"qualcuno mi dice che sta succedendo?"

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Zeref'spov

Erano finalmente iniziate le vacanze di Natale, la brezza d'inverno si faceva sentire e tutti stavano rinchiusi nelle proprie case alla ricerca di un po' di calore, la pace regnava le vie della città sebbene, di tanto in tanto, si sentisse qualche schiamazzo dei bambini che, incuranti del freddo, si divertivano per le strade desolate

Quella mattina mi svegliai tardi, troppo tardi. Una volta alzatomi guardai fuori dalla finestra notando che stava piovendo, decisi dunque di posticipare la mia solita visita alla grande biblioteca di Magnolia,così mi alzai e mi diressi in bagno dove, dopo essermi spogliato, mi feci una rilassante doccia calda, mi vestii e andai nella cucina con l'intento di prepararmi la colazione, invece trovai mio fratello a mangiare della pasta al sugo

-Mangi la pasta di prima mattina?- chiesi confuso e perplesso,sapevo che mio fratello fosse strano ma non a tal punto

-Prima mattina?- chiese lui guardandomi confuso- sono le due del pomeriggio Zeref- finì ridendo e tornando a mangiare

-COSA?!-mi battei una mano in faccia e controllai l'orario, erano effettivamente le due del pomeriggio, lui mi guardò e rise divertito

-Hai dormito tutto il tempo, e poi sono io quello pigro- si lamento il rosa borbottando un mezzo insulto e gonfiando le guance in un'espressione tenera

-beh...in effetti..- stavolta aveva ragione, ero stato davvero pigro

-su vieni- disse lui indicandomi la sedia- ho cucinato anche per te- mi sorrise prima di ficcarsi in bocca un boccone di spaghetti grande quanto tutta la sua bocca

-ti ringrazio- accettai volentieri e mi sedetti accanto a lui a mangiare

-allora fratellone, pronto per la festa?- mi chiese lui fissandomi con un enorme sorriso da ebete in viso

-mh?Festa?- risposi grattandomi la testa

-stai bene fratellone? Oggi sei più rintonato del solito- rise- la festa di cui ti ho parlato la scorsa settimana- disse sorridendo

-oh si, tranquillo non disturberò i tuoi amici, sarò il biblioteca-risposi mangiando un boccone di pasta

-EH?!-urlò lui alzandosi di colpo

-ehm...che c'è?-chiesi confuso poggiando la forchetta sul tavolo

-tu DEVI esserci!- esordì lui incrociando le braccia al petto

-E da quando vuoi far sapere che sono tuo fratello? Da quando vuoi che gli altri mi vedano con te?- lo guardai negli occhi


fu strano, nel dirlo una certa malinconia mi assalì il cuore. Lui abbassò il capo come dispiaciuto


-beh,posso sempre dire di averti invitato per compassione, no?- sorrise lui guardandomi

-uhm...convinto tu- alzai le spalle e tornai a mangiare

-allora ci sarai?!- mi chiese lui entusiasta

-se proprio ci tieni- sorrisi e, dopo aver finito di mangiare, mi alzai emi diressi in camera mia e mi gettai sul letto, francamente, non avevo proprio voglia di partecipare ad una festa


Presi uno dei tanti libri dalla libreria che avevo in casa e iniziai a sfogliarlo senza interesse, mi ritrovai a ripensare a quella bionda minuta, a come in queste settimane ci eravamo ignorati e a come avrei fatto a portarla da Lui,pensai a quella volta in cui le sue dolci e delicate labbra si posarono sulle mie in quella serata da incubo, a quell'uscita inaspettata di poche settimane fa e di quella volta in cui, per la prima volta, la vidi e la difesi...calde lacrime iniziarono ascendere da i miei occhi, non so il perché, restai lì, sul mio letto, a ripensare a quella dolce e goffa ragazza dagli occhi smeraldo e al suo sorriso che mi faceva provare una strana sensazione al petto,e così, con quei pensieri mi addormentai con il libro tra le mani

Come Un Ricatto Cambiò La Mia Vita~Zervis Fan Fiction~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora