CAPITOLO 5

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Cammino in fretta lungo il marciapiede irregolare, evitando il più possibile lo sguardo penetrante del mio indesiderato accompagnatore.

Ammettilo che il suo modo di guardarti ti piace...

Non è per niente vero!

Si che è vero! sono nella tua mente e sento i tuoi pensieri, ricorda.

é vero, ma lui non mi piace. Non parliamo più di questa storia.

Arriviamo nel parchetto della biblioteca. Oggi è chiusa infatti non si vede anima viva. Meglio cosi.

Ci sediamo su una delle panchine polverose e stiamo per ben cinque minuti in silenzio a guardare ognuno le proprie scarpe con una sguardo impacciato.

Marco parla per primo interrompendo il silenzio.

-Beh almeno hai accettato di venire al parco con me-

-Ho dovuto Orfei. Mia mamma si sarebbe dispiaciuta di un mio sconsenso-

-La capisco, in fondo sei sempre da sola o con le tue due uniche amiche. Dovresti concere più gente sai Jess?!- è la prima volta che lo sento chiamarmi per nome...che strano ragazzo

-Beh io sto bene così, grazie-

-é un vero peccato...sei una bella ragazza in fondo. Forse se ti guardassi di più attorno capiresti che ci sono molti ce pagherebbero per uscire con te almeno una volta, Jess-

-Secondo me stai dicendo solo tante cazzate...Orfei-

-Chiamami Marco...per favore-

-Okei...Marco-

-Molto meglio-

Le nostre parole si spengono per lasciare il posto al silenzioso sfrusciare del vento che avvolge tutto come un mantello che ti copre e forma uno strato di protezione tra te e il mondo esterno. Ed è proprio questo quello in cu credo, nel fatto che, se mi copro di silenzio, magari la gente mi nota meno e io vivo meglio.

Dopo qualche minuto passato a pensare chi, nella mia scuola potrebbe essere interessato a me, sento qualcosa che mi accarezza dolcemente la mano. Dato che sulla panchina ci siamo solo io e Marco riconosco immediatamente il fatto che è lui a toccarmi le dita.

Con uno scatto felino tiro via la mano e mi giro verso di lui e lo guardo con occhi interrogativi.

-Sei proprio bella Jess...-

-Che ti succede Marco?! Ieri non sapevi neanche della mia esistenza, a malapena sapevi il mio nome...ed ora...-

-Le persone cambiano Jess...molte in meglio...altre in peggio...altre per piacere alla persona di cui sono innamorate...-

Dicendo ciò Marco si avvicina sempre di più a me, superando di gran lunga i miei standard. Mi alzo di scatto dalla panchina lasciandolo impalato per qualche secondo con lo sguardo fisso dove prima ero seduta io.

-Devo andare-

Dico in fretta per poi allontanarmi dal parco e girarmi solo allusicta per vdere se era ancora lì.

Non c'era.

HELIUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora