CAPITOLO 3

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Dopo tre lunghe ore di lezione passate a dormire ad occhi aperti suona la campanella dell'intervallo. Esco dall'aula e mi ritrovo immersa in unna corridoio brulicante di ragazzi e ragazze della mia età compresi qualche ragazzo più grande tra i tanti rimasti bocciati dall'anno scorso.

La massa di ragazzi fa un casino tremendo, quasi insopportabile, per questo e le mie amiche andiamo sempre nel piano più basso dell'edificio dove di solito c'è meno gente rispetto ai piani superiori. Nel primo piano non ci sono aule, ma solo salette per gli insegnati, un angolo informazioni, l'entrata per la palestra della scuola e uno stanzino per le pulizie. In un angolo un po' nascosto ci sono delle sedie e di solito ci mettiamo lì a chiaccherare.

Il primo piano e vuoto come al solito tranne oggi, oggi, per mia sfortuna, incontro Marc in corridoio. Io odi quel ragazzo: è arrogante, strafottente, pieno di sè e antipatico come pochi.

-Buongiorno Fotter- mi saluta Marco in tono amichevole

-Cosa vuoi Orfei?- rispondo stizzita

-Ti ho solo salutata calmati- mi dice con quel suo tono fastidioso, mettendomi una mano sulla spalla come gesto d'amicizia. Mi divincolo dalla sua mano

-Non ti capisco di solito mi prendi in giro e ora mi vieni a cercare certo che sei proprio strano-

-La gente può anche cambiare Fotter, non lo sapevi?-

-Non la gente come te, Orfei- detto questo mi giro verso le mia amiche che mi guardano sorprese della mia risposta e ci incamminiamo alle sedie.

Marco è il classico ragazzo figo e popolare che tute e ragazze adorano e vorrebbero come fidanzato. È alto, magro con dei capelli neri molto scuri come le sopracciglia che mettono in risalto due occhi azzurri come il mare con delle striature blu che li fanno sembrare due pezzetti di ghiaccio che sono stati tagliati, levigati e incastrati nei suoi occhi. È pieno di muscoli, indice di molta palestra, è campione di tutti gli sport, dalla corsa al lancio del peso, gioca aa football ed è titolare nella squadra di hockey della scuola. Insomma il ragazzo perfetto per tutte le ragazze che conosco, tranne che per me.

Finalmente suona l'unica campanella che mi fa gioire durante queste mattinate eterne passate in questa scuola piena di falsi prototipi. La scuola per oggi è finita. Manca solo una settimana alla fine della scuola. Da venerdì sarò finalmente in vacanza. Siamo solo al lunedì.

Sogno questo momento da un anno intero. Non vedo l'ora che questo incubo finisca.

Il pullman arriva sbuffando alla fermata davanti alla scuola, salendo avverto il calore del motore acceso che mi scalda i piedi, in inverno mi faceva piacere un po' di calduccio, adesso faccia più in fretta possibile a salire quei gradini per entrare nel veicolo.

Mi dirigo verso il fondo dei pullman dove trovo Marco seduto nel mio solito posto

-Togliti, quello è il mio posto- gli dico quasi in tono di minaccia

-Obbligami- mi risponde sghignazzando

-Vabbè mi cerco un altro posto-

-Oppure...ti siedi vicino a me-ribatte con la sua faccia da pervertito stampata in viso

-Preferisco stare in piedi piuttosto-

-Sei dura da convincere, Fotter-

-Soprattutto con te, Orfei-

HELIUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora