Vivere militare est.

Capitolo IV - Essere se stessi

Non aqua non igni...
locis pluribus utimur
quam amicitia.

In molte circostanze,
l'acqua e il fuoco, ci sono
meno utili dell'amicizia.

- CICERONE

Secondo anno di liceo.

Alcuni dei miei compagni di classe vennero bocciati e ci furono dei nuovi compagni venuti da altre scuole. Legai molto con Lily, lei aveva letà di Travis ed era una persona tenera alla quale piaceva ascoltarmi. Io e Sam non parlavamo quasi più, si era mollato con la ragazza ed era cambiato, non sapevo cosa gli fosse successo, ma non lo riconoscevo più e ben presto ci allontanammo.

Questo mi permise di stringere amicizie particolari con compagni con i quali non avevo mai parlato. Legai molto con Sophie che poi diventò la mia compagna di banco e anche migliore amica. La aiutavo a studiare ed era bello averla accanto ogni giorno, anche quando non eravamo a scuola ci sentivamo, per quanto potesse apparire stronza era una brava persona. Iniziai a parlare anche con due mie compagne che sembravano in simbiosi, erano come gemelle, sempre l'una insieme allaltra, erano Queen e Ellie.

Potevamo dire scemenze ed essere noi stesse senza problemi, avevo creato un mio gruppo e tutti erano sempre nel mio banco dove ci riunivamo a parlare. Ellie era il koala del gruppo, la più tenera che non faceva altro che distribuire i suoi abbracci. Queen non riuscivo ancora a comprenderla, era diversa. Sophie era la mia compagna di banco che mi sopportava e che si prendeva cura di me. Lily era la più grande e ci faceva da mamma: distribuiva consigli, ci ascoltava e scherzava con noi.

Quando ero con loro ero felice ma stavo male per Sam, mi mancava averlo accanto, vederlo ogni giorno senza poterci parlare era uno strazio, inoltre stavo male ancora per la perdita della prof delle medie e spesso non riuscivo manco a studiare.

Inoltre, la mia professoressa di scienze naturali sembrava ce lavesse con me, andavo male nella sua materia, consegnavo in bianco i compiti e gli argomenti non mi piacevano, quindi studiarli per me era impossibile. Non ero lunica ad avere queste difficoltà ma a quanto pare lunica della quale la prof si accorgeva ero io, mi stava sempre addosso, mi chiamava allinterrogazione ogni volta che entrava in classe e la sfilza dei due sul registro non faceva che aumentare accanto al mio nome.

Ero stressata, arrabbiata e ferita; non ne parlavo con nessuno quindi tutto questo ben presto non fece che concentrarsi sul mio fisico. Succedette tutto allimprovviso, ero in aula quando mi venne una forte fitta alla parte destra della pancia, non sapevo cosa mi stava succedendo, ma non riuscivo a stare dritta così mi accasciai sul banco.

Col tempo queste fitte erano sempre più frequenti e gli altri iniziarono ad accorgersi che qualcosa non andava. Non mangiavo bene da mesi e non riuscivo neanche a fare educazione fisica perché rischiavo di svenire, dentro di me sapevo che avevo un forte problema, oltre alle fitte cera lanoressia che stava tornando. Le ragazze del mio gruppo si accorsero che c'era qualcosa che non andava, ero sempre nervosa, rispondevo male, ero sempre più magra e quando mi parlavano io ero come in un altro pianeta. Erano tutte preoccupate per me ma chi si accorgeva davvero della gravità della situazione era Lily, scoprì che in passato anche lei aveva avuto problemi simili e mi disse che dovevo combatterli.

Non parlavo più con nessuno ormai, tutti non facevano che darmi consigli, chiedermi come stavo ma in realtà sapevo che non mi avrebbero capita. Un giorno venni chiamata dal bidello in classe, mi disse che cera Terri al primo piano che voleva vedermi, in realtà aveva visto Terri gironzolare per la scuola chiedendo di parlare con qualche professore e lui aveva pensato bene di avvisarmi, io e lui eravamo amici e sapeva la mia situazione: si prendeva sempre cura di me, quando stavo male mi faceva il the caldo e quando mi vedeva uscire dalla classe incazzata mi faceva stare al caldo nel suo stanzino e diceva agli insegnanti che mi ero sentita poco bene.