Atto 10

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Dopo la sua trasformazione in Serenity, vista da tutte le guerriere, in preda allo stupore, Usagi tornò al suo aspetto normale e svenne, priva di tutte le sue energie. Le ragazze e Mamoru la portarono al centro di comando sotto la Sala Giochi, dove i gatti Luna, Artemis e Diana li aspettavano con ansia, poiché Ami li aveva informati in precedenza del loro arrivo e degli ultimi avvenimenti.
Luna: Come sta Usagi?
Mamoru: Ora sta meglio. Sta riacquistando pian piano le forze. Lo sento.
Artemis: Da quanto ci ha detto Ami, Usagi ha sprigionato il grande potere di Serenity, è così?
Makoto: Sì. È stato davvero grandioso. La luce che il suo corpo emanava era di una purezza ineguagliabile.
Diana: Siete certi che si trattasse di Serenity?
Michiru: Assolutamente. La sua grazia, la sua bellezza, sono inconfondibili. Lei è il Messia che detiene il potere della vita eterna. È simbolo di speranza per noi guerriere Sailor.
Haruka: Hai proprio ragione, Michiru.
Minako: Credete che si sveglierà presto?
Mamoru: Sì. Tra poco dovrebbe aprire gli occhi.
Quando la ragazza si risvegliò, vide tutti i presenti che la osservavano. Rivolse uno sguardo d'amore a Mamoru e lo abbracciò, per poi alzarsi e salutare le sue compagne e i gatti. Chibiusa, dopo essere rimasta per un po' sul divano, in lacrime per la gioia di aver visto che sua madre si era destata, le corse incontro e le saltò addosso, felicissima.
Chibiusa: Usagi!!
Usagi: Oh, Chibiusa... Ti voglio bene.
Chibiusa: Anche io, mamma. Anche io. Non puoi farmi prendere certi spaventi!
Usagi: Sta' tranquilla. Finché i nostri cuori saranno una cosa sola, non avremo niente da temere.
Usagi avvolse Chibiusa con le sue braccia e poi le baciò dolcemente la fronte, per poi carezzarle i capelli. Tutte le ragazze uscirono dal centro di comando e dalla Sala Giochi, per poi percorrere ognuna la propria strada. Usagi tornò a casa con Chibiusa e si rilassò in camera sua, non prima però di aver letto un numero incalcolabile di manga. Passò poi il resto della serata, con Chibiusa, a casa di Mamoru; Rei tornò al suo tempio e, in veste di sacerdotessa, fece dei rituali con il fuoco; Ami si chiuse nella sua stanza e passò tutta la giornata sui libri, senza distogliere lo sguardo. Nella sua mente vagava solo una parola in quel momento: "studio"; Makoto andò a casa di Minako e cercò di insegnarle qualche trucchetto culinario, malgrado la maldestra apprendista fosse davvero un disastro; Michiru si fece un rilassante bagno nella piscina del grattacielo in cui abitava, e Haruka la guardava accomodata su uno sdraio; Setsuna, invece, era tornata in facoltà per studiare nuovi fenomeni al computer. Tutte avevano trovato alla fine un modo per distrarsi, eppure sapevano che c'era ancora qualcosa che bolliva in pentola, infatti quello strano edificio di giada era ancora là, vicino alla Torre di Tokyo. Improvvisamente, la struttura si sollevò in aria, attirando l'attenzione di tutti i cittadini della zona e il resto degli abitanti della città grazie a un servizio speciale in televisione. Anche le guerriere, ormai rassegnatesi al fatto che avrebbero dovuto mettere una croce sulla parola "quiete", si recarono quanto prima sul posto e cominciarono a pensare a cosa fare.
Ami: Pensavo che l'energia rilasciata da Usagi avesse disintegrato quel "castello".
Setsuna: Pare di no.
Rei: Dobbiamo entrare in azione.
Usagi: Mamo, Setsuna, tenete lontana Chibiusa da qui.
Chibiusa: Scherzi, vero? Sono una guerriera Sailor anch'io e voglio combattere per la salvezza della Terra.
Usagi: Non voglio sentire discussioni.
Mamoru: Su, vieni, piccola.
Setsuna: Andiamo, Small Lady.
Chibiusa sbuffò e seguì i due, che la condussero altrove per tenerla al sicuro da eventuali pericoli. Usagi prese la sua spilla, mentre Ami, Rei, Makoto e Minako afferrarono i loro scettri per la trasformazione.
Minako: Usagi... Non credi di essere stata un po' troppo severa con Chibiusa? So che vuoi proteggerla, come tutte noi, ma... Forse non avresti dovuto dirglielo in quel modo.
Usagi: Hai ragione, Minako. Sono stata eccessivamente dura. Ma adesso... Mi importa solo di salvare il pianeta. Siete pronte?
Tutte quante annuirono con aria decisa. Usagi tenne saldamente la propria spilla e chiuse gli occhi. Un piccolo alito di vento spostò i suoi odango biondi e la ragazza annuì a sua volta alle compagne.
Usagi: "Potere del Cosmo di Luna, trasformami"!
Ami: "Potere planetario di Mercurio, trasformami"!
Rei: "Potere planetario di Marte, trasformami"!
Makoto: "Potere planetario di Giove, trasformami"!
Minako: "Potere planetario di Venere, trasformami"!
Haruka: "Potere planetario di Urano, trasformami"!
Michiru: "Potere planetario di Nettuno, trasformami"!
Un'accecante luce variopinta risplendette in tutta la città, riverberandosi sulle vetrate di tutti i palazzi. Le guerriere Sailor, pronte a combattere, volarono verso l'edificio. Non appena giunsero davanti all'entrata, notarono che la porta era divelta e, con molta cautela, si introdussero all'interno della struttura. Percorsero la lunga scalinata fino a giungere nuovamente in quella sala del trono, al cui centro vi era una strana figura, probabilmente non umana. Emetteva strani e inquietanti versi, il suo corpo era deforme, gobbo e dagli arti dalla lunghezza spropositata.
Tutte le guerriere Sailor: Fermo dove sei!
Sailor Mercury: Io sono la paladina di Mercurio, il pianeta dell'acqua, sono la combattente del sapere. Io sono Sailor Mercury! E sono venuta qui per punirti... In nome di Mercurio!
Sailor Mars: Sono la paladina di Marte, il pianeta del fuoco, sono la combattente della guerra. Io sono Sailor Mars! E sono qui per punirti in nome di Marte!
Sailor Jupiter: Sono la paladina di Giove, il pianeta del tuono, sono la combattente della protezione. Io sono Sailor Jupiter! E sono venuta qui per punirti in nome di Giove!
Sailor Venus: Sono la paladina di Venere, il pianeta della bellezza, sono la combattente dell'amore. Io sono Sailor Venus! E sono venuta qui... Per punirti... In nome di Venere!
Sailor Uranus: Sono la paladina di Urano, il pianeta del vento, sono la combattente del cielo. Io sono Sailor Uranus!
Sailor Neptune: Sono la paladina di Nettuno, il pianeta degli oceani, sono la combattente degli abissi marini. Io sono Sailor Neptune!
Sailor Moon: Sono la paladina della legge, una combattente che veste alla marinara. Io sono Sailor Moon! E sono venuta fin qui per punirti... In nome della Luna!
L'essere non si mosse, ma a un certo punto sorprese le guerriere, fendendo una colonna con un artiglio proveniente dalla sua schiena. Parte del soffitto di giada crollò, ma le ragazze riuscirono a spostarsi appena in tempo; l'attacco a tradimento della creatura fece infuriare Sailor Mars, che gli piombò addosso, affiancata da Mercury, Jupiter e Venus.
Sailor Mars: "Mandala Infuocati"!
Sailor Mercury: "Nebbia Acquatica di Mercurio"!
Sailor Jupiter: "Pressione Prorompente del Fulmine"!
Sailor Venus: "Spirale dell'Amore di Venere"!
Sfere di fuoco, mulinelli d'acqua, scariche elettriche, catene incantate. Nulla di questo ebbe effetto sulla creatura, che mutò in un essere aberrante e gigantesco. Il suo corpo era del tutto bianco, ma era coperto da una melma bluastra che emetteva piccole grida agghiaccianti. Aveva due grandi occhi che incutevano timore, quattro arti storti e scheletrici ed era in grado di parlare malgrado la completa assenza di una bocca.
Mostro: Il mio nome è Jade Phantasm. Sono l'essere più pericoloso di tutte le galassie!
Sailor Venus: È riuscito a respingere i nostri attacchi!
Sailor Mercury prese il suo piccolo computer portatile e indossò gli occhialini cliccando sul suo orecchino sinistro. Analizzò attentamente la fisiologia del demone, per poi esprimere il proprio disagio.
Sailor Mercury: È impossibile! Sembra che non abbia alcun punto debole!
Sailor Jupiter: Eh? Ma... Non può essere...
Jade Phantasm aprì un foro nel suo stomaco da cui scagliò un'onda d'urto, travolgendo tutte le guerriere Sailor, facendole cadere a terra indebolite. Sailor Uranus e Neptune si rialzarono, insieme a Jupiter e Moon, ma erano troppo deboli per attaccare, così si limitarono a schivare i colpi del mostro, seppur con grande fatica. Anche le altre guerriere si rialzarono e assistettero le loro compagne. Malgrado fossero riuscite a eludere gli attacchi del loro nemico, un ultimo colpo di questi stava per prenderle, ma improvvisamente un bagliore rosa accecò Jade Phantasm.
Sailor ChibiMoon: "Cuore di Zucchero Rosa"!

SAILOR MOON CRYSTAL - LA TORRE DI GIADADove le storie prendono vita. Scoprilo ora