un carattere davvero duro, ma infondo ero sola e desideravo solo avere qualcuno accanto.
Già dai primi giorni attirai l'attenzione di alcuni bulli, involontariamente mi ero comprata uno zaino verde militare che era lo stesso di un ragazzo che conoscevano tutti come il bullo della scuola e che nessuno doveva mai distrurabare. La prima volta che mi vide mi diede una spinta e disse di cambiare zaino o me ne sarei pentita, tutti mi dicevano di dargli ascolto ma io non capivo perchè dovevo rinunciare a una cosa che mi piaceva.
Ricordo le mattinate in cui mi tirava lo zaino e me lo buttava a terra o quando nelle scale mi tirava e rischiavo di cadere all'indietro. Lo zaino non solo era nuovo ma anche l'unico abbastanza nuovo che avevo per andare a scuola, gli altri zaini Terri non voleva che li usassi. Quindi non solo ogni mattina era un inferno arrivare a scuola sperando di non incontrarlo, ma a casa avevo Terri che mi urlava e si lamentava dei soldi che aveva speso per quello zaino.
Il periodo delle medie è stato quello che ho detestato di più. Tornavo a casa e vedevo al telegiornale dei ragazzi della mia età, vittime di bullismo, che avevano deciso di togliersi la vita. Mentirei dicendo che non ci avessi mai pensato, ma ho sempre pensato che non ne valesse la pena togliersi la vita per persone inutili, anche se era dura, sapevo che questo periodo prima o poi sarebbe finito.
In più Travis era cambiato, era passato dal difendermi a prendersela con me, ma io raramente riuscivo davvero a difendermi. Non andavo benissimo nemmeno a scuola, era davvero difficile studiare, era così semplice stare alle elementari, raramente dovevo impegnarmi. Ma non sapevo ancora cosa mi stava aspettando, non sapevo che da lì a poco avrei conosciuto la professoressa più esigente di tutta la scuola.
Tutto listituto non faceva che parlare di lei, persino i suoi colleghi la temevano e sapevano che non la si doveva fare incazzare. Avevamo un ripetente in classe e lui la conosceva bene, lui sembrava proprio un cattivo ragazzo, eravamo in aula ad aspettare e fare casino come dei veri primini quando si sentirono dei passi in corridoio. Non erano passi come gli altri, il ripetente corse al suo posto e ci disse di smetterla di fare casino o ce ne saremo pentiti, era spaventato e io mi domandavo chi fosse la persona che poteva incutere tanto timore.
I passi erano sempre più vicini quando svanirono, era la mia professoressa di lettere, aspettava alla porta e ci guardava. Noi non capivamo cosa stesse aspettando, il ripetente si alzò e ci disse di salutare, seguimmo il suo consiglio e lei entrò. Avevo appena incontrato la professoressa che avrebbe reso i miei tre anni di scuola media un vero inferno.
Era davvero esigente, ci riempiva di compiti, dovevamo essere sempre educati con tutti, seguire non creare caos, cercare continuamente parole sul dizionario e le sue lezioni erano vere e proprie interrogazioni ogni giorno. Se odiavo quella donna? Assolutamente si, era il mio incubo.
Io e Jade eravamo il suo mirino, ci interrogava ogni volta che varcava quella porta. Jade era una mia compagna di classe, in prima la odiavo, raramente parlava con qualcuno ma le poche volte che lo faceva la trovavo davvero irritante. Non so se essere entrambe un mirino fosse la giustificazione, ma col tempo diventammo amiche. Anche lei era molto timida e quando poteva faceva la dura ma infondo era una persona davvero dolce.
Uscivano insieme, parlavamo, conobbi buona parte della sua famiglia con il tempo, crescendo insieme imparammo molto luna dallaltra, eravamo diventate inseparabili. Decidemmo anche di iscriverci insieme al liceo, anche se capitammo in classi diverse la nostra amicizia continuò a durare e la sua famiglia diventò la mia seconda famiglia. Per quanto duri e dolorosi ero stati gli anni alle medie ero contenta di averli superati, non ero più sola, ora cera Jade con me.
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Vivere militare est.
General FictionL'opera narrativa parla della vita di una giovane ragazza di nome Erin, partendo dalla sua nascita fino al compimento dei vent'anni. Il racconto si svolge inizialmente nel suo paesino di origine, per poi spostarsi dopo il diploma in città. L'obietti...