Arrivo a casa e mi fermo sulla soglia della porta a pensare per un attimo a quello che mi è appena successo e per riprendere fiato dato che non mi sono fermata neanche una volta per tutto il tragitto.
Suono alla porta. Mi apre Joseph che mi saluta con un sorriso a quarantadue denti.
-Ciao Jess!-
-Ciao Jo-
-Cos'hai?-
-Niente tranquillo-
Entro e ancora prima che mio fratello se ne accorga sono già in camera mia, sdraiata sul mio letto con lo sguardo fisso sul soffitto azzurro della mia camera.
Si fa molto presto l'ora di cena.
-Jess?! è pronta la cena! Vieni!-
-Arrivo mamma!-
Il mantello silenzioso ricopre tutti i componenti della tavola e nessuno osa aprire bocca se non per metterci un pezzo di polpetta di verdure.
Quando tutti hanno finito di mangiare mi alzo in modo cauto dalla sedia per non disturbare il silenzio e comincio a sparecchiare la tavola della cena. Aiuto mia mamma a lavare i piatti.
-Senti Jess, io mi sto preoccupando del fatto che non esci mai con nessuno il pomeriggio dopo scuola. Forse crei che io non ti permetta di farlo, ma ormai hai 16 anni, puoi scegliere da sola cosa fare-
-Non è per questo mamma è che non mi piace uscire fuori da scuola. Sarà l'abitudine a non farlo...-
-Vabbè sappi che io non ti voglio impedire di uscire, anzi è ora che cominci a vivere la tua vita-
-Ci proverò mamma, grazie-
Tornai in camera mia.
Il giorno seguente a scuola evito col modo più assoluto Marco. Ogni volta che lo vedo cambio strada o entro in aula. Persino durante l'intervallo chiedo alle mie amiche di restare in classe inventandomi la scusa di avere una caviglia dolorante e di non riuscire a scendere le scale. Non voglio raccontare a nessuno di quello che mi è successo ieri al parchetto della biblioteca.
Al rientro a casa noto che nella casa vicino alla nostra c'è una macchina parcheggiata nel vialetto che non è quella dei proprietari. Infatti già da qualche mese i signori Winehouse hanno messo in vendita la casa per trasferirsi in un altro paesino più tranquillo.
Entro in casa e mia mamma mi spiega che sono arrivati i nuovi abitanti della casa, i signori Green e che hanno un figlio della mia età che da domani comincerà a venire nella mia scuola e che io avrò il compito di farlo ambientare.
La sera, verso le sette, qualcuno suona al campanello. Mi tocca andare ad aprire.
Ho paura che sia di nuovo Marco e quindi, prima di aprire, guarda dallo spioncino. Per fortuna non è lui, ma un ragazzo che non avevo mai visto prima, probabilmente è il figlio dei nostri nuovi vicini.
Apro la porta.
-Ciao, sono Jace Green e mi sono appena trasferito nella casa qua di fianco- dice allungandomi una mano. Ricambio il gesto
-Piacere sono Jess e abito qui con i miei. Mi dispiace, ma i miei genitori non sono in casa al momento se vuoi passare più tardi...-
-In realtà sono venuto per fare la tua conoscenza...-
-Ah scusa io...non avevo capito che tu...-
-Figurati tranquilla-
-Vieni, entra, scusa per il disordine-
-Devi vedere il mio "salotto" se si può chiamare così dato che al momento è sommerso da scatoloni di roba- rido imbarazzata alla sua battuta dato che non so cosa dire
Però devi ammettere che è carino!
Non cominciare Cloe e poi non l'ho ancora guardato bene, avrò il tempo per farlo dato che sarà il mio vicino...
Beh comincia già da subito!
-Da domani verrai nella mia scuola allora?!-
-Pare di si-
-Il pullman parte alle otto meno dieci, se vuoi ti passo a prendere e andiamo insieme!- ma cosa sti dicendo?! Io non sono mai stata con qualcuno se non per forzatura! Che mi prende?!
-Mi farebbe molto piacere dato che non conosco niente e nessuno della zona e mi perderei visto il mio scarso senso dell'orientamento-
-Perfetto. Allora domani ti faccio fare un tour della scuola e ti farò conoscere quelle poche persone di cui so il nome completo e non solo il soprannome-
-Pensavo che fossi una popolare nella tua scuola-
-No no per carità. Preferisco vivere nell'ombra, mi trovo meglio-
-Strano detto da una come te-
-Perché dici così?-
-Per nessun motivo in particolare- la nostra conversazione finisce fino a quando Jace non parla
-Adesso devo proprio andare. Devo mettere tutto a posto e prepararmi psicologicamente per domani-
-Okei. Allora ci vediamo domani mattina-
-Perfetto- Dicendo questo ci dirigiamo verso la porta, la apro e lui torna verso casa sua.
Nel mentre che se ne andavo mi fermo a pensare al suo aspetto.
è una ragazzo alto e magro anche se parecchio muscoloso. Ha capelli castano chiaro che, essendo ricci hanno vita loro sulla sua testa conferendogli un aspetto un po' sbarazzino. I suoi occhi sono marroni scurissimi tanto che la pupilla quasi non si distingue. Addosso ha una camicia bianca con i primi bottoni aperti e un paio di bermuda beige.
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HELIUS
Fantasyjess vive in una normalissima cittadina, con normalissimi amici e vicini...quando...