L'estate era finalmente arrivata e Usagi stava facendo velocemente colazione, e aveva praticamente già un piede fuori dalla porta di casa. Aveva intenzione di fare una vacanza con le sue amiche e, malgrado non fosse in programma, avrebbe portato anche Chibiusa, che aveva obbligato la ragazza a farla andare con lei e le altre. Usagi uscì e, dopo un lungo sospiro dovuto al sollievo di non dover indossare l'uniforme scolastica per ben tre mesi, andò alla Sala Giochi dove incontrò Ami, Rei, Makoto e Minako che l'aspettavano con ansia, pronte a partire con i borsoni che contenevano vestiti, costumi da bagno, creme solari, occhiali da sole e tanto altro. Presero il primo treno che portava nel luogo paradisiaco dov'erano dirette e durante il viaggio si rilassarono.
Usagi: Ah... È così bello non dover combattere più. Non trovate che sia meraviglioso non dover pensare a nulla?
Makoto: Sì.
Minako: Beh, in realtà io sto pensando a qualcosa. Al fatto che all'inizio del prossimo anno verrò sicuramente bocciata.
Ami: Non ti preoccupare. Ho portato con me i libri di scuola. Oltre a fare il bagno, prenderò il sole facendo i compiti. E tu li farai insieme a me.
Minako: Ma io i libri non ce li ho.
Ami: Non importa. Nel borsone ho dei fogli su cui potrai copiare i miei esercizi e poi ricopiarli sui tuoi libri a casa.
Rei: Ottima pensata, Ami. Basta però che Minako lo faccia.
Chibiusa: Sì, hai proprio ragione, Rei!
La faccia sconfitta di Minako, intenta a immaginare i libri di scuola come dei mostri imbattibili, strappò un sorriso alle ragazze, che risero di gusto. Makoto si sistemò il ciuffo e guardò fuori dal finestrino, rimanendo sorpresa dalla bellezza della flora locale.
Makoto: Ditemi una cosa, ragazze. Come si chiama il posto dove stiamo andando?
Usagi: Uh? Ma come, non hai letto la brochure?
Makoto: No.
Rei: Te lo dico io. Si chiama Crystal Heaven. È una specie di campeggio con le casette in legno e al centro c'è una grandissima sorgente termale. Ci sono anche moltissime attività diurne e notturne, come i balli di gruppo oppure i corsi di yoga. Credimi, è un autentico paradiso.
Makoto: Non vedo l'ora di visitarlo. Ami, ti andrebbe di venire con me se avrò voglia di fare un giro di tutto il campeggio?
Ami: Con molto piacere, Mako.
Chibiusa: Fra quanto arriveremo? Voglio assolutamente farmi un bagno.
Usagi: Credo che manchi poco. Dovremmo esserci quasi.
All'improvviso l'orologio ricetrasmittente di Usagi suonò e la ragazza rispose, sorridendo quando vide che a chiamarla erano stati Luna, Artemis e Diana, i loro dolcissimi gatti parlanti.
Luna: Ciao, ragazze!
Ami: Luna, Artemis, Diana.
Minako: È un piacere rivedervi!
Artemis: Purtroppo non abbiamo fatto in tempo ad augurarvi buone vacanze, perché siete praticamente fuggite, quindi vorremmo farlo adesso.
Diana: Buone vacanze!!
Chibiusa: Grazie mille, Diana.
Il treno arrivò a destinazione e le ragazze scesero, rimanendo a bocca aperta dinanzi a tutto il verde che c'era. Alberi e fiori a perdi fiato. Le ragazze andarono alla reception del posto e prenotarono un bungalow per sei persone, per poi andare subito a vedere come fosse. Entrarono nella casetta, notando con piacere che era molto spaziosa e con un arredamento in grado di adattarsi a tutti i gusti. Le camere da letto erano tutte da due e le ragazze decisero chi avrebbe dormito con chi con la morra cinese: Usagi avrebbe dormito con Chibiusa, Rei con Minako e Ami insieme a Makoto. Tutte quante riposero attentamente il contenuto dei loro bagagli e poi, una volta indossati i costumi da bagno, si recarono alla sorgente termale. Non appena vi giunsero rimasero sconvolte dalla grandezza di quella sorgente e le prime a tuffarsi furono Usagi, Chibiusa e Minako, le più inclini a fare baldoria. In acqua entrò poi Makoto, eseguendo un tuffo a bomba travolgendo con un'onda le altre. Rei, alla vista di quella scena, scoppiò a ridere, seguita poi da Ami.
Rei: Finalmente possiamo goderci un po' di riposo senza il terrore che qualche nemico cerchi di conquistare la Terra.
Ami: Devo ammetterlo. Mi ero completamente dimenticata cosa significasse stare in pace. La quiete di questo posto è davvero rilassante.
Rei: Ti va di entrare in acqua?
Ami: No. Resterò sullo sdraio e leggerò il libro di fisica.
Rei: Andiamo, solo una nuotata.
Ami: E va bene. Ma poi voglio solo essere sommersa da formule matematiche e concetti scientifici, sia chiaro.
Le due si presero per mano e si tuffarono in acqua, raggiungendo le altre. Si schizzarono e fecero vasche, ridendo come matte e divertendosi come mai prima di allora. Mentre le altre continuavano imperterrite a giocare, Rei, Ami e Makoto iniziarono una conversazione in privato.
Makoto: Devo dirvi una cosa, ragazze.
Ami: Che succede, Mako?
Makoto: Io ho ancora un po' di paura. Dopotutto il nostro dovere è difendere Usagi, la Nuova Regina Serenity.
Ami: E con questo?
Makoto: Ho il timore che prima o poi accadrà qualcosa di brutto.
Rei: Credo che tu abbia ragione. In effetti è da un paio di minuti che percepisco una forza oscura in questo luogo. Vi confesso, ragazze, che nel borsone ho anche lo scettro per la trasformazione.
Ami: Sì, l'ho portato anche io, malgrado sperassi con tutta me stessa di non doverlo usare.
Makoto: Continua a sperare, Ami. Sarebbe un vero peccato se qualcosa... O qualcuno rovinasse un giorno così bello per Usagi.
Rei: Se volete, più tardi posso unirmi alla passeggiata che volete fare. In questo modo avremo tutte e tre una scusa per perlustrare questo posto, così potremo assicurarci che non ci siano pericoli.
Makoto: Buona idea, Rei. Porteremo con noi gli scettri.
Tutte quante uscirono dall'acqua e andarono ad asciugarsi venendo baciate dai cristallini raggi del sole, che illuminò i loro pallidi incarnati. Una volta che ebbero finito di prendere il sole, tornarono alla casetta e Rei, Ami e Makoto, come avevano stabilito, si vestirono e uscirono per visitare tutto quanto il campeggio, lasciando nel bungalow Usagi, Minako e Chibiusa, che invece continuarono a divertirsi con un gioco di carte. Le tre ragazze, dopo i primi cento passi, si guardarono intorno con aria sospettosa e Rei sussultò.
Ami: Rei, cos'hai?
Makoto: Hai sentito qualcosa?
Rei: Percepisco una forza malvagia nei paraggi.
Le ragazze impugnarono gli scettri e si prepararono a combattere, ma non videro nessuno e credettero, come la stessa Rei, che il presentimento fosse infondato, ma non era affatto così. Mentre se ne andavano una donna misteriosa, seduta su un ramo, le osservava sogghignando.VI PRESENTO LA MIA STORIA SUL MIO ANIME (E MANGA) PREFERITO! ALL'INIZIO ERO INDECISO SE PORTARLO OPPURE NO, PERCHÉ CREDEVO CHE QUALCUNO SI SAREBBE FATTO UN'IDEA SBAGLIATA E CHE IO AVESSI PERSO LA MIA SERIETÀ. MA CREDETEMI, SAILOR MOON NON È MAI STATO PER BAMBINI E MAI LO SARÀ. È DESTINATO AGLI ADOLESCENTI (ESPLICITATO ANCHE SUL RETRO DI TUTTI I NUMERI DEL MANGA). SE VI È PIACIUTO QUESTO PRIMO ATTO, VI INVITO A FARMELO SAPERE NEI COMMENTI E NOI CI RIVEDIAMO A QUELLO SUCCESSIVO. CIAO A TUTTI ❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️
STAI LEGGENDO
SAILOR MOON CRYSTAL - LA TORRE DI GIADA
FanficDopo la sconfitta dell'ultimo nemico la pace era tornata e le guerriere Sailor non avevano più motivo di preoccuparsi. O almeno questo è quello che pensavano. Una nuova minaccia, nell'oscurità, sta progettando qualcosa di terribile. Riusciranno le c...