Parte 3

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Magnus osservò terrorizzato l'espressione sul viso di Camille.
Sorrideva ed era uno dei sorrisi piu agghiaccianti che lui avesse mai visto.

"Oh Alec... sai vero che adesso ti dovrò punire? Infondo il mio compito principale qui è questo.."
"Ci penso io Camille." Si intromise Magnus

"Oh avanti Magnus. Sappiamo benissimo tutti e due che non saresti in grado.
Detto questo Camille lanciò la sigaretta dal balcone e si avvicinò ad Ale prendendogli il mento con una mano.

"Non toccarlo." Magnus le prese il polso l'allontanò dall'altro ragazzo, mentre il cuore iniziava a battergli forte.

Non voleva che succedesse qualcosa ad Alec. Non l'avrebbe sopportato.
"Non ti devi intromettere!" Disse lei sistemandosi i capelli chiari.
La calma di quella ragazza lo faceva impazzire. E non in senso buono.

Camille si avvicinò ancora ad Alec e gli prese un braccio. "Forza vieni con me" disse iniziando a trascinarlo fuori.

Alec non oppose resistenza.
Lui non poteva.
Non doveva.
Avrebbe peggiorato le cose che già non erano piacevoli così.

~

Camille aprì una porta e ci spinse dentro Alec.
Oh non ci credo... pensò lui.

Non si sarebbe mai aspettato che avessero una stanza apposta per le punizioni...
E che stanza...
C'erano fustini, catene, bastoni e macchinari di cui Alec non sapeva la funzione, ma di sicuro non avrebbe voluto scoprirla.

"Visto che è la prima volta... credo proprio che ci andrò leggera..." disse lei passando le ditta tra i vari frustini appesi al muro.
Alec deglutì.
Di sicuro lei non dava l'idea di essere una che ci va leggera...

"Appoggiati al tavolo." Disse indicandogli il mobile posizionato al centro della stanza.
"Camille per favore... finora è sempre stato buono potremmo-"
"Risparmiarlo? Ahahaha no Magnus, altrimenti poi si abitua. Ora togliti di mezzo, altrimenti sarò costretta a dirlo al direttore."

Magnus si allontanò di qualche passo sussurrando un flebile "scusa".

"Avanti non facciamola troppo lunga. Togliti la maglia." Alec fece come gli era stato chiesto e poi si voltò appoggiandosi con le mani al tavolo.

"Adesso conta ad alta voce." Camille alzò il frustino per poi abbassarlo violentemente sulla schiena di Alec. "Uno" disse con la voce spezzata.

"Due"

Il frustino si abbatté ancora sulla schiena di Alec e il respiro gli si bloccò in gola.

"Devi contare!" Ringhiò Camille.

"Tre" sussurrò.
"Non ho sentito!"
"TRE!"

Ogni frustata lacerava la pelle di Alec, così come il cuore di Magnus, che sussultava ogni volta che il fustino colpiva la schiena dell'altro.

Magnus chiuse gli occhi e si tappò le orecchie con le mani. Non riusciva più a resistere. Si precipitò davanti al corpo di Alec prendendosi una frustata al posto suo.

"Basta!" Disse ignorando il dolore.
"No Magnus! Ne mancano ancora 5" sorrise malefica lei spingendolo via.
"20 frustate sono troppe Camille"
"Decido io quando sono troppe!"

Riprese a frustarlo e la voce di Alec riprese a contare, sempre più debole.
"Sedici. Diciassette. Diciotto."

Alec lo sentiva. Sentiva il grido che gli stava nascendo dallo stomaco e cercava di venire fuori. Strinse le mani sul tavolo conficcando le unghie nel legno. Non poteva urlare.

"Diciannove" era finita. Ormai era fatta. Le gambe iniziarono a cedergli mentre tutto il dolore gli si diffondeva per tutto il corpo.

Non ce la faceva, il tempo sembrava essersi fermato, vide quasi il braccio di Camille abbassarsi su di lui a rallentatore e questo lo fece andare fuori di testa.

Venti.

Lo pensò, ma non lo disse, perché un urlo spaventoso aveva preso possesso di lui ed era uscito dalla sua bocca squarciando l'aria.

CIAO A TUTTIIII!
VOLEVO SCUSARMI, PER IL RITARDO E PER IL FATTO CHE QUESTO CAPITOLO È PIUTTOSTO CORTO😅
PERÒ VOLEVO FINIRLO COSÌ PER LASCIARE UN PO' DI SUSPENSE.
SPERO CHE COMUNQUE VI SIA PIACIUTO :)

XOXO CC⚡️

Trouble|| Malec Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora