2/2 Darkness

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La prima foto presente sul suo cellulare, scattata ad un suo vecchio disegno ormai perso in qualche suo cassetto.
Cancella.
Una foto scattata per sbaglio in metropolitana, i volti delle persone erano vuoti, come se quello che li apettava fuori da quei vagoni fosse peggio di quello che avevano lasciato prima di entrarci.
Deprimente. Cancella.
Nella foto successiva Maya e Riley sorridevano, ma era venuta in parte sfocata per un movimento improvviso.
Inutile. Cancella.
Il buio. La foto successiva era stata scattata per sbaglio, quando Maya aveva dimenticato di bloccare il telefono e lo aveva messo in tasca aperto sulla fotocamera.
Tienila.

Guardandola Maya pensò di aggiungere una foto fuori programma, infondo conosceva il destinatario perfetto, la ragazzina cieca che abitava nel vicinato di Riley.

Maya si alzò decisa a fare la foto, coprendo l'obbiettivo della sua polaroid.
"Asciugati in fretta" borbottò, come se la foto potesse sentirla.
Aprì la schermata dei messaggi crollando di nuovo sul letto.
Era da un pò che Josh non la contattava e non le inviava nulla.
Non pensarci. Cancellalo.
Se lo diceva spesso, decideva quali informazioni cancellare e quali tenere, per come la vedeva lei la sua testa era solo una complessa galleria fotografica.
Eppure quando l'immagine che più insistentemente si ripeteva nella sua mente -quella del ragazzo alto con i capelli scuri- si ripresentava nei suoi pensieri, la sua testa non dava ascolto ai comandi, non cancellava.

"Maya" Fu richiamata da sua madre "Ti cercano"
La ragazza si alzò sbuffando, sperò non fosse Riley, tra meno di una decina di foto sarebbe stato il suo turno e non se la sentiva di parlarle, non proprio ora che stava pensando a come consegnarle la foto.

"Cosa c'è?" Si diresse all'entrata dopo aver infilato nella tasca posteriore dei jeans la foto, pensando ad una scusa per liquidare chiunque la stesse cercando, ma al vedere il suo ospite fu incapace di formularne alcuna.
"Che ci fai fu qui?" Chiese, cercando di non sembrare sgarbata davanti a sua madre.
"Devo parlarti" La guardò impassibile
"Torno presto" Informò sua madre, non voleva certo parlargli davanti a lei "Non passo al negozio, ma fammi comunque sapere quando esci per andarci" Prese le chiavi di casa e uscì insieme a Josh.
"Non puoi piombare a casa mia così all'improvviso" Sbottò appena fu sicura che dua madre non l'avrebbe sentita "Che volevi dirmi?"
"Nulla" scrollò le spalle, facendo fermare la bionda di scatto.
"Stai scherzando spero"
"Penso che sia tu a volermi dire qualcosa"
"Non ho un bel niente da dirti, sei qui per darmi un'altra stupida foto? Beh muoviti, perché ho altro da fare" mentì.
"Sei così contradditoria" Scosse la testa "Hai iniziato tu questo scambio di foto, non puoi chiamarlo stupido"
"Non ho detto che la faccenda delle foto sia stupida, ho detto che le tue foto lo sono" Lo corresse "E per tua informazione il mio non voleva essere uno scambio, sei stato tu a iniziare a mandare foto al mittente" si indicò "Non era in programma io le ricevessi"
Per qualche secondo ci fu silenzio, il problema di Josh non era non avere una risposta decente, lui non voleva che la discussione continuasse.
"Come lo hai scoperto?" sussurrò lei ad un tratto, interrompendo i pensieri del ragazzo "Avevo mandato quante? Tre foto? A persone che a malapena conoscevi. Eppure tu lo hai capito, come?"
Lui pensò per un pò ad una risposta plausibile "Le voci girano, c'era questa persona che distribuiva foto, una su una città che io e la famiglia avevamo visitato" Alzò un primo dito della mano destra "Insieme a te"
"Poi una foto sulla famiglia, quella che tu sembravi finalmente avere" Alzò un secondo dito "Ma forse tu non la vedi come me"
"E infine era stata consegnata una foto che parlava di sogni. Con un disegno" Alzò un ultimo dito "Tu eri sempre presente, anche se in modo molto velato, eri l'unica costante in un mare di variabili"
Maya si fermò a guardarlo "Vorrei prenderti a schiaffi" ammise.
"Non lo farai" sorrise beffardo "Perché sai che ho ragione. Era facile smascherarti"
"Credi di aver vinto? Non sai nulla"
"So quanto basta. Non credo di aver vinto, ne sono sicuro"
Maya alzò gli occhi al cielo "Tutti vogliono vincere e non si rendono conto che non ci sono vincitori"
"Sono anche loro miraggi?" La prese in giro "Smettila di riflettere in quel modo"
"Ci sono modi diversi di riflettere?" scosse la testa deridendolo.
"Certo, un padre vive la vita in funzione di cosa gioverà al figlio, tu in funzione dei miraggi" si rese conto troppo tardi del suo paragone.
"Scusami, non era mia intenzione"
Maya non lo rassicurò, ne' gli disse che non importava, decise semplicemente che non avrebbe dato tanto peso alle sue parole.
"Devo consegnarne una" Cambiò discorso, alludendo alla foto "Se vuoi puoi aspettarmi qui oppure-"
"Ti accompagno" La interruppe
"Pensavo fossi contrario"
"Non potrò comunque far nulla standomene qui" Disse "Ma prima fammi prendere dell'acqua, è da scuola che non bevo"
La ragazza annuì, aspettandolo fuori, era venuto fin lì solo per parlarle?
Fermò per un pò lo sguardo su Josh sorridente alla cassa e quasi ricominciò a pensare che fosse carino, che avesse fatto un gesto dolce.
È debole. Va contro i tuoi piani. Cancella.
Ma come al solito il comando non fu seguito.
"Andiamo" La raggiunse "Da che parte dobbiamo andare?"
"Verso casa Matthews" Josh forzò un sorriso "Questo mi fa pensare ad una cosa"
"Cosa?" chiese lei confusa.
"Nulla di importante" Scosse la testa "Qual è il tema della foto?"
"Il buio" La tirai fuori cautamente "L'oscurità"
"Tetro" Osservò lui. "Ma vero" obiettò.
"Ti senti avvolta nell'oscurità?" chiese, fermandosi un secondo.
"Forse" Ammise
Cancella
Josh le strinse la mano
Cancella
"Non puoi essere avvolto da un miraggio" si scostò, facendo abbassare lo sguardo al ragazzo "Non posso aver paura di qualcosa che non esiste"
Quando lasciò la sua mano, pensò che forse era riuscita per la prima volta a cancellare qualcosa riguardante Josh.

Mirage ➳ JoshayaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora