2/2 Alcool

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Due, tre minuti, che Maya aspetta Josh al bancone del locale, non è molto in ritardo, ma nonostante sia passato poco dal suo arrivo lei prova ancora timore che lui possa non presentarsi.
Il posto in cui si erano accordati di vedersi non era il massimo per una conversazione tranquilla, era effettivamente troppo presto perché il locale fossa già pieno di gente sbronza e delirante, ma era comunque troppo chiassoso.
"Hart" una voce la fece voltare di scatto, era felice di vedere Josh, ma il fatto che si ostinasse a chiamarla sempre con quel cognome la irritava.
"Così presto e già bevi?" indicò il bicchiere sul bancone "Come sarai ridotta a fine serata?"
"Non lo so, il succo alla pesca può essere molto pesante" agitò il bicchiere beffandosi di lui "Io non bevo Matthews"
"Allora perché siamo qui?"
"Perché mi piace osservare le persone" spiegò, bevendo un ultimo sorso dal suo bicchiere "Ci sono tre posti adatti ad osservare le persone, il parco, dove le persone si rilassano e parlano del più e del meno, la metropolitana, dove le persone non fanno che andare di corsa e mostrarsi agitati e i locali" fece un gesto con la mano come per indicare quello che avevano attorno "Dove le persone perdono il controllo di sè stesse e mostrano come sono fatti veramente"
Josh sembrò rifletterci "E perché hai portato me qui?"
"Per renderti le cose difficili, o più facili, dipende da te"
"Cosa intendi?"
"Siamo circondati da miraggi o da realtà? Guardati attorno, qui tutti si rifugiano nell'alcool, che è un miraggio, ma facendo così perdono il controllo e mostrano la poca realtà che c'è in loro. Questo è il posto nel mezzo Josh, realtà e finzione si incontrano"
Maya si aspettava una risposta contrariata o uno sguardo confuso, non certo il sorrisetto sicuro che le rivolse "Bene" avanzò verso uno dei divanetti infondo al locale "Allora osserviamo"
"Che cosa?" prese posto insieme a lui
"Sei qui per osservare, facciamolo"
"Stai scherzando? Io sono qui per osservare, tu no. Tu sei qui per convincermi"
"Quello mi sembra già andato" la ignorò, indicano un uomo seduto qualche tavolo più avanti.
"Lo è, è qui da prima che arrivassi io, da quando sono arrivata ha chiesto un notevole numero di bicchieri"
"Secondo te perché lo fa?"
"Perché è un idiota" Taglio cortò
"Maya" la richiamò "Perché lo fa?"
La ragazza sbuffò "Ha rotto con la sua compagna, forse con sua moglie"
Josh alzò gli occhi al cielo "Perché per voi ragazze sono sempre affari di cuore? Magari ha perso il lavoro"
"La fede" Maya precisò.
"Che cosa?"
"Siamo abbastanza vicini da notare l'arrossamento sul suo dito anulare, qualcosa lo teneva stretto, ma ora non c'è più, ha tolto un anello da poco, probabilmente perché era arrabbiato, magari un'anello di fidanzamento o una fede" spiegò annoiata.
"E quella?" Indicò una ragazza "Non ha bevuto ancora niente, è qui per osservare le persone come fai tu?"
"Nah" portò lo sguardo su di lei "È vestita troppo bene. Primo appuntamento in assoluto. Sta aspettando qualcuno, se fosse già uscita con il ragazzo in questione avrebbe preso qualcosa di leggero durante l'attesa, ma è troppo in ansia. Se invece fosse uscita con un qualunque altro ragazzo prima, saprebbe che lui non ha intenzioni serie e sarebbe già sbronza, pronta per il secondo round all'arrivo del ragazzo. Non si invita una ragazza in un locale del genere se si ha intenzioni serie, non per un primo appuntamento."
Josh iniziò ad osservarla incuriosito "Hai mai incontrato qualcuno come te? Qualcuno che analizza gli altri e non beve?"
"No. Cioè, ho notato gente che ci ha provato, ma alla fine tutti cedono, l'alcool attorno a loro li attira, li porta a bere nonostante non fosse il loro principale intento, alla fine si confondono tra tutti gli altri"
"E tu? Non hai mai quest'improvvisa voglia di bere? Sei minorenne, ma questo non mi sembra un locale che segue le regole, credo che riusciresti a procurarti facilmente qualcosa da bere"
"No, non ho mai questa tentazione"
"Perché? Che cos'hai tu di diverso da tutti loro?"
"Io ho qualcosa che riesce a farmi superare la tentazione, non sono così, non sono come loro"
"Ribelle? Sì, lo sei"
"No, non sono una che si lascia possedere, nessuno può avere controllo su di me, ne' deve averlo. Nemmeno l'alcool" alzò la voce lanciandogli uno sguardo rude "L'odiare l'idea di essere sotto il controllo dell'alcool, mi porta ad evitare di bere qualunque cosa alcolica mi venga offerta qui dentro. E tu sei uguale a me"
"Che?" scattò il ragazzo 
"Tu non stai bevendo e non hai intenzione di farlo. Sai che se lo facessi non saresti più abbastanza lucido per parlarmi, io ho paura di perdere il controllo, tu hai paura di perdere le parole"
"Io non-" cercò si trovare qualcosa da dire "Non siamo venuti qui per parlare di questo"
"Io sto solo rispondendo alle tue domande, tocca a te scegliere quelle giuste per farmi cambiare idea"
"L'ho fatto"
"Stai scherzando? Mi hai solo chiesto di parlare dei problemi di due sconosciuti"
"No, ti ho fatto notare che tu consideri l'alcool reale"
"Che cosa? Ti ho detto chiaramente che lo considero un miraggio"
"Sì, ma mi hai detto anche che controlla le persone, che ne hai paura. Se è così deve pur esistere"
Maya cercò delle parole per ribattere, si era messa in trappola da sola "Chi ha detto che non si può temere un miraggio?"
"Tu." il suo tono di voce la portò ad abbassare lo sguardo "Ti ho chiesto se ti sentissi avvolta dall'oscurità l'ultima volta che ci siamo visti. Mi hai detto che non potevi essere avvolta da un miraggio, che non potevi averne paura." Il suo sguardo bruciava su di lei, sapeva benissimo che si sentiva ferito per come lei gli aveva risposto quel giorno, gli aveva dato una speranza per poi infrangerla.
"Hai ragione" alzò il capo "L'alcool non è un miraggio, ma è comunque un'illusione"
"È la stessa identica cosa" sbuffò spazientito.
"Se vuoi riuscire a farmi cambiare idea sappi che questa non è la strada  giusta" gli fece notare a denti serrati "Un miraggio è un qualcosa che ti sembra di vedere, ma che in realtà non è reale, non esiste per niente. L'illusione esiste, è una distorsione della realtà, un qualcosa di completamente parallelo ad essa, un velo che la nasconde, il miraggio non esiste, l'illusione sì, anche se è realtà distorta" si alzò in piedi "E io mi sono illusa che tu potessi farmi cambiare idea" si diresse verso l'uscita, lasciando cadere la foto riguardante l'alcool sul tavolo della ragazza che avevano osservato prima, ormai quasi addormentata in attesa di qualcuno che non sarebbe mai arrivato.
"Maya" le afferò il polso appena fuori dal locale.
"Josh lasciami" cercò di liberarsi.
"Tutto okay signorina?" un uomo che stava camminando sul marciapiede li fermò.
"No" rispose lei, indicando con lo sguardo il ragazzo.
"Sono suo fratello" mentì "Non vuole tornare a casa" le lanciò uno sguardo duro.
"Non ne ho motivo" ribattè lei, l'uomo all'udire che il ragazzo diceva il vero si allontanò, lasciando i due alla lite.
"Hai tanti motivi" A quel punto era ovvio la conversazione si riferisse ad altro.
"Josh ci hai già provato, non ho trovato neanche un motivo per finirla con questa faccenda. A casa non c'è nessuno che si preoccupi seriamente di capire il mio umore"
"Stai scherzando? I tuoi genitori hanno aperto un'attività da poco, mi sembra ovvio siano poco presenti"
"Sì, ma non è questo il punto. Sarà anche egoista, li amo, amo mia madre e Shawn, ma non trovo ragioni per cui voler restare"
"Vuoi andar via?" chiese incredulo
"Non intendo in quel senso, intendo che se potessi cambiare una vita con un'altra lo farei, anche se perdessi tutto quello che ho ora"
"E Riley?" cercò di addolcire il suo tono di voce.
"Riley? Che cosa credi che farebbe Riley se sapesse di tutto quello che sto facendo? Credi che resterebbe? Eh Josh? Dopo che ho messo in discussione tutta la nostra amicizia?"
Alzò la voce, quasi furiosa "Pensi che qualcuno resterebbe se sapesse cosa sto facendo?"
"Che cosa pensi stia facendo io sin da quando l'ho scoperto?" Alzò a sua volte il suo tono di voce "Pensi che sia un gioco per me? Che io ti stia restando accanto perchè sono curioso di come andrà a finire questa storia? Pensi che se finirà in modo diverso da come voglio ci riderò sopra?" sputò "Io sono qui Maya e continui a non vederlo, mi consideri un miraggio come tutti gli altri e io non riesco a capirlo, non riesco a capire come tu possa continuare a non vedermi"
"È questo il problema? Credi che io non ti veda?" chiese, abbassando il suo tono di voce "Perché credi abbia chiesto a te di farmi cambiare idea?"
"Perché sono l'unico che conosce il tuo segreto"
"Perché sei l'unico che conosce il mio segreto che avrebbe potuto davvero farmi cambiare idea"
Il ragazzo spostò lo sguardo, troppo stanco di quella situazione.
"Josh io continuerò con questa storia per dimostrarti che credo in quello che faccio, ma ti ho chiesto aiuto perché non ti ho mai davvero visto come un miraggio, credevo che l'unica cosa reale attorno a me potesse tirarmi fuori da quel mondo di finzione" spiegò "Non voglio più litigare con te, tu sai quello che ho intenzione di fare e ora sai come la penso su di te. Ci vediamo Josh"
Si allontanò, più serena di quanto fosse stata fino ad allora, perché guardando lui e guardando quelle persone prigioniere di quel locale, si era resa conto che chiudere gli occhi e provare il desiderio di respirare non era più così sbagliato, pensare a Josh non lo era. Non aveva cambiato idea, ma il pensiero di avere qualcuno che avrebbe provato a fargliela cambiare fino alla fine non le dispiaceva.

my corner
ehila, vorrei solo sapere se c'è qualcuno che legge ancora questa storia, mi sembra siate spariti tutti :(

Mirage ➳ JoshayaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora